Conoscenza
Carlo Sini
Il termine indica l'atto del conoscere e, in particolare, il possesso o la presenza nella mente di un sapere già acquisito; è dal latino tardo cognoscentia, derivato di cognoscere, [...] autocosciente. Filosoficamente la concezione a posteriori della conoscenza ebbe la sua espressione più alta nell'empirismo, da J. Locke ai nostri giorni, il cui principio generale è che ogni conoscenza deriva dall'esperienza, sicché l'anima alla ...
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NANI, Giacomo
Piero Del Negro
– Nacque a Palma, l’attuale Palmanova, il 31 gennaio 1725, terzogenito maschio di Antonio, all’epoca provveditore generale della fortezza, e di Lucrezia Lombardo.
Quando [...] , il francese e l’inglese, leggere, apprezzare e in qualche caso commentare le opere di Francesco Bacone e di John Locke, di Jonathan Swift e del conte di Shaftesbury, di Giovan Battista Vico e di Antonio Genovesi, di Montesquieu e di Voltaire ...
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PASSERIN d’ENTRÈVES, Alessandro
Paolo Silvestri
– Nacque a Torino il 26 aprile 1902 da Ettore Passerin d’Entrèves et Courmayeur, di antica e nobile famiglia valdostana, e da Maria Gamba.
Ottenuta la [...] del diritto è uno snodo fondamentale per intendere il preilluminismo in Inghilterra, con particolare riferimento al pensiero di John Locke, e ai problemi della giustizia e dello Stato. Sulla scorta di questi studi d’Entrèves sviluppò ulteriormente le ...
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Pocock, John Greville Agard
Marco Geuna
Storico inglese, nato a Londra il 7 marzo 1924. Cresciuto in Nuova Zelanda, studiò presso il Canterbury University College, dove ebbe modo di seguire anche le [...] , che lo prospettavano come l’affermazione incontrastata del liberalismo, a partire dall’età di Thomas Hobbes e di John Locke. A suo giudizio, invece, il pensiero politico moderno è in larga parte permeato dal linguaggio repubblicano e dalle sue ...
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privazione
Concetto impiegato da Aristotele, che nella Metafisica ne individua le diverse accezioni (V, 1022 b 22 - 1023 a 7). È riferito fondamentalmente al divenire, e indica la mancanza di una forma, [...] p. nel processo del divenire viene sviluppata nelle filosofie idealistiche e romantiche. In ambito logico, Locke (approfondendo la riflessione nominalista e hobbesiana) insiste sul significato delle «parole privative» (privative words) definendole ...
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spazio Sostantivo polisenso che designa in generale un’estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri dal punto di vista filosofico, [...] il concetto di s. è un’elaborazione ideale che sorge dalla considerazione del mutare dei rapporti reciproci dei corpi. Per Locke l’idea complessa di s. nasce dalla correlazione mentale di idee semplici provenienti da sensazioni visive e tattili; per ...
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(lat. anĭma; per l'etimologia, cfr. il greco ἄνεμος "vento, fiato"; fr. âme; sp. alma; ted. Seele; ingl. soul).
Le concezioni dei primitivi. - A prescindere tanto dalle idee dell'anima che troviamo anche [...] di un non-so-che (I-know-not-what: Locke); o addirittura a negarne l'esistenza e la pensabilità, e VI con le Réponses alle obiez.); Princ. philosophiae (n. 52 e 54); J. Locke, Essay on human underst., specialmente II, cap. XXIII; D. Hume, Treat. on ...
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ROUSSEAU, Jean-Jacques
Ferdinando NERI
Henry PRUNIERES
Ernesto CODIGNOLA
Biografia e attività letteraria. - Nacque a Ginevra il 28 giugno 1712, da una famiglia protestante d'origine francese; la madre [...] ancora ragionare con chi la ragione non possiede ancora. Destare troppo per tempo questa ragione, come vorrebbe Locke, significa comprometterla irrimediabilmente per l'avvenire.
Per la medesima ragione non dobbiamo intervenire nel processo del ...
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Nato a Boston (Massachusetts, S. U. A.), il 27 settembre 1722; morto quivi, il 2 ottobre 1803. Grande statista americano, uno dei protagonisti della rivoluzione. La sua attività culmina nella dichiarazione [...] se non la comunità stessa. Nessuna legge, nessun regolamento vale senza il consenso della comunità (diritto naturale del Locke e del Pufendorf). Gli interessi della comunità sono gli interessi di ogni singolo individuo, che perciò ha il diritto ...
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POSITIVISMO
Guido Calogero
. Termine filosofico, usato per la prima volta nella scuola del Saint-Simon, ma messo in circolazione soprattutto da Augusto Comte (v.), che col Cours de philosophie positive [...] di Protagora e nel sensismo cirenaico ed epicureo e si erano venuti poi rafforzando nel corso dell'empirismo inglese, da Locke a Hume, compenetrando anche certi aspetti dell'illuminismo. D'altro lato, il crescente sviluppo e successo delle scienze ...
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lock
‹lòk› s. ingl. [propr. «blocco, chiusura», der. di (to) lock «chiudere, bloccare»], usato in ital. al masch. – In informatica, operazione automatica di bloccaggio di zone di memoria o di dischi interi (in quest’ultimo caso il comando...
lockiano
‹lokià-› (o lochiano) agg. – Che si riferisce al filosofo ingl. John Locke (1632-1704), al suo pensiero e alla sua opera: l’empirismo l.; le idee semplici e le idee complesse del pensiero lockiano.