Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Carlo Dionisotti
Vincenzo Fera
Tra i maggiori maestri del Novecento letterario italiano, Carlo Dionisotti, formatosi alla scuola di Vittorio Cian nella facoltà di Lettere di Torino degli anni Venti [...] l’acuta introspezione dei testi e l’analisi dei contesti fanno affiorare dai documenti i segni di dirompenti crisi linguistiche. Già negli anni Cinquanta non siamo più nella sfera dell’occasionale trouvaille, bensì in un dinamico mondo di erudizione ...
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CATENACCI, Catenaccio
Nicolò Mineo
Nacque quasi certamente ad Anagni verso la metà del sec. XIII.
Di un Catenaccio di Anagni dà notizia il Registrum vetus instrumentorum dell'Archivio comunale di Todi; [...] più meridionale dello Stato della Chiesa di cui era capoluogo Anagni. Decisiva conferma proviene da alcune caratteristiche linguistiche del poemetto, riconducibili al dialetto anagnino. Si hanno anche notizie di una famiglia Catenacci di Anagni, che ...
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Poeta greco (Alessandria d'Egitto 1863 - ivi 1933). Di cospicua famiglia costantinopolitana poi decaduta, trascorse parte della giovinezza in Inghilterra; tornato nella città natale, vi condusse una vita [...] per la sua espressione prosastica e aliena da retorica, l'ironia che vena gli intenti gnomico-didascalici, le scelte linguistiche, K. percorre, mirando al sublime, i varî gradi di un'esperienza estetica tanto più straordinaria in quanto congiunta ...
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Economista e uomo politico belga (Lier 1905 - Lovanio 1988). Prof. nell'univ. di Lovanio (1931), ministro delle Finanze (1945, 1947-49), divenne primo ministro (1949-50) di una coalizione di governo cristiano [...] riassunse la carica di primo ministro di un governo cristiano sociale-socialista (1968-72) varando, peraltro senza successo, un progetto di riforma costituzionale in senso decentralizzatore per la risoluzione del problema delle comunità linguistiche. ...
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Esploratore e geografo francese (Dublino 1810 - Parigi 1897). Compì un primo viaggio in Brasile (1836) e si portò poi in Etiopia (1837-49), dove, col fratello Arnaud, si dedicò a un grande lavoro di rilevamento [...] (la cui collezione, preziosa, si trova oggi alla Bibliothèque Nationale di Parigi) e con una quantità di note linguistiche, storiche, etnografiche, letterarie, di cui una gran parte è ancora inedita. Si ricordano di lui l'importante Dictionnaire ...
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POLITI, Adriano
Pietro Giulio Riga
POLITI, Adriano. – Nacque a San Quirico d’Orcia, presso Siena, nel 1542 da Marc’Antonio Politi, nobile locale, e da Virginia Cerina.
Dopo essere entrato nell’Ordine [...] Lettere, a cura di P. Puliatti, Bari 1978, I, pp. 80 s.; II, p. 357; M. Vitale, La scuola ‘senese’ nelle questioni linguistiche fra Cinque e Seicento, in Lingua e letteratura a Siena dal ’500 al ’700. Atti del Convegno... 1991, a cura di L. Giannelli ...
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Letterato (Vicenza 1478 - Roma 1550). Il nome di T. è noto soprattutto per la Sofonisba (1514-15, pubbl. 1524), prima tragedia 'regolare', cioè composta secondo le regole di Aristotele, e per il Castellano [...] del De vulgari eloquentia di Dante, in cui credette di trovare il più autorevole sostegno a favore delle sue idee linguistiche esposte nel Castellano. Tra le altre cose, propose d'introdurre nell'ortografia italiana anche lettere greche (ε, ω), e di ...
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Dialettologo svizzero (Neuveville, Berna, 1854 - Cergnaux-sur-Gléresse, 1926); prof. di dialettologia gallo-romanza all'École des hautes études di Parigi. Promosse il metodo della geografia linguistica, [...] di argomento dialettale assai limitato, pongono le basi per la futura applicazione del nuovo metodo anche ad altre aree linguistiche. L'insegnamento più importante che scaturisce dalla sua attività è il principio di ordine generale che ogni fenomeno ...
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Poeta, traduttore ed editore statunitense (Pittsburgh, Pennsylvania, 1914 - Sharon, Connecticut, 1997). Il suo nome è legato alla casa editrice New Directions, da lui fondata a New York nel 1936 e diretta [...] ed eterodossa, fatta di violenti contrasti tra slancio lirico e ironia, tra un raffinato uso della memoria e profanazioni linguistiche del quotidiano. Tra le sue raccolte più importanti: A small book of poems (1948), In another country (1978 ...
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Giambattista Vico nacque a Napoli il 23 giugno 1668, in una famiglia di modeste condizioni (il padre era libraio). Intrapresi gli studi di filosofia come esterno presso il collegio dei gesuiti di Napoli [...] : 359, nota 81).
D’altra parte, anche nella folta schiera di quanti hanno rivendicato l’originalità e la novità delle idee linguistiche vichiane (Terracini 1957: 165-167; Pagliaro 1961; Rosiello 1968; De Mauro 1980; Trabant 1996) non si è mancato di ...
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linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...
linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...