Silloge di rime della scuola siciliana, dell’ultimo Trecento e del primo Quattrocento, ma soprattutto dello Stil nuovo, apprestata da LorenzoilMagnifico e da lui donata a Federico, figlio di re Ferdinando [...] d’Aragona (1476). Vi è premessa un’epistola critica, opera dello stesso Lorenzo o di A. Poliziano. ...
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Novellieri del Cinquecento
Marziano Guglielminetti
Occorre riconoscere, preliminarmente, che la narrativa del Cinquecento, e in particolare la novellistica, rimane tutt'oggi res nullius. o, se si vuole, [...] delle prime del Grazzini), perché a reggerlo tutto e sbrogliarlo sagacemente è un personaggio storicamente d'eccezione, LorenzoilMagnifico. Tutto è possibile, perciò, e realizzabile alla sua volontà: è possibile che un medico illustre, maestro ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] dei serpenti, e ignorare e trascurare la nostra natura di uomini, lo scopo per il quale siamo nati, e dove siamo diretti? (F. Petrarca, De ignorantia, a il futuro la negazione della libertà dell’uomo. Nella cerchia medicea anche LorenzoilMagnifico ...
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Giulio Ferroni
Classici
"Canzone, io t'ammonisco
che tua ragion cortesemente dica"
(Francesco Petrarca, Canzoniere)
I classici oggi
di Giulio Ferroni
8 maggio
Si inaugura ai Musei Civici agli Eremitani [...] regioni diverse, e un petrarchismo non rigoroso è presente in poeti fra loro lontani come LorenzoilMagnifico e Matteo Maria Boiardo.
Più generalmente il richiamo a Petrarca era dettato da fattori di natura culturale e ideologica. Petrarca era stato ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA, FORTUNA E TRADIZIONE
LLino Leonardi
"Oggi il termine di Siciliani vale a designare i rimatori, di qualsiasi regione italiana, che appartennero a quella corte o le gravitarono [...] Aragonese (Ar), allestita a Firenze negli anni 1476-1477 con la collaborazione di Agnolo Poliziano e per iniziativa di LorenzoilMagnifico, cui l'aveva 'commissionata' Federico d'Aragona. Del codice si perdono le tracce già nel primo Cinquecento (è ...
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Carlo Goldoni: Opere
Filippo Zampieri
Lo storico registra il giorno 25 febbraio 1707 come data di nascita di Carlo Goldoni, e, per scrupolo d'informazione, rammenta il nome del padre, Giulio, di professione [...] teatro francese, si ritrovano echi della tradizio nale satira del villano che fanno ripensare addirittura al Pulci e a LorenzoilMagnifico, il grande modello dei borghesi e dei popolani del Goldoni non era la letteratura, ma, come sempre, la realtà ...
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GELLI, Giovan Battista
Angela Piscini
Nacque a Firenze il 12 ag. 1498, nella parrocchia di S. Paolo, da Carlo di Bartolommeo e da madre sconosciuta. È accertato che il padre, venuto in città da Peretola, [...] professione; opera che, tale e quale, viene riproposta ai Fiorentini attraverso la lettura pubblica e il commento. Come ai tempi di LorenzoilMagnifico, la gloria di Dante è gloria cittadina, emblema della peculiarità e della superiorità di Firenze ...
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LIBELLI (Libellius, Archilibellius), Lilio (Lilio Tifernate, Lilius Egidius)
Ursula Jaitner-Hahner
Nacque nel 1417 o 1418, probabilmente a Città di Castello (Tifernum Tiberinum), da Bartolomeo di ser [...] (1996), pp. 65-82; U. Jaitner-Hahner, La poesia d'occasione: intorno all'anno 1469, in La Toscana al tempo di LorenzoilMagnifico. Politica economia cultura arte. Convegno di studi… 1992, II, Pisa 1996, pp. 725-733; M. De Nichilo, I "viri illustres ...
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GIANNOTTI, Donato
Sergio Marconi
Primogenito di Lionardo, di mestiere orafo, e di Alamanna Gherardini, nacque a Firenze il 27 nov. 1492.
Il suo primo maestro fu Marcello Virgilio Adriani, discepolo [...] avvenire, sia per quello repubblicano di Firenze.
Grande aristocratico fiorentino (nipote, per parte di madre, di LorenzoilMagnifico e cugino di Clemente VII), arcivescovo di Firenze e vescovo di Vicenza, Niccolò Ridolfi era grande protettore di ...
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Prosatori Volgari del Quattrocento – Introduzione
Claudio Varese
Sul Quattrocento in genere, e sulla prosa volgare in particolare, è gravato il peso di un giudizio negativo che, partendo dalla sistemazione [...] e di cultura, di pensieri e di forme, che distingue, anche entro lo stesso momento cronologico, il piovano Arlotto da LorenzoilMagnifico. La vitalità e la varietà del Quattrocento vengono quindi a rispecchiarsi in una raccolta di prose che non ...
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magnifico
magnìfico agg. [dal lat. magnifĭcus, comp. di magnus «grande» e tema di facĕre «fare»] (pl. m. -ci, anticam. anche -chi). – 1. a. Che ha e dimostra magnificenza, cioè grandezza e nobiltà d’animo, generosità e liberalità: i m. prìncipi...
laurenziano
agg. [der. di Laurentius, forma lat. del nome Lorenzo]. – 1. Di san Lorenzo, relativo a san Lorenzo: basilica l.; Biblioteca L. (o Mediceo-Laurenziana) o assol. la Laurenziana s. f., celebre biblioteca di Firenze, ricca di manoscritti...