Glottologo, nato a Carrara il 15 settembre 1887. Fu nominato nel 1927 professore di glottologia nell'università di Cagliari, donde fu chiamato a Pavia nel 1928 e di qui, nel 1938, a Bologna.
La sua produzione [...] i suoi lavori sul còrso, ai quali si riallacciano varî contributi su problemi metodologici nel campo della geografia linguistica. Tra le sue opere: Il dileguo delle brevi atone interne nella lingua latina, in Annali università toscane, n ...
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L’area umbro-marchigiana, anche a causa della sua conformazione geografica, è stata interessata da vicende storiche piuttosto complesse, sebbene la geografia non le abbia assegnato confini naturali rigidamente [...] , e quella meridionale adriatica a sud, nell’Ascolano compreso tra i fiumi Aso e Tronto. L’incontro fra le diverse correnti linguistico-culturali dà poi luogo, non di rado, tanto a nord quanto a sud (con l’eccezione del Maceratese) a zone miste ...
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Insieme di gruppi indigeni dell’India centro-orientale accomunati dalla lingua, della famiglia munda-khmer. In epoca preistorica gruppi parlanti lingue munda occupavano per intero la parte orientale della [...] culturale. Tra loro, il gruppo più numeroso sono i Mundari (M. significa «capo», Mundari «seguaci del capo»). La famiglia linguistica munda-khmer comprende le lingue munda e mon-khmer dell’India orientale: il principale studioso di esse, W. Schmidt ...
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PISANI, Vittore
PISANI, Vittore - Glottologo e indianista, nato a Roma il 23 febbraio 1899. Ha compiuto gli studî universitarî a Roma, ma solo successivamente si è volto al campo della linguistica. Professore [...] ., a Milano, nel 1959). Molti articoli e saggi si trovano riediti nelle due opere miscellanee Linguistica generale e indoeuropea (1947) e Saggi di linguistica storica (Torino 1959; qui anche una bibliografia del P. completa fino al 1958). Nel 1946 ...
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GIACOMELLI, Raffaele
Domenico Proietti
Nacque a Roma il 5 apr. 1878, da Francesco, di origine bolognese, primo astronomo presso il R. Osservatorio del Campidoglio, e Maria Marucchi, in una famiglia [...] ), Le regioni dall'Unità a oggi.Il Lazio, a cura di A. Caracciolo, Torino 1991, p. 338 n.; U. Vignuzzi, Nota linguistica, in G.G. Belli, Sonetti, a cura di P. Gibellini, Milano 1991, p. 745; M. Loporcaro, Compensatory lengthening in romanesco, in ...
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La lingua della scienza è il linguaggio settoriale (➔ linguaggi settoriali) di cui sono tipicamente costituiti i testi prodotti nell’ambito della ricerca scientifica e della sua diffusione nella società. [...] linguaggio scientifico e lingua comune sono ancora ben lontane dall’essere abbattute (Cortelazzo 1990). Così come l’➔educazione linguistica è lontana dal seguire l’esempio di quei paesi nei quali la didattica dei linguaggi specialistici ha permesso a ...
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L’espressione angloamericana politically correct (in ital. politicamente corretto) designa un orientamento ideologico e culturale di estremo rispetto verso tutti, nel quale cioè si evita ogni potenziale [...] 1996: VII; ➔ genere e lingua). In Italia (come altrove) la critica del sessismo, sviluppatasi nel contesto di una linguistica femminista militante, ha rappresentato uno dei momenti attraverso cui si è sviluppata la riflessione circa il rapporto tra ...
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Il termine frangimento si è affermato nella tradizione dialettologica italiana nel corso del XX secolo per definire una tipica alterazione di timbro delle vocali accentate che si verifica in alcune varietà [...] questo fenomeno, pur tendendo a essere censurato, si manifesta ancora in misura modulabile nell’➔ italiano regionale delle comunità linguistiche in cui è diffuso (Loporcaro 2009: 6, 73-74).
L’espressione frangimento vocalico è invece usata da alcuni ...
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Il melodramma è un genere teatrale nato in Italia a cavallo tra Cinquecento e Seicento che, sulla base della riflessione teorica sulla musica (e sul suo rapporto con la poesia) svolta nel tardo Rinascimento, [...] del destino, La battaglia di Legnano e già in Alfieri). Esse creano una fitta rete di corrispondenze, quei
segnali linguistici che suggeriscono all’ascoltatore lo statuto drammatico dell’opera e delle singole situazioni sceniche a cui sta assistendo ...
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Linguista e filosofo del linguaggio, nato a Torre Annunziata, Napoli, il 31 marzo 1932. Allievo di A. Pagliaro, ha insegnato nelle università di Napoli, Chieti, Palermo e Salerno. Dal 1974 è ordinario [...] , ne è stato presidente dal 1969 al 1973. Dopo i primi contributi nel campo dell'indoeuropeistica, si è dedicato alla linguistica generale, fra l'altro con un ampio commento storico-interpretativo a F. de Saussure, Cours de linguistique générale, poi ...
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linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...
linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...