realismo
realismo nell’ambito della matematica, concezione secondo la quale gli oggetti della matematica hanno una realtà propria, indipendente dal soggetto che li studia. Già per gli antichi greci i [...] la metafora concettuale.
Nella storia della matematica, dellalogica e delle riflessioni filosofiche al riguardo, sono quanto ancora in matematica non è stato dimostrato o sulle proposizioni indecidibili (→ indecidibilità). Per gli uni, per esempio, ...
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analisi/sintesi
Risoluzione di un complesso negli elementi semplici che lo compongono. Nella logica aristotelica, in senso generale, l’a. sta a indicare quel procedimento mediante il quale si scompone [...] alle seconde obiezioni, 1641). Questa impostazione viene ripresa da Hobbes (De corpore, 1655, VI, 1-2). Nel solco delle dottrine cartesiane, la Logica (1662) di Port-Royal attribuisce all’a. o «metodo d’invenzione» una prevalenza sulla s. o «metodo ...
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sistema sociale
Nella tradizione analitica delle scienze sociali l’espressione indica l’organizzazione complessiva dei rapporti e delle istituzioni collettive e, più in generale, le interazioni che in [...] linea discendente, per contenuto di energia. L’analisi sistemica della società costituisce, in questa chiave, un modello di astrazione logica che serve a organizzare il dato empirico in proposizioni generali, che abbiano a loro volta la proprietà di ...
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notazione
notazióne [Der. del lat. notatio -onis, dal part. pass. notatus di notare, a sua volta da nota] [LSF] L'atto e l'effetto dell'apporre o dell'usare note, insieme di segni e simboli adottati [...] particolare n., includente pressoché tutte le proposizioni e le concatenazioni logiche, in modo da escludere quasi, decimale (se presente) n=-1 (decimi) per la prima cifra a destra della virgola, n=-2 (centesimi) per la seconda cifra, ecc. ◆ [ALG ...
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linguaggio
linguàggio [Der. di lingua] [LSF] Il mezzo con cui gli uomini si scambiano reciprocamente informazioni; tale scambio, i cui veicoli (vocaboli) sono simboli di significato noto agli interlocutori, [...] sono alla base delle varie teorie logiche; sono costruiti a partire da un ben definito alfabeto, che è costituito da simboli di termini categorematici (come variabili e costanti enunciative per denotare le proposizioni, individuali per denotare ...
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Arnauld, Antoine
Filosofo e teologo francese (Parigi 1612 - Bruxelles 1694), detto le grand Arnauld. Abbandonati gli studi di diritto per quelli di teologia, dottore e prete nel 1641, partecipò subito [...] da parte della facoltà di Parigi per la Lettre à un duc et pair (1655) – nella quale metteva in dubbio che le cinque proposizioni condannate La logique de Port-Royal (1662; trad. it. Logica di Port-Royal) (➔), e con Claude Lancelot la Grammaire ...
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Ayer, Alfred Jules
Filosofo inglese (Londra 1910- ivi 1989). Fu prof. di filosofia e di logica all’univ. di Londra, poi (dal 1959) a Oxford. Con la prima opera (Language, truth and logic, 1936; trad. [...] della filosofia (che si basa su proposizioni analitiche) e della scienza, laddove giudica come prive di significato le asserzioni della Wittgenstein, A. si distacca dalle posizioni dell’empirismo logico per avvicinarsi alle tesi sostenute a Oxford e ...
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Afferma che ogni cosa è uguale a sé stessa (A=A), ossia che una cosa non può essere nello stesso tempo A e non-A. In questa forma esplicita, cioè distinto dal principio di non-contraddizione, il principio [...] entrambe queste proposizioni si chiamano comunemente principio di i.». Una volta «risvegliato dal sonno dogmatico», Kant limitò la portata del principio di i. facendone un semplice principio di logica formale, e spostando tutto l’onere dell’effettivo ...
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Atteggiamento del soggetto che riconosce per vera una proposizione: si distingue sia dal dubbio, che sospende il giudizio, sia dalla certezza, che fa riferimento alla validità oggettiva di una nozione. [...] . La linea analitica inaugurata da Locke fu poi ripresa nel System of logic di J.S. Mill, dove sono discussi i metodi e la natura delle prove che permettono di giungere a proposizioni tali «da poter essere credute»: sono gli stessi metodi che guidano ...
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tautologia
Dal gr. ταὐτολογία, comp. di ταὐτό, crasi per τὸ αὐτό «lo stesso» e -λογία, der. di λόγος «discorso». Nella logica formale classica, termine usato per qualificare negativamente ogni proposizione, [...] proposizionali in esse occorrenti. Più precisamente, in base alla considerazione estensionale dellalogica matematica (per cui le variabili proposizionali hanno come valori non significati o proposizioni ma i due valori di verità V, vero, e F, falso ...
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logica
lògica (ant. lòica) s. f. [dal lat. logĭca, gr. λογική (sottint. τέχνη «arte»), dall’agg. λογικός: v. logico1]. – 1. Nel pensiero greco classico, la scienza del logos, ossia del pensiero in quanto viene espresso; in partic., in Aristotele,...
proposizione
propoṡizióne s. f. [dal lat. propositio -onis, propr. «il mettere innanzi», der. di proponĕre: v. proporre]. – 1. In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato. In partic.:...