L’➔italiano regionale usato in Sardegna (cfr. Loi Corvetto 1983) è una varietà che, nei suoi tratti principali, è diffusa presso tutti gli strati sociali dell’isola, non è recepita come marcata in maniera [...]
(6) la casa di tuoi figli
Tale tendenza è dovuta all’azione esercitata dai dialetti solo nel Campidano e nel Logudoro, essendo il fenomeno sconosciuto nei dialetti parlati nelle altre aree. È invece limitata alle aree campidanese e logudorese l ...
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Posta al centro del bacino occidentale del Mediterraneo, la Sardegna trae dalla posizione geografica e dall’accentuata diversificazione interna del territorio i fattori che caratterizzano la sua storia [...] dominazione bizantina, a partire dal IX secolo l’isola si organizzò autonomamente nei quattro giudicati di Cagliari, Logudoro, Arborea e Gallura, una divisione politica che contribuì all’evoluzione differenziata del volgare sardo. L’intervento ...
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Sardegna Regione dell’Italia insulare (24.100 km2 con 1.611.621 ab. nel 2020, ripartiti in 377 Comuni; densità 67 ab./km2), costituita dall’isola omonima (23.833 km2; la seconda, per superficie, del Mediterraneo) [...] capo militare e civile dell’isola e alla divisione dopo il 1000 del territorio nelle quattro regioni geografiche dei giudicati, Cagliari, Arborea, Logudoro, Gallura. Nell’11° e 12° sec. la S. fu sotto l’influenza dei Pisani, con i quali si posero in ...
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La Corsica, seconda isola del Tirreno per estensione (8569 kmq), è situata a nord della Sardegna a una distanza di sole 7 miglia (Bocche di Bonifacio). Dista dalla costa toscana circa 50 miglia, e le isole [...] e comprende il sud della Corsica (regione del Sartenese) e il nord della Sardegna, essendo quello fra Gallura e Logudoro il solo confine netto (Dalbera-Stefanaggi 2002: 69). È caratterizzata da vocalismo tonico a cinque vocali, come nel sardo ...
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Si intende per italiano regionale un italiano che varia su base geografica. Nella formula si riassume perciò il variare dell’aspetto dell’italiano e insieme il suo differente organizzarsi sul territorio [...] (Sobrero & Romanello 1981: 174); per l’italiano del Sassarese e della Gallura l’influenza di quello del Logudoro e del Campidano nel vocalismo (Loi Corvetto 1983: 49-50).
La situazione della Toscana linguistica (più ristretta della regione ...
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L’esigenza di ordinare in base a precisi parametri il panorama delle parlate dialettali d’Italia è stata avvertita fin dagli albori della dialettologia scientifica, anche se i tentativi compiuti in tal [...] (m) come [ˈluna] «luna» < lūna(m).
Altri notevoli tratti arcaici – propri, però, soprattutto della Barbagia e del Logudoro – sono:
(a) la conservazione di /k/ e /g/ davanti a vocale anteriore: [ˈkentu] «cento», [ˈnuke] «noce», [ˈlɛgere] «leggere ...
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logudorese
logudorése agg. e s. m. e f. – Relativo o appartenente al Logudòro, regione storica della Sardegna nord-occidentale: le popolazioni l.; il dialetto l. (o assol. il logudorese, s. m.), varietà del sardo, di cui costituisce il gruppo...
lisca
s. f. [dal germ. liska «giunco, carice»]. – 1. Ciascuna di quelle piccole schegge legnose che cadono dal fusto della canapa o del lino durante la gramolatura. 2. a. La spina dorsale dei pesci e in genere il loro scheletro: togliere la...