Ciascuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ciascun oggetto preso in considerazione, servono a indicare la quantità degli oggetti costituenti [...] legato a un’operazione di astrazione, con una sua esistenza puramente soggettiva, un’esistenza, cioè, nel pensiero. T. Hobbes, J. Locke, G. Leibniz, G. Berkeley, I. Newton, C. Wolff si adeguarono in vario modo a questa concezione, cui si riallaccia ...
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Filosofia
Pensiero, in quanto concepito dalla mente, più in particolare idea, nozione esprimente i caratteri essenziali e costanti di una data realtà che si forma afferrando insieme (lat. concipĕre = cum-capĕre, [...] il realismo della tradizione aristotelica tendeva a mettere in ombra. L’empirismo posteriore in generale, sia pure su basi diverse (Locke, Berkeley, Hume, J.S. Mill), tenne fermo il punto di vista del c. come segno, sviluppando contemporaneamente l ...
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Filosofo del diritto e storico della cultura italiano (Torino 1909 - ivi 2004). Nell'ambito della teoria generale del diritto si è impegnato in una ricostruzione e in un ripensamento del giusnaturalismo [...] italiana del 19º e del 20º secolo: La filosofia del decadentismo (1944), Diritto e stato nel pensiero di Kant (1957), Locke e il diritto naturale (1963), Italia civile (1964), il già ricordato Da Hobbes a Marx, Una filosofia militante. Studi su ...
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(o eguaglianza) Condizione di cose o persone che siano tra loro identiche, o abbiano le stesse qualità, gli stessi attributi in ordine a determinate relazioni. In particolare, condizione per cui più persone [...] contrattualistiche. Sul concetto di u. sono basati, per es., tanto il contrattualismo di T. Hobbes quanto quello di J. Locke; e se in Hobbes la naturale u. tra gli uomini costituisce il presupposto di un ordinamento politico autoritario in grado di ...
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KINGSLEY, Charles
Salvatore Rosati
Scrittore inglese, nato a Holne, presso Dartmoor (Devonshire) il 12 giugno 1819, morto a Eversley (Hampshire) il 23 gennaio 1875. Fece gli studî al King's College [...] . Così i due primi romanzi: Yeast, a Problem (pubbl. nel Fraser's Magazine nel 1848; in volume nel 1851) e Alton Locke (1850), con tutti i segni della fretta e delle preoccupazioni sociali dell'autore; e così anche Two Years Ago (1857), nel quale ...
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SALLWÜRK, Ernst von
Giovanni Calò
Pedagogista, nato il 7 maggio 1839 a Sigmaringen, morto il 10 luglio 1926 a Karlsruhe. Studiò a Berlino, dove lo Steinthal l'iniziò al herbartismo, e a Tubinga filologia [...] . Molti anche i suoi contributi alla storia della pedagogia: il vol. Pestalozzi (Lipsia 1897); la trad. dei Pensieri del Locke, con introduzione, biografia e note (Langensalza 1883), quella dell'Emilio, in 2 volumi, con biografia e commento (ivi 1876 ...
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Avventuriero ed enciclopedista, ai suoi giorni di fama europea, oggi quasi ignorato, il De F. nacque a Roma di famiglia oriunda napoletana il 24 agosto 1723. Dopo molte avventure (tra le quali il ratto [...] a compimento l'opera sua. Il motto di questa enciclopedia è: In medio stat virtus: né col Leibniz, né col Locke. Il De F. e i suoi collaboratori sono protestanti liberali, ondeggianti tra la fede rivelata e la verità dimostrata. Temperate sono ...
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PAULUS, Heinrich Eberhard Gottlob
Teologo evangelico, nato a Leonberg (Württemberg) il 1° settembre 1761, morto a Heidelberg il 10 agosto 1851. Studiò a Tubinga e fu professore di lingue orientali (1789) [...] scritti del P.); A. Schweitzer, Geschichte der Leben-Jesu-Forschung, 2ª ed., Tubinga 1913, p. 49 segg.; L. Salvatorelli, Da Locke a Reitzenstein: l'indagine storica delle origini cristiane, in Rivista storica italiana, n. s., VI (1928), pp. 350-52. ...
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Fenomenologia
Herman L. Van Breda
di Herman L. Van Breda
Fenomenologia
sommario: 1. Introduzione. 2. Itinerario fenomenologioo di Husserl. 3. La fenomenologia pura di Husserl. 4. La fenomenologia filosofica [...] costruita come ‛una scienza rigorosa' (v. Husserl, 1911). Inoltre, Brentano gli instillò una grande stima per i classici inglesi (Locke, Hume), come anche una certa avversione per le tesi e i metodi filosofici di Kant e dei grandi idealisti tedeschi ...
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Borghesia
Luciano Cafagna
Introduzione
'Borghesia' e 'borghese' sono termini che mirano a denominare, nell'uso oggi corrente, un gruppo sociale storico proprio della civiltà europea e occidentale, germinato [...] fratture. Si forma un campo significativo di effettiva costruzione sociale per quella che, attraverso una suggestiva lettura di Locke, è stata definita una "terza legalità", distinta da quella divina e da quella statale: la "legge della reputazione ...
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lock
‹lòk› s. ingl. [propr. «blocco, chiusura», der. di (to) lock «chiudere, bloccare»], usato in ital. al masch. – In informatica, operazione automatica di bloccaggio di zone di memoria o di dischi interi (in quest’ultimo caso il comando...
lockiano
‹lokià-› (o lochiano) agg. – Che si riferisce al filosofo ingl. John Locke (1632-1704), al suo pensiero e alla sua opera: l’empirismo l.; le idee semplici e le idee complesse del pensiero lockiano.