VIENNE (A. T., 35-36)
Clarice EMILIANI
Pierre LAVEDAN
Georges BOURGIN
Léopold Albert CONSTANS
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Città della Francia, nel dipartimento dell'Isère, 32 km. a S. di Lione. Situata in un'ansa del Rodano [...] del fratello Gondebaldo, fu ivi ucciso. Nel 534 San Avito, vescovo di Vienne, preparò ai Franchi l'occupazione della città. I Longobardi vi entrarono nel 558, i Saraceni nel 737. Nell'879 fu la capitale del regno di Provenza di Bosone, poi del regno ...
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LUCERA
G. Bertelli Buquicchio
(gr. Λουϰεϱία, Λουϰαϱία, Νουϰεϱία ᾽Απουλῶν; lat. Luceria Apula; Luceria Sarracenorum nei docc. medievali)
Cittadina della Puglia settentrionale (prov. Foggia), capoluogo [...] . Città e campagna (Civiltà e culture in Puglia, 3), Milano 1981, pp. 118-192; A. Caggiano, L'amministrazione periferica longobarda in Puglia: gastaldi e gastaldati, Vetera Christianorum 19, 1982, pp. 361-372; C. D'Angela, Note su Lucera tardo antica ...
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ASIA
C. Silvi Antonini
L'attuale distinzione, convenzionale, fra Europa e A. risale al congresso di Vienna del 1815, nel quale furono fissati i confini della Russia europea sulla linea Ural-Caspio-Caucaso [...] decretarono la fine, stabilendo così l'inizio della fase storica nota come Medioevo.Unni, Alani, Goti, Vandali, Burgundi, Franchi, Longobardi, Avari, Angli, Sassoni, per nominare i gruppi più noti, scandirono il trascorrere dei secoli, dal 4° d.C. in ...
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CAROLINGIA, Arte
A. Petrucci
Il concetto di arte c. si riferisce all'arte prodotta durante la dinastia carolingia, così definita dal nome del più eminente fra i suoi rappresentanti, Carlo Magno. Sotto [...] ''renovatio'' nell'arte medievale di Roma, ivi, pp. 167-182; G. Lorenzoni, Il Tempietto di S. Maria in Valle di Cividale è longobardo o carolingio? Rilevanza di un problema e una possibilità di soluzione, Arte veneta 32, 1978, pp. 1-4; M. Fleury, Les ...
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VASARI, Giorgio
P. Barocchi
Pittore, architetto e scrittore, nato ad Arezzo nel 1511 e morto a Firenze nel 1574.
Sin dalla prima edizione delle Vite, pubblicate a Firenze presso l'editore Lorenzo Torrentino [...] storiografia, non più gioviana, che comprova le caratteristiche generali con un'ampia casistica - gli effetti degli interventi longobardi; i "fantocci" e le "goffezze" delle "vecchie" pitture, sculture e architetture, la loro divergenza dalle "cose ...
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Vedi TRENTO dell'anno: 1966 - 1997
TRENTO (Tridentum)
N. Rasmo
Città capoluogo del Trentino, situata nella media valle dell'Adige, attestata a S del fiume che, prima della rettifica ottocentesca, con [...] venne costruito impiegando lapidi funerarie ed are dedicatorie prelevate dalla vicina città abbandonata.
T. in seguito, occupata dai Longobardi, divenne sede di un ducato.
Museo Nazionale. - Il primo museo di T. venne inaugurato nel 1853, nella sede ...
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Nome di una zona di Roma, sulla riva destra del Tevere, corrispondente al Colle Vaticano che dai 19 m di piazza S. Pietro sale nel punto più alto a 77 m.
Territorio sul quale è riconosciuta alla Santa [...] 498-514). Nei pressi sorsero varie costruzioni minori, ospedali, ospizi per i pellegrini, scholae di comunità straniere (Sassoni, Longobardi, Franchi, Frisoni) con chiese e cimiteri. Durante il Medioevo la basilica si arricchì di edifici annessi e di ...
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L'evoluzione della civiltà bizantina nei suoi varî aspetti artistici e nella complessità delle sue manifestazioni, delle sue istituzioni e della sua storia, è stata oggetto in questi ultimi anni (1930-47) [...] , 32-bis, 32-ter.
Per i rapporti con Roma merita particolare menzione: O. Bertolini, Roma di fronte a Bisanzio e ai Longobardi, Bologna 1941; per i riflessi religiosi: in generale, A. Fliche-V. Martin, Histoire de l'Église, voll. 9; inoltre M. Jugie ...
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CORPORAZIONI e MESTIERI
M. Chiellini
Associazioni di persone praticanti lo stesso mestiere possono rinvenirsi sempre e ovunque, non solo nell'età medievale e nel mondo occidentale. Ne sono esempio le [...] al sec. 12° sotto il diretto controllo della Camera pontificia.Meno lineare appare la situazione nell'Italia occupata dai Longobardi, anche se tuttavia non mancano alcuni riferimenti come le disposizioni dell'editto di Rotari (144-145; MGH. Font. iur ...
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LEGGIO
M. Di Fronzo
Il termine l., dal gr. λογεῖον 'pulpito, tribuna', incrociato con il lat. medievale legivum o legium, usato nel senso di 'luogo dal quale si legge', designa un oggetto di uso liturgico [...] di Vuolvinio, dell'840 ca. (Milano, S. Ambrogio), se ne ha una delle più antiche raffigurazioni.Quasi certamente ascrivibile alla cultura longobarda del sec. 8°-9° è il discusso l. del c.d. tempietto di Cividale del Friuli. Si tratta di un pregevole ...
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longobardico
longobàrdico agg. [der. di longobardo] (pl. m. -ci). – Dei Longobardi: diritto l., arte l., scrittura l., ecc. (v. longobardo, che oggi è forma più com.).
longobardista
s. m. e f. [der. di longobardo] (pl. m. -i). – Studioso, esegeta dei testi del diritto longobardo, sia con riferimento ai giuristi che nel medioevo fecero oggetto di studio e di commento la raccolta nota col nome di Lombarda...