BINI, Vincenzo
Ubaldo Tintori
Di famiglia patrizia assisiate, nacque a Lucca il 28 ag. 1775 da Pietro, allora giudice della Rota in quella Repubblica, e da Geltrude Cima. Entrato nell'Ordine benedettino [...] di lezioni logico-metafisico-morali.
L'opera è un "trattato ideologico-morale", com'egli la definisce, che, partendo da Locke e da Condillac e seguendo da presso soprattutto Destutt de Tracy e gli altri ideologi francesi, cerca di comporre l ...
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ABBÀ, Giacomo Andrea (più spesso Andrea, talora erroneamente Giovanni Andrea)
Francesco Corvino
Nacque a Farigliano (Cuneo), nel 1780. Dal 1826 fino alla morte fu professore di logica e metafisica all' [...] e sulla filosofia fino a Socrate, Torino 1835.
L'A. era successo nella cattedra a G. B. Benone, seguace del Locke; ed anch'egli fuconsiderato in genere un sostenitore del lockismo, ma, più esattamente, l'A. seguì P. Laromiguière, contemperando il ...
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FERRARI, Giuseppe
Franco Della Peruta
Nato a Milano il 7 marzo 1811 da Giovanni, di professione medico, e da Rosalinda, fece i suoi studi nel ginnasio-liceo "S. Alessandro" (ora "Cesare Beccaria") dal [...] pandette egli si senti subito attratto dalla filosofia, che coltivò sia con assidue letture, incentrate su D. Hume, su J. Locke e su G. B. Vico (che, come scrisse nel 1835 nella prefazione al primo volume dell'edizione vichiana, gli sembrava offrire ...
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CANALI, Luigi
Cesare Lippi Boncampi
Nacque in Perugia il 29 ott. 1759 da Giuseppe e da Antonia Dati. Fu nell'adolescenza indirizzato dai genitori allo studio delle lettere; apprese, più tardi, le discipline [...] ordinario) di filosofia allo Studio. Studioso appassionato di Bacone, familiarizzatosi con le correnti ideologiche di moda (Locke, Malebranche, Condillac), portò un soffio di vita nuova nel pesante e tradizionale filosofico dell'epoca; nominato nel ...
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Teologo (King's Cliffe, Northamptonshire, 1686 - ivi 1761). Ricevette gli ordini sacri nel 1711. Giacobita, quando Giorgio I salì al trono si rifiutò di giurare, e nonjuror rimase tutta la vita. Visse [...] call to a devout and holy life (1728). Qui confluiscono la sua polemica contro il razionalismo di Locke, la sua vigorosa riaffermazione della responsabilità religiosa individuale, e la sua originale trasvalutazione della casistica anglicana del ...
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IMBRIANI, Matteo
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Roccabascerana, presso Avellino (ma diocesi di Benevento), il 6 sett. 1783 da Giuseppe e da Lucrezia Capone di Torrenova Fossaceca. La famiglia [...] storia, lingue, scienze e specialmente filosofia: sembra che il filosofo che plasmò il suo pensiero sia stato J. Locke, mentre come guida di vita abbracciò le teorie stoiche. Con particolare attenzione studiò poi le strutture costituzionali di vari ...
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Pronome di 1ª persona, usato cioè dalla persona (o cosa personificata) che parla quando si riferisce a sé stessa. Sia nel linguaggio della filosofia e psicologia sia nell’uso corrente, designa la personalità [...] , ma anche res cogitans, sostanza pensante. Dalla critica alla concezione sostanzialistica cartesiana prende avvio la riflessione di J. Locke per cui l’Io è la semplice coscienza del molteplice sensibile, e di D.Hume che, più radicalmente, lo ...
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Pensatore politico inglese (Heavitree 1554 - Bishopsbeurne 1600), teorico dei realisti e della Chiesa nazionale. Di umili origini, studiò a Exeter e a Oxford e nel 1581 prese gli ordini religiosi. A Oxford [...] originale anello di transizione fra il diritto divino dei re e il moderno contrattualismo giusnaturalistico. Al "giudizioso Hooker" potrà pertanto richiamarsi Locke nella sua polemica con R. Filmer per affermare il principio della sovranità popolare. ...
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GALIANI, Ferdinando
Silvio De Majo
Nacque a Chieti il 2 dic. 1728, da Matteo, regio uditore in quella città, e da Anna Maria Ciaburri.
Dopo aver seguito gli spostamenti professionali del padre a Lecce, [...] studio dell'economia, cimentandosi contemporaneamente nella lingua inglese, con la traduzione, rimasta inedita, dell'opera di J. Locke, Some considerations of the consequences of the lowering of interest and raising the value of money, che peccava a ...
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Autorità
Carlo Galli
Introduzione
Il termine 'autorità' riveste, nel linguaggio comune e in quello scientifico, una vasta gamma di significati, designando sia il fondamento o il criterio che origina [...] orientata alla salvaguardia non solo della vita, ma anche della libertà, individuale e sociale. Il primo obiettivo polemico di Locke è la tesi filomonarchica di Robert Filmer (che attribuisce al sovrano la stessa autorità di un padre sui figli), alla ...
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lock
‹lòk› s. ingl. [propr. «blocco, chiusura», der. di (to) lock «chiudere, bloccare»], usato in ital. al masch. – In informatica, operazione automatica di bloccaggio di zone di memoria o di dischi interi (in quest’ultimo caso il comando...
lockiano
‹lokià-› (o lochiano) agg. – Che si riferisce al filosofo ingl. John Locke (1632-1704), al suo pensiero e alla sua opera: l’empirismo l.; le idee semplici e le idee complesse del pensiero lockiano.