BARZELLOTTI, Giacomo
Virginia Cappelletti
Nacque a Firenze il 7 luglio 1844. Conseguita la laurea, si dedicò all'insegnamento della filosofia. Ancor prima aveva cominciato a pubblicare saggi di argomento [...] .
Nell'opera La morale nella filosofia positiva (Firenze 1871), in cui si esponevano criticamente le dottrine etiche inglesi da Hobbes e Locke fino a H. Spencer, e in cui si negava che compito proprio del filosofo fosse la ricerca di un "sapere ...
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modello
Termine pluridisciplinare che ha assunto un’amplissima gamma di significati nella tecnologia, nelle arti, in matematica e in varie discipline scientifiche. In generale, un m. rappresenta la ricostruzione [...] fu combattuta da Leibniz, che reintrodusse gli archetipi platonizzanti nella sua restaurazione dell’innatismo, traducendo il termine lockiano patterns in modèles des idées.
Varietà dei modelli
I termini equivalenti models e patterns, entrati nell ...
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Bridwell, Jim
Alessandro Gogna
USA • San Antonio (Texas), 29 luglio 1944
Soprannominato 'the bird', è una leggenda dell'arrampicata americana, che ha trasmesso una nuova dimensione dell'arte di scalare. [...] 5.10/A4) e compì la prima in gior-nata della Ovest della Leaning Tower (5.10c/A3). Ancora importanti sono la sua 'Bob Locke memorial' (VI grado, 5.11b/A4) al Monte Watkins (California, 1978) e la prima in libera (1970) di 'New dimensions', primo 5 ...
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Musicista (Londra 1658 o 1659 - ivi 1695). Massimo musicista inglese dell'età barocca, contribuì in modo decisivo alla formazione di un teatro musicale nazionale. Lo stile musicale di P., pur derivato [...] di P. deriva principalmente dalla tradizione inglese elisabettiana, a lui trasmessa attraverso H. e W. Lawes, Ch. Colman, M. Locke e P. Humphrey. Questi due ultimi, d'altra parte, seguaci rispettivamente di L. Rossi e di G. B. Lulli, contribuirono ...
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SEMIOLOGIA (v. semiotica, App. III, 11, p. 697)
Emilio Garroni
Per "semiologia" o "semiotica" s'intende in linea generale la scienza o, meglio, la teoria dei segni, di qualunque tipo essi siano, verbale [...] segni come scienza autonoma e generale si trovano solo a partire dai secc. 17° e 18°, con Bacone, Hobbes, Locke, Leibniz, Lambert.
Non che Locke, sia chiaro, vada di fatto molto più in là della semiotica antica, nei pochi cenni che egli dedica alla ...
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Figlio naturale del principe I. J. Trubeckoj, nacque in Svezia nei primi anni del sec. XVIII al tempo in cui suo padre si trovava in prigionia. Dopo aver passato gli anni giovanili all'estero (in Danimarca [...] Europa occidentale, si riflette nella serie degli statuti, istruzionì e piani da lui elaborati per la cultura popolare. Le idee di Locke, di Fénelon e di Rousseau sono a base della "Costituzione generale sull'educazione dei giovani d'ambo i sessi" da ...
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giustizia, teorie della
Marco Boccaccio
Teorie che hanno per oggetto l’identificazione delle condizioni necessarie per l’esistenza di una società giusta. Possono essere ricondotte ad alcune grandi correnti [...] sociale.
Il concetto di giustizia nel contrattualismo
La teoria del contratto sociale è riconducibile al pensiero di T. Hobbes, J. Locke, J.-J. Rousseau e I. Kant. Il contrattualismo parte dall’idea che la legittimità delle regole morali e dell ...
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Nel significato più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più in particolare, la rappresentazione di un oggetto alla mente, la nozione che la mente si forma o riceve [...] esterno, e i. fittizie, formate dall’attività mentale); e come contenuto mentale in genere fu intesa l’i. da J. Locke e D. Hume, che tuttavia negarono ogni forma di innatismo. In una prospettiva radicalmente empiristica, G. Berkeley chiamò i. anche ...
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, Titolo di un giornale lombardo del '700, diretto da Pietro Verri. Al ritorno in patria dalla Sassonia, questi fondò l'Accademia dei Pugni, alla quale appartenevano, fra gli altri, G.R. Carli, Cesare [...] grande di pensiero, partecipando al movimento di penetrazione delle teorie d'oltralpe in Italia: di quelle teorie cioè (Locke, Montesquieu, Condillac, gli Enciclopedisti) da cui il Verri e i suoi amici erano in quel momento dominati completamente ...
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MAGGIORANZA, PRINCIPIO DI
Augusto Barbera
Carlo Fusaro e Vincenzo Denicolò
Diritto
di Augusto Barbera, Carlo Fusaro
Introduzione
Il principio di maggioranza è quello in base al quale nell'ambito [...] i caratteri di fondo della sovranità né il ruolo dello Stato. Riemerge la questione del principio di maggioranza: anche Rousseau, partendo da Locke, ritiene che "il n'y a qu'une seule loi qui par sa nature exige un consentement unanime. C'est le ...
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lock
‹lòk› s. ingl. [propr. «blocco, chiusura», der. di (to) lock «chiudere, bloccare»], usato in ital. al masch. – In informatica, operazione automatica di bloccaggio di zone di memoria o di dischi interi (in quest’ultimo caso il comando...
lockiano
‹lokià-› (o lochiano) agg. – Che si riferisce al filosofo ingl. John Locke (1632-1704), al suo pensiero e alla sua opera: l’empirismo l.; le idee semplici e le idee complesse del pensiero lockiano.