Il significato moderno della parola non è quello che essa aveva in antico e che in via secondaria continua ad avere anche oggi. Arte fu per gli antichi l'opera dell'uomo in quanto si distingua dall'operare [...] una larga corrente profana entrò nell'arte: l'epica e la lirica di quell'età, specialmente quella così sviluppata della Francia che era cioè l'artificiosa, raffinata poesia d'amore provenzale e l'intellettualismo scolasticamente rigido. Per quanto ...
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. Il lat. cohors, chors, o cors (connesso etimologicamente con hortus e col ted. Garten) indica anzitutto il cortile, il terreno adiacente alla villa; da questo significato si è svolto quello di gruppo [...] come veri e proprî tribunali, istituiti presso la nobiltà provenzale e francese dei secoli XII-XIV per decidere intorno amore, al quale l'artista è solito appellarsi nella sua solitudine lirica; ma poco per volta, col prevalere della moda letteraria e ...
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(fr. bible; sp. biblia; ted. Bibel; ingl. btble).
Sommario: Natura e carattere della Bibbia: Nome e divisione, autorità e ispirazione, p. 879; numero dei libri e canone, p. 882; ordine dei libri e carattere [...] i libri seguenti entriamo più nel mondo delle idee. Il poemetto lirico Cantico dei Cantici è, nel suo genere, unico nella Bibbia. che il Nuovo Testamento in toscano dipenda dalla versione provenzale; le affinità innegabili fra le due traduzioni hanno ...
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OPERA
Gastone ROSSI-DORIA
. Nella definizione più comune questo termine designa un componimento di genere drammatico, concepito verso il 1600 da umanisti fiorentini e romani, cui concorrono le arti [...] mista di sensi meridionali, romani e veneti, di F. Provenzale e di A. Stradella, che analoga incertezza ci mostra nella concezione dell'opera, nonostante le forti virtù liriche da essi concretate in singole zone: nella concentrata espressività dell ...
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MEDIOEVO
Giorgio FALCO
Angelo MONTEVERDI
. Il concetto di Medioevo, cioè di un periodo storico compreso fra l'antichità e l'età contemporanea, nasce tra il Quattro e il Cinquecento nelle grandi [...] in Italia. Qui la tradizione della poesia epico-storica o lirico-storica si continuò con i poemi di Stefanardo da Vimercate e prendendo esempio e modello dalla letteratura francese e dalla provenzale, anche se giungano presto ad affermare la loro ...
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Si è disputato se la danza sia stata originariamente profana e da questa poi sia venuta la danza sacra o se, viceversa, dalla danza sacra sia derivata la profana. Certo è che tra i primitivi - e così si [...] le raggruppa in danze accompagnate dal flauto e danze corali liriche e tragiche. Pure movendo a ritroso dei secoli, abbiamo notizia una gagliarda di O. Perla:
La volta, di origine provenzale, era una specie di gagliarda che si eseguiva facendo fare ...
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(fr. ballade; sp. balada; ted. Ballade; ingl. ballad).
La ballata antica. - In Italia. - La ballata è un componimento poetico d'origine popolare, collegato con il canto e la danza (detto anche canzone [...] con una diversa struttura metrica, fin da quando dalla poesia provenzale - di cui ci restano alcuni esempî anonimi e di dei grandi, il Goethe intuì, e rivisse in sé, la liricità ingenua ma profonda da cui la forma poetica era sorta; soltanto ...
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Composizione vocale-strumentale, intesa di solito all'espressione di più momenti spirituali e assai varia nelle forme secondo la scuola e soprattutto secondo i generi: da camera e da chiesa. - La cantata [...] e giocosa, un'aria più spesso elegiaca, più raramente buffa, lirica o drammatica, o anche ampliarsi in una scena in cui si dispiega . Studî recenti hanno messo in luce il valore di Francesco Provenzale (m. nel 1704), ma è con Alessandro Scarlatti (m ...
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Nato il 27 luglio 1835 a Val di Castello, in quel di Pietrasanta, da Michele, medico di sentimenti liberali, e da Ildegonda Celli, crebbe nella Maremma pisana, a Bolgheri e a Castagneto, educato fortemente [...] per molti anni, gli fu incentivo a imparare il provenzale e lo spagnolo; e se non diventò mai un maestro . Al. cuni dei quali hanno ragione nel mettere in luce quanto la lirica carducciana ha in sé di caduco e d'impari per quel suo carattere riflesso ...
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Poeta e musicista, nato a Padova il 24 febbraio 1842, morto a Milano il 10 giugno 1918. La madre di lui, contessa Giuseppina Radolinska, polacca, fu abbandonata dal marito cav. Silvestro, miniatore bellunese, [...] , parole di G. Giacosa (1880) inedita; Do mi sol, lirica (Milano 1924); Nerone, opera in 4 atti e 5 quadri (postuma di Blumenthal; La canzone del Troviere di Andreoli; Serenata provenzale, di Sinigaglia; Papiol di Ricci-Signorini.
Opere letterarie. ...
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senhal
〈sen’àl〉 s. m., provenz. [lo stesso etimo dell’ital. segnale]. – Il nome fittizio con cui nella poesia provenzale era designata la persona, spec. la dama, di cui il trovatore trattava, o quella a cui la lirica era indirizzata. Nel linguaggio...
trovatore2
trovatóre2 (o trovadóre) s. m. [dal provenz. trobador, caso obliquo del nomin. trobaire, der. di trobar «trovare; comporre in versi»]. – Poeta provenzale dei secoli 12° e 13°, rappresentante della nuova lirica d’amore (detta appunto...