Insieme a nomi, verbi e aggettivi, gli avverbi costituiscono una delle classi aperte di parole nel lessico dell’italiano.
Uno degli aspetti più difficili nell’analisi degli avverbi riguarda la loro definizione [...] parole distinte (ad es., in quattro e quattr’otto, di male in peggio, ecc.): si parla in questo caso di locuzioni avverbiali.
Un altro gruppo è costituito dagli avverbi derivati, cioè formati da una base ed un suffisso (➔ derivazione). Un processo ...
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Il troncamento è, nell’accezione più ampia, un fenomeno fonologico che consiste nella cancellazione di segmenti o sillabe finali di parola, che può verificarsi in condizioni fonologiche varie; sono, infatti, [...] ➔ appellativi come signor, professor, dottor, la forma priva di vocale finale, a differenza dei casi precedenti, non forma locuzioni fisse, ma richiede che la parola successiva sia un nome proprio; in questi casi il troncamento è obbligatorio: dottor ...
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Un italianismo è un prestito dall’italiano (➔ prestiti) a un’altra lingua (oltre ai prestiti veri e propri, diretti e indiretti, si considerano anche l’induzione, i ➔ calchi e lo pseudoprestito). Non sempre [...] didascalie musicali (dove peraltro sono usati in funzione di nome, visto che tempo è sottinteso), e altre parti del discorso, anche locuzioni, per es. dolce vita, e detti come se non è vero è ben trovato.
Sono entrati in altre lingue anche ➔ affissi ...
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CAUSALI, CONGIUNZIONI
Le congiunzioni causali sono ➔congiunzioni subordinative che introducono le proposizioni ➔causali esplicite.
Quelle più comuni sono perché, siccome, poiché, giacché, che, se
Non [...] contraddizione con l’andamento dei consumi (www.agi.it)
Le proposizioni causali possono essere introdotte, inoltre, da una serie di locuzioni ➔congiuntive: per il fatto che, per il motivo che, dal momento che, dato che, visto che.
Usi
Tra le ...
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AVVERBI
L’avverbio è una parte invariabile del discorso, la cui funzione è determinare il significato di un verbo (dorme saporitamente), un aggettivo (molto buono) o un altro avverbio (troppo duramente).
A [...] ▶ maluccio, malaccio
poco ▶ pochino, pochetto, pochettino
Una funzione analoga a quella degli avverbi è svolta dalle locuzioni ➔avverbiali
All’improvviso (= improvvisamente) il cane è venuto fuori dalla cuccia.
VEDI ANCHE avverbi, formazione ...
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L’espressione complemento oggetto (o semplicemente oggetto) indica un costituente di frase (di varia natura) che dipende da un verbo transitivo e che, secondo la definizione tradizionale, si riferisce [...] mentre il verbo, semanticamente vuoto, ha solo la funzione di esprimere i tratti di tempo, aspetto, modo e persona. In locuzioni come fare luce o avere fame l’oggetto è privo di valore referenziale e non svolge un ruolo semantico autonomo rispetto al ...
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variante biologia Individuo che presenta, per un dato carattere, una differenza rispetto al tipo o alla media o alla norma; la comparsa di v. in popolazioni naturali è generalmente legata all’insorgenza [...] ecc., sono state chiamate v. fonematicamente irrilevanti. Un esempio di v. contestuale si ha in italiano nelle due locuzioni non posso, non chiedo: l’ultimo fonema della negazione, n, appare rispettivamente bilabiale (come in impacco) e velare ...
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L’italiano ha vissuto fin oltre la metà del Novecento in una condizione singolare, di lingua scritta e letta piuttosto che parlata, mentre le lingue vive e vere delle collettività erano i dialetti (➔ sociolinguistica; [...] . Anche il GRADIT, di solito più attento ad attestare la provenienza dialettale delle parole, talora non la rivela, sia nelle locuzioni (figlio della serva, restare in braghe di tela, per modo di dire, battere la fiacca, in soldoni, avere a che ...
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MALATESTA, Onofrio
Domenico Proietti
Nacque a Palermo l'8 sett. 1665. Sulla sua vita si hanno scarse notizie, derivate in gran parte dal profilo biobibliografico redatto, negli anni della maturità del [...] del M. sono registrati non solo i lemmi della tradizione scritta (letteraria e non) del siciliano, ma anche i sinonimi, le locuzioni idiomatiche ("li frasi e modi di lu parlari"), i proverbi e, in generale, la terminologia (e la relativa fraseologia ...
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Le formule esclamative sono unità di varia natura ed estensione (sintagmi, frasi e frammenti di frase) accomunate dalla funzione di esprimere in modo diretto sentimenti o emozioni del parlante (gioia, [...] degli interlocutori (per es., ah si?!, ma dai!).
Nelle grammatiche le formule esclamative sono solitamente rubricate come locuzioni interiettive e distinte dalle interiezioni semplici per la loro natura complessa: si tratta cioè di combinazioni di ...
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locuzione
locuzióne s. f. [dal lat. locutio -onis, der. di locutus, part. pass. di loqui «parlare»]. – 1. ant. o raro. L’atto, e anche il modo, o la facoltà, di parlare; elocuzione. 2. a. In linguistica, gruppo di parole (che non raggiunge...
cavallo
s. m. (f. -a) [lat. caballus «cavallo da lavoro, cavallo castrato»] (pl. -i; pl. ant. cavagli). – 1. a. Mammifero ungulato perissodattilo, erbivoro, della famiglia equidi, già presente con i suoi più antichi antenati nell’eocene inferiore...