PIONTELLI, Roberto
Franco Calascibetta
PIONTELLI, Roberto. – Nacque a Lodi l’11 maggio 1909 da Alfredo e Clotilde Perego.
Dopo la maturità classica si iscrisse al Politecnico di Milano, dove nel 1931 [...] presso l’Università di Milano a partire dal 1937 come aiuto presso l’istituto di chimica industriale diretto da Livio Cambi. Il tema di indagine che Cambi in particolare gli affidò fu la ricerca delle condizioni per un’ottimale elettrodeposizione ...
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COCCIO, Marcantonio, detto Marcantonio Sabellico
Francesco Tateo
Nacque intorno al 1436 a Vicovaro in Sabina, allora sotto il dominio degli Orsini.
Il C. interpreterà il nome del luogo natale come "Varronis [...] dei Visconti, rimproverò il C. di essersi servito delle cronache di parte veneta secondo un metodo non adottato né da Livio né da Sallustio, i quali utilizzarono fonti puniche. Scrivendo a Daniele Renier dopo la morte del Merula, il C. attribuiva ...
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SCALA, Bartolomeo
Alison Brown
– Nacque a Onci, vicino Colle Val d’Elsa, il 17 maggio 1430, da Giovanni di Francesco, un mugnaio affittuario originario di Vico di Val d’Elsa. Ebbe almeno quattro fratelli, [...] , Giovanni Villani, Matteo Palmieri, Flavio Biondo e Marcantonio Sabellico (Coccio). Nonostante il suo uso retorico delle orazioni (come in Livio) e il suo ricorso ai miti e alle leggende in mancanza di testimonianze sicure, il suo valore come opera ...
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HAMERANI (Haimeran, Hameran)
Valentina Sapienza
Famiglia di orefici e incisori di monete e medaglie, originari della Baviera, attivi a Roma dal XVII al XIX secolo.
Il cognome Haimeran o Hameran derivò [...] XI, incise quattro diversi coni tra i quali si menziona quello per la grande medaglia realizzata in occasione della nomina di Livio a generale di Santa Romana Chiesa nel 1689 (Modena, Galleria Estense: Noe, 1989, p. 85, fig. 80). È ancora opera di ...
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D'ESTE, Antonio
Paolo Mariuz
Nacque a Venezia da Liberale nel 1754. Nel 1769 è già documentata la sua presenza nello studio veneziano dello scultore Giuseppe Bernardi, detto il Torretti. Nel novembre [...] Muñoz, Le prime opere di A. Canova in Roma, in Capitolium, VII (1931), pp. 118, 125, 197; O. Ronchi, La statua di Tito Livio, plastico di A. D. [1933], in Boll. del Museo civico di Padova, LVI (1967), 1-2, pp. 31-53; C. Bernardi, La scuola pagnanese ...
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GIUNTI (Giunta), Lucantonio, il Vecchio
Massimo Ceresa
Nacque a Firenze, da Giunta di Biagio, nel 1457 nel "popolo" di S. Lucia d'Ognissanti, dove trascorse la fanciullezza.
La famiglia, di origine [...] Per i classici latini, l'attenzione del G. si rivolse soprattutto a Livio e a Ovidio, stampati più volte. Nel 1493, l'11 febbraio, dalla Biblia sacra vulgata del Mallermi alle edizioni di Livio e di Ovidio, cioè volgarizzamenti formato in folio, ...
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FABRETTI, Raffaello
Massimo Ceresa
Nacque ad Urbino intorno al 1620, da Gaspare.
Effettuò i primi studi a Cagli, dove apprese le lettere classiche. Tornò poi ad Urbino, dove si laureò in utroque iure [...] pie' di pagina. Nel volume il F. attaccava Jacob Gronov, professore a Leida, sull'interpretazione di un passo di Tito Livio riguardo al sito dell'antico monte e della località di Algido e sulle correzioni alla topografia del Lazio di Atanasio Kircher ...
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CAVALIERI (Cavalleri, Cavallieri, De' Cavalieri, De Cavalleri, De Cavalleriis), Giovanni Battista
Bruno Passamani
Figlio di Giovanni Domenico di Villa Lagarina e di una Giovanna di Salò (Ghetta), fu [...] (1566, da Daniele da Volterra); Orazione nell'orto (1567); Giudizio universale (1567, da Michelangelo); Cristo in croce (1568, da Livio Agresti); Battaglia di Ponte Milvio in due tavole (1569, da Giulio Romano); L'invenzione della Croce (1569, da ...
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ARTUSI, Giovanni Maria
Renzo Bonvicini
Teorico e compositore di musica, nato a Bologna nel 1540 circa. Poco si sa della sua vita: studiò con Giuseppe (Gioseffo) Zarlino, maestro di cappella della "Serenissima [...] Merulo, Porta [Costanzo?], compositori di buona scuola, di stile purgato, il cui linguaggio è paragonabile al classico di Cicerone, Livio, Cesare. In pro del suo maestro Zarlino (contro cui peraltro si rivolse in seguito con L'Impresa del Molto Rev ...
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MARSUPPINI, Carlo.
Paolo Viti
– Nacque forse nel 1398 ad Arezzo, la città del padre, Gregorio di Domenico di Minuccio, o a Genova, la città della madre, il cui nome non è noto.
Il padre soggiornò a [...] con Bruni, con Cincio Rustici e Biondo Flavio, il M. partecipò a Firenze a letture e a discussioni sul testo di Livio, fondate su un manoscritto, poi perduto, del cardinale Prospero Colonna: delle correzioni parla in particolare Valla (Opera, pp. 602 ...
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liviano agg. – Che si riferisce allo storico lat. Tito Livio (59 a. C
17 d. C.), alla sua opera e al suo stile: le deche l. (v. deca); la prosa l.; il concetto l. della storia.
patavinità s. f. [dal lat. patavinĭtas -atis; v. patavino], letter. – Il colorito padovano che, per giudizio dello scrittore romano Asinio Pollione (76 a. C
5 d. C.), aveva lo stile dello storico romano, padovano di nascita, T. Livio (59 a....