Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Illusioni storiche
Più che della “filosofia del XVIII secolo” in questa introduzione si [...] mente umana e la realtà che essa presume di conoscere. È in questo secolo che la tematica dell’empirismo di John Locke viene ripresa in direzioni diverse sia da George Berkeley sia da David Hume, procedendo a un ribaltamento totale delle teorie della ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Ivana Ait
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nei primi decenni dell’Ottocento in Europa, oltre a una diffusa battaglia per l’affermazione [...] democrazia appartengono al secolo dei Lumi. Sono i grandi protagonisti della filosofia politica di questa epoca – da un lato Locke e Montesquieu, dall’altra Jean-Jacques Rousseau – a enunciare con grande chiarezza la linea di demarcazione che separa ...
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Ricerca sull'intelletto umano (An enquiry concerning human understanding)
Ricerca sull’intelletto umano
(An enquiry concerning human understanding) Opera di D. Hume. Pubblicata dapprima nel 1748, con [...] o vediamo, o sentiamo, o odiamo, o vogliamo» e idee (ideas), le percezioni meno vivide o deboli, che sono, come in Locke, «copie delle nostre impressioni». Le idee, per quanto siano «composte ed elevate» si risolvono in idee «così semplici da essere ...
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attenzione
Il termine latino attentio figura nel Medioevo relativamente allo svolgimento efficace della preghiera, della liturgia, della lettura o dell’ascolto della Sacra Pagina. Tommaso d’Aquino (Summa [...] . Colloqui sulla metafisica) insiste sul ruolo dell’a. nel conseguire la verità e nel fondare la libertà (XII, X). Locke distingue fra semplice a. e «riflessione», in cui «l’intelletto rivolge a se stesso la propria attenzione, riflette sulle proprie ...
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autorità Fondamento di legittimità del potere in generale. Nel Digesto (533) di Giustiniano, fonte di autentica a. è solo Dio, garante della giustizia. L’elaborazione del concetto moderno e laico di a., [...] leggi universalmente valide (auctoritas, non veritas facit legem). Contro l’assolutismo hobbesiano, il pensiero liberale di J. Locke pone le basi della visione costituzionale dell’a.: libertà e uguaglianza formali, in quanto diritti originari e ...
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Filosofo francese, nato a Grenoble il 30 settembre 1714. Dopo un primo periodo di tempo in cui, morto il padre, abitò in casa del fratello maggiore, e venne in contatto col Rousseau, precettore dei figli [...] senso affine a quella del Hume) non è, tuttavia, quella voluta dal C., che lascia qui un po' di margine (similmente al Locke) al mistero in senso religioso.
Un secondo periodo dell'attività filosofica del C. s'inizia col Cours d'études, e s'incentra ...
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MARUGJ, Giovan Leonardo
Giuliana Iaccarino Rizzo
– Nacque a Casalnuovo (odierna Manduria), presso Taranto, il 12 genn. 1753 da Stefano e Rosa Bisignani. Fu battezzato come Angelo Maria, ma, dopo la [...] latina di G.H. Thiele del De intellectu humano di J. Locke (I-V, Napoli 1788-91), mantenendo le note al testo di si doveva l’edizione francese del Saggio, riveduta dallo stesso Locke) e aggiungendone di proprie. Riconobbe al filosofo inglese il ...
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Pensatore politico inglese (n. East Sutton, Kent, 1588 circa - m. 1653), uno dei massimi teorici dell'assolutismo. Studiò a Cambridge e a Londra, fu nominato baronetto da Carlo I e subì persecuzioni durante [...] or the natural power of kings, post. 1680). Essa suscitò aspre critiche da parte di Tyrrel e Sidney e, soprattutto, di Locke il quale alla polemica con F. dedicò il primo dei suoi Two treatises on government. Nel 1949 è stata curata una raccolta dei ...
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Filosofia
Rapporto per il quale una conclusione deriva da una o più premesse. Nella storia della filosofia si distinguono tre principali interpretazioni di tale rapporto. Secondo la prima, esso è fondato [...] deduttivo è il fatto sensibile, cioè l’evidenza della rappresentazione catalettica; su questa linea, in epoca moderna, J. Locke fonda la d. sul rapporto di concordanza o discordanza fra le idee, immediatamente percepito nell’esperienza, e J. Stuart ...
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Uomo politico e teorico inglese della politica (Manchester 1893 - Londra 1950); editorialista del Daily Herald, prof. di storia in varie univ. del Canada e degli USA (1914-20), di dottrine politiche nella [...] opere: Studies in the problem of sovereignty (1917); Authority in the modern state (1919); Political thought in England. From Locke to Bentham (1920); The position of Parties and the right of dissolution (1924); The problem of a Second Chamber (1924 ...
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lock
‹lòk› s. ingl. [propr. «blocco, chiusura», der. di (to) lock «chiudere, bloccare»], usato in ital. al masch. – In informatica, operazione automatica di bloccaggio di zone di memoria o di dischi interi (in quest’ultimo caso il comando...
lockiano
‹lokià-› (o lochiano) agg. – Che si riferisce al filosofo ingl. John Locke (1632-1704), al suo pensiero e alla sua opera: l’empirismo l.; le idee semplici e le idee complesse del pensiero lockiano.