DORIA, Simone
Margherita Spampinato Beretta
Nacque, presumibilmente a Genova, nella prima metà del sec. XIII e fu trovatore.
Della famiglia Doria nel sec. XIII compaione nei documenti a noi pervenuti [...] del parere che troppo senno è nemico dell'amore e non può condurre al "Joi" (gioia), altro temine-chiave della liricacortese, che finisce per identificarsi con l'amore stesso, ne esprime l'estremo grado sentimentale e diviene condizione essenziale e ...
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DAVANZATI, Chiaro
Pasquale Stoppelli
Visse a Firenze nella seconda metà del sec. XIII, ma di lui restano sconosciuti sia l'anno della nascita sia quello della morte. Né la tradizione del suo nutrito [...] attraverso una fase guittoniana, non ha tenuto conto che la disponibilità verso tutti i modi della precedente liricacortese è costantemente attiva nel D., anzi sua tendenza caratteristica è di amalgamare in un registro stilistico ed espressivo ...
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CIMINELLI, Serafino (Serafino Aquilano)
Magda Vigilante
Nato all'Aquila nel 1466 da genitori di nobile stirpe cittadina, Francesco e Lippa de' Legistis, compì i primi studi nella città nativa. Nel 1478 [...] fruibile per i lettori. A questa tendenza si aggiunge il particolare non trascurabile che gran parte della liricacortese nasce per essere musicata, favorendo in tal modo una più agevole ricezione del discorso poetico. Tali premesse spiegano ...
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GRÜNANGER, Carlo
Domenico Proietti
Nacque a Trieste il 10 (Hösle, p. 91) dic. 1891 da Amedeo, tipografo, e Maria Luigia Bretzel, in una famiglia di madre lingua tedesca. Compiuti gli studi medi nella [...] ottocentesca, quali Goethe o il prediletto Hebbel (Il linguaggio lirico del giovane Goethe, in Paideia, V [1950], pp. il Minnesang (distinto, per la sua ansia conoscitiva, dalla liricacortese e considerato il momento in cui nello spirito tedesco, ...
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GALLO Pisano (Galletto)
Elisabetta Putini
Nacque forse a Pisa nella prima metà del sec. XIII. Dante lo ricorda nel De vulgari eloquentia (I, XIII, 1) - insieme con Bonagiunta Orbicciani da Lucca, Mino [...] ".
Le due canzoni di G. pervenute sino a noi hanno una tematica amorosa e mostrano i motivi tipici della liricacortese provenzaleggiante che si diffuse nel Duecento nell'Italia centrale, dando vita alla poesia siculo-toscana di cui Guittone d'Arezzo ...
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CORSI, Girolama
Rosario Contarino
Nacque dopo la metà del sec. XV in Toscana, probabilmente a Firenze, dove nel Quattrocento è attestata la presenza di numerose famiglie Corsi. Frequenti sono nella [...] (sonetto "Ad amicum venetum Paduae exsistentem"), la poetessa rivela una discreta conoscenza del lessico e dei topoi della liricacortese secondo il repertorio di Giusto dei Conti. Ma la tematica della C. si allarga anche fuori dell'ambito amoroso ...
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CORTESE, Giulio Cesare
Salvatore Nigro
Nacque a Napoli intorno al 1570 da Fabio, conservatore alle farine, e da Giuditta Borrello.
La sua biografia ha rovesci romanzeschi più intuibili che decifrabili: [...] e di E. Malato, Roma 1970: entrambi importanti per le note sul Cortese). E v. anche G. Ferrari, De la littérature populaire en Italie, M. Monti: Le villanelle alla nalpoletana e l'antica lirica dialettale a Napoli, Città di Castello 1925. M. Petrini ...
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BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...]
Le amicizie allora contratte con gli epigoni della lirica dugentesca, Franceschino degli Albizzi e Sennuccio del Bene, l'eroica gentilezza di Federico degli Alberighi (V, 9), la cortesia di Natan (X, 3), la malinconica saggezza di Carlo d'Angiò ...
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BEMBO, Pietro
Carlo Dionisotti
Nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da Bernardo e da Elena Marcello. La personalità del padre, uno degli uomini di maggior rilievo nella storia veneziana di quell'età, [...] Strozzi, uomo di corte sì e fin troppo esperto di cortesie e di amori, ma innanzi tutto squisito poeta latino, ), fanno che il 1530 segni quasi la data di nascita del petrarchismo lirico italiano. Con ciò anche si spiega che, mentre per tutto il resto ...
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ARIOSTO, Ludovico
Natalino Sapegno
Nacque a Reggio Emilia l'8 sett. 1474 da Niccolò e da Daria Malaguzzi Valeri. Il ramo degli Ariosti, da cui discendeva il padre, s'era trasferito da Bologna a Ferrara [...] senso della gentilezza cavalleresca, nobile e ardita, cortese e votata al sacrificio (Zerbino); l' cura di E. Bolaffi, 2 ediz., Modena 1938; per le rime, alla cit. Lirica, a cura del Fatini; per il teatro, alle Commedie, a cura di M. Catalano ...
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saluto
s. m. [der. di salutare2]. – 1. a. Atto, costituito da un cenno, da un gesto, accompagnato per lo più da parole, e talora consistente anche di sole parole, che si scambia con una persona nel momento in cui la si incontra, o quando si...