Relativismo e nuovi paradigmi filosofici
Aldo Giorgio Gargani
Premessa
Il relativismo si è originato nella cultura del continente europeo, ma oggi, all’inizio del 21° sec., esso costituisce uno dei [...] cui si è occupata – per es., il rapporto fra universali e particolari in Aristotele, o il foro interiore di Descartes e Locke, o l’intenzionalità di Edmund Husserl, le costruzioni logiche di dati di senso di Bertrand Russell, la mente di Gilbert Ryle ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giusto prezzo
Oreste Bazzichi
In queste pagine verrà individuato il substrato etico-economico a cui i pensatori medioevali e tardomedioevali hanno attinto per formulare, con una certa organicità, le [...] le quali hanno generato prima di Martino Lutero, di Giovanni Calvino, di Bernard de Mandeville, di Adam Smith, di John Locke e di Benjamin Franklin, la nascita dell’homo oeconomicus, inteso sì come soggetto razionale che persegue il proprio vantaggio ...
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plasticità neurale
Laura Baroncelli
Lamberto Maffei
Un concetto fondamentale della neurobiologia moderna è che le connessioni del sistema nervoso possono essere modificate dall’esperienza, sia in termini [...] è se, servendosi della sola vista e prima di toccarli, egli saprebbe distinguere la sfera dal cubo» (John Locke, An essay concerning human understanding, 1690). Questa riflessione, nota come il problema di Molyneux, rappresenta una delle prime ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La scuola di Port-Royal elabora un sistema di razionalismo filosofico in cui logica, [...] e estensione di un termine generale.
Viene anche proposta la distinzione tra definizione reale e nominale che sarà poi adottata da Locke.
Un nuovo sistema di pensiero
Il metodo e le analisi logiche di Port-Royal non avrebbero però un’importanza ...
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JAJA, Donato
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Conversano, presso Bari, il 16 giugno 1839 da Florenzo e da Elisabetta Pinto. Cominciò gli studi al seminario in vista di una futura carriera ecclesiastica, [...] e della necessità (Malebranche, Spinoza, Leibniz); dall'altra la tradizione francese, ma soprattutto inglese, sensistica ed empiristica (Locke e Hume). Kant pone il problema, ritenuto centrale dallo J., del debito che il pensiero ha nei confronti sia ...
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MAGLI, Pasquale Arcangelo
Cesare Preti
Nacque il 25 giugno 1720 a Martina Franca da Nicola, contabile del duca Francesco Caracciolo, e da Maria Maddalena Marinosci.
Poco è noto degli anni giovanili: [...] 'uomo come cittadino, è invece da segnalare che, nella polemica che vi è condotta contro N. Machiavelli, T. Hobbes e Locke, al fine di sostenere la necessità del "procedimento a priori" ("il doversi prima conoscere la natura e le principali proprietà ...
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GERINI, Giovanni Battista
Franco Cambi
Nacque a Vessalico, nell'Appennino ligure ora in provincia di Imperia, il 9 febbr. 1859 da Giovanni Battista e da Maria Raibaldi. Il G. si venne formando in Piemonte, [...] intenso lavoro, attraverso una serie di saggi volti a ricostruire il pensiero di autori italiani e stranieri, da J. Locke (Le dottrine pedagogiche di G. Locke, ibid. 1893) a I seguaci di Cartesio in Italia sul finire del secolo XVII e il finire del ...
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percezione
Atto cognitivo mediato dai sensi con cui si avverte la realtà di un determinato oggetto, e che implica un processo di organizzazione e interpretazione. L’insieme dei processi organici e mentali [...] sensazioni come fame, dolore, sete, ecc., nel terzo infine, proviamo sentimenti come gioia, collera, ecc. Sulla stessa linea di pensiero Locke considera la p. come la prima e più importante facoltà della mente che si esercita sulle idee. Essa è un ...
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impersonale
agg. e s. m. – Nella filosofia contemporanea, e in particolare nel dibattito sulle teorie del soggetto e della persona nell’ambito della riflessione biopolitica (v.), si parla di filosofia [...] i dualismi mente/corpo (per es. in Platone e Descartes), sia mediante le teorie non sostanzialistiche della persona quali quelle di Locke e di Hume non è riuscita a far convergere il mentale e il personale con il corporeo e il biologico. Al paradigma ...
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SOCIALISMO
Rodolfo MONDOLFO
. Termine introdotto per la prima volta da R. Owen in un manifesto del 1820 e usato poi con varie gradazioni di significato (che ne rendono difficile una definizione) a indicare [...] al prodotto, e alla terra "jusqu'à la récolte, et ainsi d'année en année". Ma il Montesquieu, movendo pure dal Locke e prevenendo il Mably, aggiunge che sia "obbligation de l'état" assicurare a ogni cittadino la sussistenza, dando "aux uns les ...
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lock
‹lòk› s. ingl. [propr. «blocco, chiusura», der. di (to) lock «chiudere, bloccare»], usato in ital. al masch. – In informatica, operazione automatica di bloccaggio di zone di memoria o di dischi interi (in quest’ultimo caso il comando...
lockiano
‹lokià-› (o lochiano) agg. – Che si riferisce al filosofo ingl. John Locke (1632-1704), al suo pensiero e alla sua opera: l’empirismo l.; le idee semplici e le idee complesse del pensiero lockiano.