CESARI, Antonio
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Verona il 16 (secondo i biografi; ma il 17 secondo una sua testimonianza in Lettere, a c. di G. Manuzzi, II, p. 236) genn. 1760 da Pietro, "primo scritturale" [...] Bari 1977, pp. 113-18; M. Vitale, La questione della lingua, Palermo 1978, pp. 374-78, 380, 383 s., 486-89, 496;Id., Il purismo linguistico ital. e l'opera di A. C., in Cultura e scuola, XVII (1978), 67, pp. 7-16;Id., Storia del purismo, di prossima ...
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Un enunciato contiene tipicamente (ma non necessariamente) informazioni di due tipi; una parte indica qualcosa che parlante e ascoltatore sapevano già: dà cioè un’informazione data; un’altra indica qualcosa [...] un re, che aveva una figlia. Un giorno il re morì e la figlia rimase da sola al governo del regno (C. Andorno, Linguistica testuale, Roma, Carocci, 2003, p. 37)
i referenti il re e la figlia menzionati nella seconda frase sono ovviamente gli stessi ...
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«Quasi per un paradosso, proprio quando gli accademici hanno cominciato a occuparsene, il fumetto ha smesso, almeno in Occidente [...], di essere un fenomeno popolare per diventare con poche eccezioni [...] di L. Raffaelli, Roma, La Repubblica, 45 voll.
Aprile, Marcello & Zeoli, Simone (2005), Le porte d’Oriente. Lettura linguistica dei fumetti di Vittorio Giardini, San Cesario di Lecce, Manni.
Aprile, Marcello et al. (2007), Il fumetto italiano di ...
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Vincenzo Monti nacque ad Alfonsine di Fusignano (Ravenna) nel 1754. Dal 1778 risiedette a Roma, dove cominciò la carriera letteraria; nel 1797 si trasferì a Milano. Durante il regime napoleonico ebbe numerosi [...] un nuovo vocabolario consente a Monti di utilizzare e ampliare il cospicuo materiale accumulato negli anni relativo a spogli linguistici e lessicografici. Così nel 1818 (ma con data 1817) inizia la pubblicazione della Proposta di alcune correzioni e ...
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La metafonia (o metafonesi: i due termini sono calchi, con elementi greci, del ted. Umlaut «modificazione di suono») è un processo fonetico-fonologico che interessa le vocali toniche medie o basse di una [...] può essere analizzato in diversi modi: la sua realizzazione può servire per es. per differenziare periodi o zone linguistiche. Nell’Italia settentrionale la metafonia è causata esclusivamente dalla vocale finale latina ī. In bolognese avremo la forma ...
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Anatomia
In anatomia comparata, la b. di un organo è la parte con cui esso s’innesta su un altro organo o direttamente sul corpo.
B. del cranio La porzione del cranio situata inferiormente al piano trasversale [...] della lente, nota la quale e assegnata la convergenza della lente, si determina la curvatura dell’altra faccia.
Linguistica
In linguistica storica, la b. apofonica è la parte di una parola (radice o suffisso) che presenti alternanza nel vocalismo ...
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Logico e filosofo del linguaggio (Vienna 1889 - Cambridge, Inghilterra, 1951). Interruppe gli studî d'ingegneria iniziati all'univ. di Manchester, per dedicarsi alla matematica e ai suoi fondamenti logici; [...] nome-oggetto, ma va piuttosto riportato all'uso che ne fa il parlante all'interno di un determinato gioco linguistico. Il problema del linguaggio come totalità, che era stato al centro della riflessione del Tractatus, è così vanificato; il ...
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INGLESE, LINGUA
Serena Ambroso
(v. inghilterra, XIX, p. 262)
L'i. può essere considerato una delle lingue più eterogenee d'Europa. Al suo riguardo si possono notare i seguenti fenomeni:
a) è una lingua [...] "barattolo di bevanda") o di verbo ("mettere in lattina") o di modale ("potere") a seconda della funzione che ha nel contesto linguistico;
c) il suo lessico è ''elastico'' non solo per la tendenza a importare forme da altre lingue, ma soprattutto per ...
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Per focalizzazione si intende l’insieme di fenomeni che consentono di mettere una porzione di enunciato in maggiore evidenza di altre. Gli enunciati infatti non solo trasmettono informazioni, ma spesso [...] consiste nel delimitare con precisione il rema, che risulta qui ristretto a un solo costituente. Se lo stesso materiale linguistico portasse la tonica sull’ultima parola, il rema potrebbe estendersi a tutto l’enunciato:
(10) b. Carlo è arrivato ...
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I latinismi sono elementi linguistici attinti dal latino (parole e significati di parole, elementi grafici o fonetici, costrutti sintattici) e giunti in italiano in momenti diversi della sua storia. Occorre [...] dal I sec. a.C. al I d.C.). Questo fatto contribuisce alla ricerca di una maggiore aderenza ai modelli linguistici di Roma antica. Nel campo della sintassi il modello classico agisce indirettamente ad arginare alcuni costrutti che dalla lingua latina ...
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linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...
linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...