La sociolinguistica è il settore delle scienze del linguaggio che si occupa dei rapporti fra lingua e società. Pare che il termine sociolinguistics sia stato usato per la prima volta all’inizio degli anni [...] riferimento. A seconda della natura e della struttura delle reti in cui si è inseriti cambiano le abitudini e gli orientamenti linguistici dei parlanti: una rete molto densa, a maglie fitte (con rapporti del maggior numero di membri della rete l’un ...
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LINGUISTICA (XXI, p. 207)
Carlo Tagliavini
Nell'ultimo ventennio non sono mancati tentativi di sovvertire l'ordine apparente creato nella grammatica comparata delle lingue indoeuropee dalla precedente [...] danese di V. Brøndal e di L. Hjelmslev, concepisce la lingua nella sua totalità, nella sua unità. È una linguistica sincronica che, prescindendo dallo sviluppo storico della lingua, cerca di stabilire i varî sistemi e i valori funzionali dei singoli ...
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Il Novecento è il secolo dell’immagine e del suono, e la radio ne è una delle espressioni più caratterizzanti. La voce esce per la prima volta dal privato, dallo spazio comunque limitato nel quale da sempre [...] e tenersi in contatto, spesso su temi futili, fino a dieci anni fa si manteneva a un livello di medietà linguistica, mentre ora le incursioni nei registri bassi e bassissimi (con largo uso di parolacce; ➔ parole oscene) sono diventate molto frequenti ...
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Il linguaggio della cortesia è l’insieme delle strategie, norme e convenzioni verbali adottate da una comunità per contenere la conflittualità e favorire l’armonia nell’interazione comunicativa. In quanto [...] , New York - London, Academic Press, vol. 3º (Speech acts), pp. 41-58 (trad. it. Logica e conversazione, in Gli atti linguistici. Aspetti e problemi di filosofia del linguaggio, a cura di M. Sbisà, Milano, Feltrinelli 1978, pp. 199-219).
Held, Gudrun ...
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Anatomia e medicina
Organo della cavità orale dei Vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione e, nell’uomo, nell’articolazione [...] in mare, nelle regioni polari, hanno sede i distacchi degli iceberg che poi si spostano per effetto delle correnti marine.
Linguistica
Il complesso delle parole e locuzioni usate da tutto un popolo come mezzo comune per l’espressione e lo scambio di ...
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Linguista italiano (Perugia 1922 - Roma 2008); prof. emerito dell'università di Roma Sapienza (già prof. di storia della lingua italiana dal 1962), redattore per la parte lessicale del Lessico Universale [...] studi d'un ventennio); ha scoperto e pubblicato il testo documentario toscano più antico sinora conosciuto. Ha studiato le strutture linguistiche e le forme metriche del Dante volgare (Lingua e stile delle opere in volgare di Dante, 1978; Dante e la ...
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Il palindromo è una sequenza di lettere o di sillabe che possa essere letta anche in senso retrogrado dando come esito o la sequenza di partenza o un’altra sequenza pure dotata di senso. Al principio della [...] a tutto il manierismo, per poi caratterizzarsi sempre più come puro gioco letterario, e in seguito come gioco puramente linguistico. In questa veste, nel corso dell’Ottocento, anche il palindromo confluì – dopo la sciarada, e assieme alla maggior ...
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Filologo e archeologo (Kutaisi 1865 - Leningrado 1934); prof. (1902) di filologia armena e georgiana all'univ. di Pietroburgo, presidente (1919) dell'Accademia per la storia della "cultura materiale". [...] ibridazioni incessanti. Le teorie di M. hanno avuto fortuna solo nell'URSS fino al 1950 quando, dopo la polemica aperta dal linguista A. S. Čikobava, anche Stalin si espresse contro di esse, sostenendo che la lingua non è una sovrastruttura di classe ...
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La pragmatica è il settore degli studi linguistici e semiotici che si occupa del rapporto fra i segni e i loro utenti, ovvero dell’uso dei segni, che ha sempre luogo in un contesto. Preannunciata dal filosofo [...] specifica tre tipi di effetti: l’assicurarsi la ricezione, cioè far sì che il significato e la forza dell’atto linguistico vengano compresi; l’entrata in vigore, cioè la produzione di uno stato di cose convenzionale; la sollecitazione di una risposta ...
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Le parlate dei diversi gruppi zingari in Italia sono riconducibili al romanes (o lingua romani, romani čhib), una lingua ben definibile storicamente e strutturalmente, ma comprendente varietà dialettali [...] di italiano. Tutto ciò aumenta il divario e l’ambiguità del sentimento del rom nei confronti delle proprie competenze linguistiche.
Uno dei riflessi ‘neutri’ di tale situazione è la mancanza di una concezione puristica, che ha permesso di sviluppare ...
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linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...
linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...