GENIO
W. Fuchs
Il G. è una figura centrale e peculiare della religione romana, Certamente non derivata dall'ambiente greco. Si possono forse rintracciare determinati lineamenti sino allo stato etrusco [...] Populi Romani. L'esistenza del G. del Popolo Romano è già sicura alla line del III sec. a. C. da una notizia in Livio (xxi, 62, 9). Possiede un santuario, confermato sicuramente da Dione Cassio (xlvii, 2, 3 e l 8, 2), al Foro Romano in vicinanza ...
Leggi Tutto
GINEVRA
M. Delle Rose
(lat. Genua, Genava, Genavae Augusta; franc. Genève)
Città della Svizzera sudoccidentale, capoluogo del cantone omonimo, posta all'estremità ovest del lago Lemano, presso l'uscita [...] (fr. 2), un codice con il Roman de la Rose (fr. 178; Parigi, metà del sec. 14°) e un manoscritto contenente opere di Tito Livio, degli inizi del sec. 15°, appartenuto al duca di Berry (fr. 77).Tra le collezioni di opere medievali del Mus. d'Art et d ...
Leggi Tutto
Le vie, i luoghi, i mezzi di scambio e di contatto. Mondo greco, etrusco-italico e romano
Luigi Caliò
Le vie, i mezzi e i luoghi dei contatti e degli scambi
Indagare la rete di scambi nel bacino Mediterraneo [...] ad Ambracia e, nel 180 a.C., i mercanti catturati dal re Gentius d'Illiria nell'Adriatico sono descritti da Livio (XC, 42) come Romani e Latini. Rimane comunque difficile in questo contesto fare delle distinzioni precise tra le componenti che ...
Leggi Tutto
Vedi COLLEZIONI ARCHEOLOGICHE dell'anno: 1973 - 1994
COLLEZIONI ARCHEOLOGICHE
L. Salerno
(Collezioni dal Rinascimento al sec. XVIII).
ITALIA
ROMA. - Per le collezioni di antichità nel Rinascimento:
Bibl.: [...] Bibl.: P. De Sebastiani, 49; R. Venuti, 1766, 68; V. Massimo, Notizie istoriche della Villa Massimo, Roma 1836.
Odescalchi. - Livio Odescaleli acquistò per 123.000 scudi la collezione di Cristina di Svezia dal Card. Azzolini.
Acquistarono nel 1745 il ...
Leggi Tutto
MURA e FORTIFICAZIONE
G. Scichilone
F. Castagnoli
P. Fraccaro
A. Grecia: 1. Generalità. - 2. Mura ciclopiche. - 3. Muratura lesbia. - 4. Opera poligonale. - 5. Opera trapezoidale. - 6. Opera quadrata. [...] solo monumetale (Cosa); le principali innovazioni sono la cataracta, cioè la saracinesca di chiusura (Alba Fucente, Cosa, Faleri Novi); Livio (xxvii, 28, 10) ne parla per il 208 a Salapia; poi diviene sempre adottata: Fondi, Pompei ecc., e le ...
Leggi Tutto
Vedi URBANISTICA dell'anno: 1966 - 1997
URBANISTICA
A. Boethius
Dopo le importanti realizzazioni di centri abitati in Siria (Gerico), Asia Minore e Macedonia, un maturo materiale urbanistico comincia [...] qualche volta anche provvista di cortili interni del tipo dei peristilî signorili (palazzo di tutti, per usare la denominazione del Calza).
Livio già dal III sec. a. C. ci fa conoscere una casa di almeno tre piani sul Foro Boario (xxi, 62). Cicerone ...
Leggi Tutto
Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Europa tra preistoria e protostoria
Alessandro Guidi
Alberto Cazzella
Daniele Vitali
Dalle prime comunità di villaggio alle soglie dell'urbanizzazione in [...] monumentali presenti nelle vicinanze di alcuni oppida (Titelberg, Clémency) e soprattutto dai testi di Posidonio, di Cesare e di Livio. La conquista romana creò nuove città ma l'abitato rurale sparso perdurò adottando spesso le nuove forme e le ...
Leggi Tutto
MENADI (Μαινάδες da μαίνεσϑαι, esser furente)
E. Simon
Donne invasate al seguito (thìasos) di Dioniso, chiamate per lo più Βάκχαι (lat. Bacchae), nella letteratura antica, mentre sui vasi classici dipinti [...] come una m., come una baccante iniziata con la nèbris, il tirso, il cerbiatto ed il kàntharos. Secondo una notizia di Livio i misteri bacchici penetrarono a Roma provenienti dall'Etruria (cfr. A. Bruhl, Liber Pater, p. 76 ss.).
g) Arte greca del ...
Leggi Tutto
Vedi STELE dell'anno: 1966 - 1997
STELE (στέλη)
G. A. Mansuelli
I problemi vertono a cominciare dalla stessa etimologia del termine, che è stato connesso o con ἵστημι, nel significato di "star ritto" [...] . sudarabica, arte.
Le s. dell'Africa settentrionale, accanto a forme accettate dall'ambito ellenistico (s. dell'oliano G. Livio da Cherchel) e italico sono, particolarmente nel II-III sec., di una particolare complessità per le molteplici partizioni ...
Leggi Tutto
Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] Santillana e J. de Mena, nasce un Umanesimo programmatico e per lo più italianizzante. Fin da P. López de Ayala, traduttore di Livio e di Boezio, e poi con E. de Villena, che volgarizza l’Eneide e la Rhetorica ad Herennium e traduce e glossa intorno ...
Leggi Tutto
liviano agg. – Che si riferisce allo storico lat. Tito Livio (59 a. C
17 d. C.), alla sua opera e al suo stile: le deche l. (v. deca); la prosa l.; il concetto l. della storia.
patavinità s. f. [dal lat. patavinĭtas -atis; v. patavino], letter. – Il colorito padovano che, per giudizio dello scrittore romano Asinio Pollione (76 a. C
5 d. C.), aveva lo stile dello storico romano, padovano di nascita, T. Livio (59 a....