Il testo narrativo è uno dei tipi fondamentali di testo riconosciuti dalle tipologie testuali (➔ testo, tipi di). Può essere definito come il risultato di un macroatto (➔ pragmatica) di narrazione, che [...] di Chuang-Tzu che viene direttamente riprodotto nel testo. Quando infatti un evento del mondo narrato coincide con una azione linguistica, questa può essere descritta al pari di altre azioni, attraverso l’uso di un verbo appropriato (così, ad es., in ...
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Va chiarito preliminarmente che in ambito musicale l’aggettivo popolare può avere almeno due significati. Nel primo, equivale all’inglese popular (o pop): la locuzione musica popolare (popular music) è [...] a Gianna Nannini (Accademia degli Scrausi 1996: 191-237). Amante degli eccessi, il rock spazia da un estremo grado di banalizzazione linguistica e di ripetitività:
Voglio trovare un senso a questa sera
anche se questa sera un senso non ce l’ha
Voglio ...
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Per variazione diatopica (dal gr. diá «attraverso» e tópos «luogo») si intende la ➔ variazione linguistica su base geografica. L’espressione è stata, se non creata, certo diffusa negli studi linguistici [...] lingue sia i dialetti. Risalgono a ➔ Dante (De vulgari eloquentia I, ix, 4-10) alcune penetranti osservazioni sulle differenze linguistiche tra le parlate di centri di una stessa regione (Ravenna e Faenza) e perfino tra abitanti di quartieri diversi ...
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Patronimico (il termine deriva dal gr. patronymikós, comp. di patro- «relativo al padre» e ónyma, variante di ónoma «nome», attraverso il lat. patronymicus) è detto il nome proprio, cognome, soprannome [...] che a un nome comune ed essere adoperato oltre che come nome anche come aggettivo. In talune tradizioni linguistiche (tipicamente quella russa), il patronimico è un componente obbligatorio della formula nominale, che è costituita da nome + (aggettivo ...
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Geografia
Porzione di terraferma completamente circondata dall’acqua e situata in un oceano, mare, lago, laguna o fiume; l’origine delle i. può essere dovuta a movimenti della crosta terrestre, erosione, [...] che in quello di destra, ed è costituita da due lobuli – anteriore e posteriore – separati da un solco.
Linguistica
I. linguistiche Aree più o meno ristrette nelle quali la lingua si mantiene senza espandersi, o perché ha trovato ostacoli nei ...
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Arte
Impronta di una scultura o iscrizione o moneta, ricavata in cera, argilla, gesso per trarre copie dell’oggetto originale.
L’uso di fare c. di statue è attribuito nell’antichità allo scultore Lisistrato [...] costituenti insieme una struttura sintattica) si modella sull’uso che in un’altra lingua già si fa delle corrispondenti forme linguistiche. Con c. si indica anche il risultato di tale processo. I c. possono interessare sia il lessico sia la sintassi ...
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inclusività Termine con cui si designano in senso generale orientamenti e strategie finalizzati a promuovere la coesistenza e la valorizzazione delle differenze attraverso una revisione critica delle categorie [...] al sesso biologico di appartenenza), ponendo in discussione le discriminazioni sessiste radicate fin nelle basi delle strutture linguistiche: in questo ambito, si è registrato in anni recenti il rifiuto – precocemente formulato da A. Sabatini nelle ...
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ALEANDRO, Girolamo
Giuseppe Alberigo
Nacque a Motta di Livenza in Friuli il 13 febbr. 1480; il padre, Francesco, era medico; la famiglia aveva origini nobili, che l'A. difese e rivendicò energicamente [...] . L'intelligenza brillante, l'impostazione umanistica dei suoi interessi (studiò anche medicina), le spiccate capacità filologico-linguistiche lo avvicinarono molto presto ad uno degli ambienti più in vista dell'umanesimo italiano dell'inizio del ...
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L’➔accento della lingua italiana è di tipo espiratorio, in quanto fa emergere il nucleo vocalico della ➔ sillaba accentata con una maggiore emissione di fiato. In una catena fonica si distinguono così [...] di una frase del tipo applica una decorazione al mio vestito).
Dal punto di vista quantitativo (➔ statistiche linguistiche) le parole italiane sono prevalentemente tronche, piane e sdrucciole: le parole bisdrucciole e trisdrucciole sono marginali, le ...
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L’espressione foreigner talk (dall’ingl. foreign «straniero» e talk «parlata»), introdotta come termine tecnico da Ferguson (1971), indica il modo semplificato con cui si parla a interlocutori stranieri [...] foreigner talk ha qualche aspetto in comune col ➔ baby talk, che si distingue però per l’età e l’acquisizione linguistica precoce del destinatario.
Il ricorso a un foreigner talk ha in genere la funzione di promuovere la comunicazione, dato che aiuta ...
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linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...
linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...