MONTESQUIEU, Charles-Louis de Secondat, barone di La Brède e di
Gioele Solari
Nacque nel castello di La Brède il 18 gennaio 1689 da famiglia discendente da protestanti convertiti; morì a Parigi il 10 [...] poteri: legislativo, esecutivo, giudiziario. Per valutare l'originalità del M. su questo punto si deve ricordare che il Locke attribuiva al potere legislativo il compito passivo di determinare il diritto naturale, che accanto al potere esecutivo egli ...
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HERBERT, Edward Lord H. of Cherbury
Ernest de Sélincourt
Soldato, statista, poeta e filosofo inglese, fratello maggiore del poeta religioso George H., nato a Eyton (Shropshire) il 3 marzo 1583, morto [...] trattato puramente metafisico dell'Inghilterra moderna e fu considerato con rispetto da Gassendi, da Grozio e, più tardi, dal Locke. Anche il suo De religione Gentilium (1665) fu uno dei primi tentativi nel campo degli studî di religioni comparate ...
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Giustizia, teorie della
OOtfried Höffe
sommario: 1. Introduzione. 2. La concezione della giustizia. a) La giustizia come retaggio dell'umanità. b) La giustizia formale. c) La semantica della giustizia. [...] X, 889d-890a). Ma solo nella filosofia del XVII e XVIII secolo - rappresentata soprattutto da Althusius, Hobbes, Spinoza, Pufendorf, Locke, Wolff, Rousseau e Kant - l'idea viene sviluppata fino in fondo. Una volta allontanate le critiche mosse a tali ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Fausto Socini e i sociniani
Mario Biagioni
Nel corso del Cinquecento le controversie teologiche costituirono spesso il terreno di incontro tra le idee: un caso emblematico è quello di Fausto Socini, [...] piano politico, sono visibili le tracce lasciate dalle Vindiciae. Al di là dell’annosa (e mal posta) questione su Locke sociniano oppure no, l’influsso esercitato da questa tradizione su alcuni aspetti del suo pensiero è significativo e non generico ...
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COSTA, Paolo
Leandro Angeletti
Nato a Ravenna il 13 giugno 1771 da Domenico e Lucrezia Ricciarelli, il C. visse il clima politico-culturale, contraddittorio e velleitario, successivamente sconvolto, [...] 35 capitarono a Bologna. La sua Confutazione intorno al Nuovo Saggiosull'origine delle idee del signor Rosmini, in difesa delle dottrine di Locke e del Condillac (Opere, I, pp. 20-251) e la Vanità dei principi sopra i quali si fondano le teoriche dei ...
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DE GIULIANI, Antonio
Giorgio Negrelli
Nacque a Trieste il 27 luglio 1755. Il padre Francesco e la madre Teresa Bonomo appartenevano al più alto patriziato locale: un corpo ormai in rapidissima decadenza, [...] austriaco. E vi portava pure alcune letture che si staccavano nettamente dalla tradizione locale: Pope, e perciò Newton, e soprattutto Locke. Ma è a Vienna che il D. compì la sua formazione culturale, in un'università che solo da poco si era ...
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SALVEMINI, Giovanni Francesco. –
Niccolò Guicciardini
Nacque a Firenze il 15 gennaio 1709 da Giuseppe e da Maria Maddalena Braccesi. Il padre era giurista e ambasciatore in Firenze di Castiglion Fiorentino [...] de l’inegalité parmi les hommes (1756) e tradusse in francese (1757) gli Elements of natural philosophy di John Locke.
Nel 1763 fu chiamato a Berlino come professore di matematica dell’Artillerieschule. Il 5 gennaio 1764 venne eletto membro ordinario ...
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contrattualismo
Concezione filosofico-politica secondo la quale lo Stato nasce da un contratto tra i singoli individui.
Il contratto nel pensiero antico
La prima formulazione del c. si incontra nella [...] sociale: nasce in tal modo uno Stato democratico, nel quale la volontà collettiva diviene sovrana. Anche in Kant, come in Locke, il potere dello Stato (il cui fine è la creazione del diritto positivo) incontra precisi limiti nei diritti dei singoli ...
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CALLERI, Giovanni Felice (Gian Felice)
Alberto Postigliola
Nacque a Genova il 1º maggio 1753. Nulla si sa della sua famiglia, né della prima formazione. Il 29 genn. 1774 entrò come novizio nella Congregazione [...] il C. è da considerare piuttosto un illuminista. Egli stesso riconosceva per suoi principali maestri filosofi come Locke, Condillac, Rousseau, Bonnet: attratto dall'analisi psicologica della vita morale, sosteneva la più completa libertà di coscienza ...
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segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione [...] trattato dagli stoici, ritorna sia in T. Hobbes sia, più tardi, in C. Wolff, mentre la filosofia empiristica di J. Locke (cui si deve, nel suo Saggio sull’intelletto umano, l’introduzione del termine ‘semiotica’ per indicare la teoria dei s.) mira ...
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lock
‹lòk› s. ingl. [propr. «blocco, chiusura», der. di (to) lock «chiudere, bloccare»], usato in ital. al masch. – In informatica, operazione automatica di bloccaggio di zone di memoria o di dischi interi (in quest’ultimo caso il comando...
lockiano
‹lokià-› (o lochiano) agg. – Che si riferisce al filosofo ingl. John Locke (1632-1704), al suo pensiero e alla sua opera: l’empirismo l.; le idee semplici e le idee complesse del pensiero lockiano.