JOSZ, Italo
Rossella Canuti
Nacque a Firenze il 30 genn. 1878 da Ludovico, di Trieste, e da Emilia Finzi, di Ferrara, terzo di quattro figli.
In famiglia lo J. ricevette i primi elementi fondanti la [...] sua formazione, così come il fratello Livio, disegnatore tecnico e a sua volta pittore dilettante; infatti sia il nonno paterno, Bernardo, sia il padre praticarono l'incisione. Il primo, di origine ungherese, della città di Nagy Kanizsa, fu attivo a ...
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LICINIE SESTIE, LEGGI
Filippo Stella Maranca
È difficile determinare se la rogazione presentata nel 377 a. C. dai tribuni della plebe C. Licinio Stolone e L. Sestio Laterano si sia tradotta in una lex [...] più profonde trasformazioni e che la riserva del posto consolare ai plebei fu più volte violata. La tradizione raccolta da Livio, quantunque assai discussa e contrastata dagli storici, è tuttavia a base della fusione nel campo politico tra patrizî e ...
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REGILLO, Lago
Giuseppe Cardinali
Località dell'antico Lazio, nell'agro Tuscolano (forse dove è oggi il Pantano Secco a nord di Frascati), celebre per la battaglia che, secondo la tradizione, fu combattuta [...] al principio del sec. V a. C. (499 a. C., secondo Livio, II, 19; 496, secondo Dionisio, VI, 2), dai Romani contro i Latini, incitati da Tarquinio il Superbo, per mezzo del genero Ottavio Mamilio.
Il vecchio re fu presente alla battaglia e vi fu ...
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Letterato (Parigi 1752 - Noventa di Piave 1836). Si laureò in legge a Padova, dove insegnò poi letterature classiche e quindi diritto pubblico. Dopo aver ricoperto varie cariche nel regno d'Italia, riprese [...] (1815-25) l'insegnamento. Facile ingegno, tra le sue opere si ricordano traduzioni di Cicerone, Livio, Plinio il Vecchio. ...
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RETI (lat. Raeti)
Giacomo Devoto
Abitanti delle Alpi Centrali, ricordati per la prima volta da Polibio, a proposito dei valichi delle Alpi. Dei quattro allora praticati, passava per il territorio dei [...] il Brennero.
L'essenziale intorno ai Reti ci è tramandato dai tre autori Livio (V, 33), Trogo (presso Giustino, XX, 5), Plinio (Hist. Nat., III, 133). Livio li considera di origine etrusca e quindi inselvatichiti. Trogo afferma che gli Etruschi ...
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comandatore
Andrea Mariani
Il termine è usato da D. unicamente in tre passi del Convivio, ma doveva essere di frequente uso nell'italiano medievale, come dimostra il confronto con alcuni passi di Brunetto [...] Latini, Franco Sacchetti, e soprattutto con i volgarizzamenti di Tito Livio e dei Vangeli. Esso aveva un'area semantica molto vasta, e poteva corrispondere sia a dux e imperator, che a praeceptor (come nel caso dei Vangeli); in origine dunque valeva ...
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Storiografo latino (1º sec. a. C.). Nei suoi Annales in 75 libri, perduti, dalla fondazione di Roma all'età di Silla, inserì annotazioni nazionalistiche, falsando gli avvenimenti per aumentare l'entità [...] dei successi militari dei Romani e, pare, per glorificare la gente Valeria. Fu letto e citato da Livio, Dionisio di Alicarnasso, Plutarco. ...
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Quarto re di Roma (secondo la cronologia vulgata, dal 640 al 616 a. C.). Come Numa, del quale è detto nipote, sarebbe stato amante della pace e restauratore della religione (Ancus sacrificus: Ovidio, Fasti, [...] della tradizione antica, cioè la conquista di Ficana e l'estensione del territorio romano sino alla foce del Tevere.
Fonti: Livio, I, 32-33; Dionigi, III, 36-45; Cicerone, De rep., II, 18.
Bibl.: A. Schwegler, Römische GEschichte, 2ª ed., Tubinga ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Lo spazio religioso a Roma
Gianluca De Sanctis
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A Roma i tempi dei culti non sono meno stabiliti dei [...] delle parole pronunciate dal soggetto, quanto piuttosto nel principio di natura economica del do ut des, del dare per ricevere.
Tito Livio
Ab urbe condita libri, Libro VIII, cap. IX
I consoli romani prima di far uscire in campo l’esercito compirono i ...
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LANCIANI, Flavio Carlo
Arnaldo Morelli
Nacque a Roma nel 1661 da una famiglia di copisti di musica professionisti.
Il padre del L., Tarquinio (nato intorno al 1632, e morto a Roma il 12 genn. 1716), [...] a melodramma spirituale.Atti del Convegno, Viterbo… 1999, a cura di S. Franchi, Roma 2002, pp. 245-316; Id., Il principe Livio Odescalchi e l'oratorio "politico", in L'oratorio musicale e i suoi contesti. Atti del Convegno, Perugia… 1997, a cura di P ...
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liviano agg. – Che si riferisce allo storico lat. Tito Livio (59 a. C
17 d. C.), alla sua opera e al suo stile: le deche l. (v. deca); la prosa l.; il concetto l. della storia.
patavinità s. f. [dal lat. patavinĭtas -atis; v. patavino], letter. – Il colorito padovano che, per giudizio dello scrittore romano Asinio Pollione (76 a. C
5 d. C.), aveva lo stile dello storico romano, padovano di nascita, T. Livio (59 a....