CIRILLO, Giuseppe Pasquale
Raffaele Ajello
Nacque nel 1709 a Grumo Nevano, un borgo a metà strada fra Napoli ed Aversa. Conterraneo di Nicola Capasso, trovò in quel dotto letterato non soltanto colui [...] riecheggiando proposizioni già illuministiche. E tanto i seguaci di Galiani erano impegnati a recepire gli orientamenti della filosofici del Doria, è presente il Cartesio della Méditation troisième, in cui è la logica che prova l'esistenza di Dio, e ...
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BILLIA, Lorenzo Michelangelo
Francesco Traniello
Nato a Cuneo il 1º dic. 1860 da Giandomenico, farmacista, e da Marianna Fiacchetti, era nipote del consigliere di stato Michelangelo Tonello; al liceo [...] di questo e dello Stampa, iniziò, dopo la condanna delle quaranta proposizioni rosniániane sancita dal decreto congeniale, quello filosofico, gli studi del B. si volsero alla logica (Di tre regole inesatte che si danno comunemente del sillogismo, in ...
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PIETRO d'Ibernia
Michael Dunne
PIETRO d’Ibernia (de Hibernia, de Ybernia). – Nato probabilmente in Irlanda verso l’inizio del Duecento da famiglia gaelica o normanna, dopo un primo avvio agli studi [...] Bene e Male, diffuso tra i Catari dell’Italia meridionale. Nel campo dellalogica, era ben consapevole delle novità apportate dagli artistae parigini (la cosiddetta logica modale) circa la distinzione tra le proposizioni semplici e modali, tra modus ...
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logica
lògica (ant. lòica) s. f. [dal lat. logĭca, gr. λογική (sottint. τέχνη «arte»), dall’agg. λογικός: v. logico1]. – 1. Nel pensiero greco classico, la scienza del logos, ossia del pensiero in quanto viene espresso; in partic., in Aristotele,...
proposizione
propoṡizióne s. f. [dal lat. propositio -onis, propr. «il mettere innanzi», der. di proponĕre: v. proporre]. – 1. In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato. In partic.:...