La derivazione di nomi da verbi è uno dei processi formativi che generano un alto numero e varietà di forme, usate con grande frequenza. I due significati principali dei nomi deverbali sono quello di azione [...] .
Dardano, Maurizio (1978), La formazione delle parole nell’italiano di oggi. Primi materiali e proposte, Roma, Bulzoni.
Gaeta, Livio (2002), Quando i verbi compaiono come nomi. Un saggio di morfologia naturale, Milano, Franco Angeli.
Lo Duca, Maria ...
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Si intende con toponimo il nome proprio geografico (o nome locale, o nome di luogo). Si adoperano anche altri termini a seconda del tipo di toponimo: per es., agiotoponimo è quello che trae origine dal [...] giunte nell’alto medioevo. Per l’epoca della romanizzazione sono notevoli i nomi che rinviano a fondazioni: Forum Livii «mercato di Livio» da cui deriva Forlì; da Julia Taurinorum, poi Julia Augusta Taurinorum in onore di Ottaviano, deriva Torino; da ...
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I nomi d’azione (➔ nomi) sono nomi designanti processi: costruzione («l’azione di, il fatto di costruire»), risanamento («l’azione di, il fatto di risanare»), partenza («l’azione di, il fatto di partire») [...]
Castelli, Margherita (1988), La nominalizzazione, in Renzi, Salvi & Cardinaletti, 1988-1995, pp. 333-356.
Gaeta, Livio (2002), Quando i verbi compaiono come nomi. Un saggio di morfologia naturale, Milano, Franco Angeli.
Giorgi, Alessandra (1988 ...
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La composizione è un procedimento morfologico che permette di formare parole nuove (➔ neologismi) combinando insieme due (o più) morfemi lessicali invece che una parola e un affisso (➔ affissi), come accade [...] sintagmatico, che le accomuna a costruzioni non lessicalizzate come casa di legno, pezzo di ferro, ecc.
Gaeta Livio & Ricca, Davide (2009), ‘Composita solvantur’. Compounds as lexical units or morphological objects?, «Rivista di linguistica» 21 ...
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La grammaticalizzazione è il fenomeno per cui forme linguistiche libere (per es., parole) perdono gradualmente l’autonomia fonologica e il significato lessicale, fino a diventare forme legate con valore [...] Philadelphia, Benjamins.
Croft, William (2000), Explaining language change an evolutionary approach, Harlow, Essex, Longman.
Gaeta, Livio (1997), La nominalizzazione deverbale: morfologia e semantica (Tesi di dottorato), Roma, Università di Roma Tre ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] Santillana e J. de Mena, nasce un Umanesimo programmatico e per lo più italianizzante. Fin da P. López de Ayala, traduttore di Livio e di Boezio, e poi con E. de Villena, che volgarizza l’Eneide e la Rhetorica ad Herennium e traduce e glossa intorno ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] , prendendo viva parte ai trionfi di Roma, e dandole uomini insigni, specialmente nel campo delle lettere: Catullo e Tito Livio, nonché il grammatico Donato. Ne fu arricchita da monumenti bellissimi, che ancor oggi s'impongono, a Verona, a Padova ...
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liviano agg. – Che si riferisce allo storico lat. Tito Livio (59 a. C
17 d. C.), alla sua opera e al suo stile: le deche l. (v. deca); la prosa l.; il concetto l. della storia.
patavinità s. f. [dal lat. patavinĭtas -atis; v. patavino], letter. – Il colorito padovano che, per giudizio dello scrittore romano Asinio Pollione (76 a. C
5 d. C.), aveva lo stile dello storico romano, padovano di nascita, T. Livio (59 a....