Chimico (Varel 1830 - Tubinga 1895), prof. al politecnico di Karlsruhe (1868) e all'univ. di Tubinga (1876). Allievo di R. W. Bunsen, G. R. Kirchoff e di J. F. Gmelin, con i suoi importanti studî contribuì all'opera di sistematizzazione delle conoscenze di chimica inorganica nella seconda metà del 19º sec. Le sue prime ricerche riguardarono i legami che l'ossido di carbonio costituisce quando si sostituisce ...
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Cannizzaro, Stanislao
Luigi Cerruti
Lo scienziato italiano che rivoluzionò la chimica
Patriota, scienziato e uomo politico, Stanislao Cannizzaro contribuì in modo fondamentale allo sviluppo delle teorie [...] più avanzata della chimica europea della correttezza delle sue idee.
Fra gli scienziati presenti a Karlsruhe vi erano il tedesco LotharMeyer e il russo Dmitrij Mendeleev, che furono entusiasti delle idee espresse dal chimico italiano e che di lì a ...
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L'Ottocento: chimica. Atomi, tipi e radicali
Colin A. Russell
Atomi, tipi e radicali
Scoprire di che cosa sono fatti gli oggetti che ci circondano è la capacità fondamentale di un chimico. Tale tendenza [...] di loro, successivamente, sperimentarono un po' di quella sensazione di 'illuminazione' così classicamente espressa da Julius LotharMeyer (1830-1895) al momento della lettura del testo di Cannizzaro.
Nel decennio successivo la chimica europea ebbe ...
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L'Ottocento: chimica. Le reazioni chimiche
Antonio Di Meo
Le reazioni chimiche
Equilibrio chimico e azione di massa
Il concetto di 'equilibrio' o di 'punto o stato di equilibrio' è stato introdotto [...] e fu successivamente condivisa da molti chimici, fra i quali Aleksandr Michajlovič Butlerov, Friedrich August Kekulé, Julius LotharMeyer.
Williamson, inoltre, dimostrò che le reazioni di eterificazione ‒ con la mediazione dell'acido solforico come ...
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L'Ottocento: chimica. Chimica e istituzioni
Marco Beretta
Chimica e istituzioni
Nazionalismo o cosmopolitismo
Il periodo che, attraverso la fine del secolo dei Lumi e la Rivoluzione francese, portò [...] Anche da questo punto di vista la strategia di Cannizzaro si rivelò fortunata, poiché sia Kekulé, sia Julius LotharMeyer (1830-1895) rimasero fortemente impressionati dalla ricchezza teorica del Sunto.
Il caso di Cannizzaro è abbastanza interessante ...
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L'Ottocento: chimica. La classificazione degli elementi
Nathan Brooks
La classificazione degli elementi
I primi tentativi
Nel febbraio del 1869 Dmitrij Ivanovič Mendeleev abbozzò la prima versione [...] prima di Mendeleev nella costruzione di un sistema periodico, in particolare William Odling, Gustavus Hinrichs e Julius LotharMeyer. Questi tre scienziati, tuttavia, non possono essere considerati i veri scopritori del sistema periodico, alla pari ...
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PAVESI, Angelo
Marco Ciardi
PAVESI, Angelo. – Nacque a Casalmaiocco (provincia di Milano, circondario di Lodi), l’11 gennaio 1830.
Di famiglia agiata e impegnata politicamente (il padre, Giulio Pavesi, [...] storia della scienza per le conseguenze conoscitive che ebbe» (Cannizzaro, 1991, p. 213).
Celebre a questo proposito la testimonianza di LotharMeyer in una lettera a Kekulé: «Anch’io ebbi un esemplare e me lo infilai in tasca per leggermelo lungo la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La chimica tra scienza e tecnologia
Luigi Cerruti
La storia della chimica non può mai essere una storia puramente disciplinare, perché è continuamente – e fittamente – legata allo sviluppo dell’industria [...] ne furono totalmente convinti. Fra questi spiccano i nomi dei due fondatori del sistema periodico degli elementi, il tedesco Lothar Julius Meyer e il russo Dmitrij I. Mendeleev: i loro contributi (pubblicati nel 1871 e nel 1872) stabilivano una volta ...
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PICCINI, Augusto
Marco Ciardi
PICCINI, Augusto. – Nacque l’8 maggio 1854 a San Miniato nel Granducato di Toscana (oggi in provincia di Pisa), da Francesco, consigliere della Corte di cassazione, ed [...] delle celebri memorie di Mendeleev del 1869 e del 1871, paragonate a quelle di Lothar Mayer. Il giudizio di Piccini era inequivocabile: «Meyer non ha scoperto la legge periodica né indipendentemente né dipendentemente da Mendeleev» (ibid., p ...
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