(o eguaglianza) Condizione di cose o persone che siano tra loro identiche, o abbiano le stesse qualità, gli stessi attributi in ordine a determinate relazioni. In particolare, condizione per cui più persone [...] nel co. 1 sancisce quella che viene definita l’u. in senso formale, il co. 2 stabilisce la c.d. u. in senso sostanziale, a quello di isomorfismo.
In logica matematica il concetto di u. si basa sul concetto logico di identità. È possibile definire ...
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Con la locuzione 'insieme fuzzy' si indicano: (a) un insieme al quale alcuni elementi appartengono in modo parziale (tali insiemi possono descrivere situazioni reali nelle quali è difficile precisare un [...] che hanno spinto Gottlob Frege a espungerli dall’orizzonte della logica. La proposta di Zadeh ha sollevato, in effetti, sistemi che si volevano modellare. Il rigore e la precisione formale, che costituivano il loro merito, era proprio ciò che ...
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Matematica
Nella logica, ciascuno dei modi con cui può configurarsi il nesso fra soggetto e predicato.
Nella sillogistica aristotelica, i giudizi erano distinti a seconda che il nesso che univa il soggetto [...] anche altre: per es., in C.I. Lewis (1912), al quale si devono i primi sistemi formali per la logica modale, è forte l’intenzione di usare tale logica per dare una più soddisfacente analisi dei connettivi così come sono usati nei ragionamenti validi ...
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tavola matematica T. (o tabella) di composizione (o di moltiplicazione, o di Cayley) di un gruppo Specchio, o quadro, che contiene i prodotti degli elementi del gruppo a due a due. Se il gruppo è finito, [...] ha per primo elemento gk si scrive il prodotto gh gk.
Nella logica matematica, t. di verità (o tabella di verità) di un connettivo pubblico. Il diritto romano non conobbe una pubblicazione formale delle leggi. Per le leggi ritenute di particolare ...
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Arte e architettura
Movimento d’avanguardia che si sviluppò in Russia nel complesso clima d’impegno ideologico e culturale degli anni successivi alla Rivoluzione del 1917. Sulla base di stimoli e suggestioni [...] produttivista, orientata, più che all’autonoma ricerca formale, che poneva un rischio di isolamento dell’artista provare l’esistenza. Un c. meno spinto (accettato da molti logici e matematici) si ricollega ai concetti di computabilità, decisione ecc ...
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Diritto
F. giuridico Concezione del diritto secondo la quale l’essenza del fenomeno giuridico consiste nella qualificazione da parte del diritto di atti, fatti e comportamenti che non sarebbero giuridici [...] come sistematizzazione logica delle norme di diritto positivo, divenendo una vera e propria scienza formale del diritto fu D. Hilbert, nel 1900-20. L’indirizzo formalista hilbertiano, anziché respingere (come fa l’intuizionismo) quelle parti ...
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Undicesima lettera dell’alfabeto greco (maiuscolo Λ, minuscolo λ), corrispondente alla consonante latina l.
biologia Fago l. Batteriofago che ha come ospite il batterio Escherichia coli. Su di esso sono [...] D. Hilbert nel 1928: esiste una procedura meccanica capace di stabilire se una proposizione logica del primo ordine è sempre vera? Il l. calcolo è un formalismo in grado di descrivere in maniera rigorosa le funzioni matematiche ed è costruito in modo ...
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In logica matematica, data una teoria formale, occorre distinguere un teorema sintattico di f. da uno semantico. Il primo si riferisce ai concetti di derivabilità e di non contraddittorietà, il secondo [...] due formulazioni equivalenti del teorema semantico di f.: c) un’espressione A è conseguenza logica di un insieme P di espressioni se e solo se A è conseguenza logica di un sottoinsieme finito di P; d) un insieme P di espressioni è soddisfacibile ...
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Logico e matematico statunitense (Augustów, Polonia, 1897 - New York 1954); prof. (1944) all'univ. di New York. Nel 1921 diede la prima dimostrazione della completezza sintattica del calcolo proposizionale [...] predicati; poco dopo introdusse, indipendentemente da L. Wittgenstein, il metodo delle tavole di verità per la logica elementare, proponendo inoltre un sistema formale in cui ciascuna variabile potesse assumere non solo i due valori di verità V e F ...
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OPERATORI; OPERAZIONALE, CALCOLO (od operatorio, calcolo)
Tullio Viola
Riteniamo opportuno aggiungere alle considerazioni svolte nelle voci: operatori (App. III, 11, p. 317) e simbolico, calcolo (App. [...] " (B. de Finetti), è indubbia la distinzione rigorosamente logica dai due concetti.
4. - I funzionali vennero chiamati z1, z2, ..., zn. La [5] non ha solo un significato formale ma, come serie di potenze nella variabile complessa t, converge e la sua ...
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logica
lògica (ant. lòica) s. f. [dal lat. logĭca, gr. λογική (sottint. τέχνη «arte»), dall’agg. λογικός: v. logico1]. – 1. Nel pensiero greco classico, la scienza del logos, ossia del pensiero in quanto viene espresso; in partic., in Aristotele,...
formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...