Scrittore spagnolo (m. 1506 circa). Visse lungamente a Roma, e fu amico di Enea Silvio Piccolomini. Il Libro de vida beata (1463; pubbl. 1483) è un'imitazione del Dialogus de humanae vitae felicitate di Bartolomeo Facio. È anche autore di un'Epístola exhortatoria a las letras, elogio di Isabella la Cattolica ...
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Medico e poeta spagnolo (Lucena 1548 - Antequera 1595). La sua poesia è ricca di coloriture formali. Dalle Metamorfosi di Ovidio trasse in versioni libere la Fábula de Acteon e quella di Vertumno y Pomona [...] (1578). L'opera sua maggiore Las lágrimas de Angélica o Primera parte de la Angélica (1586), derivata dall'Orlando Furioso, è poeticamente più debole. Miglior libro spagnolo di caccia sono i Diálogos de ...
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Rabbino (Qal῾at el-Hammād, Fez [donde il suo nome arabo di al-Fāsī], 1013 - Lucena 1103). Insegnò a Fez, donde dovette allontanarsi nel 1088 rifugiandosi in Spagna; stabilitosi a Lucena, vi divenne rabbino. [...] La sua opera maggiore (Hălākōt, "Disposizioni legali") è la prima vasta raccolta sistematica del materiale giuridico del Talmūd. Scrisse inoltre numerosi Responsi (Tĕshūbōt) in ebraico e in arabo (poi ...
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Generale e uomo politico spagnolo (Santa Cruz de Tenerife 1809 - Biarritz 1867). Prese parte alla guerra civile del 1834, a favore di Maria Cristina; esiliato nel 1840, tre anni dopo tornò in patria contribuendo alla caduta del gen. Espartero. Capitano generale a Cuba (1844-48), si riconciliò con Espartero e nel 1854, d'accordo con i progressisti, capeggiò una riuscita rivolta militare. Ministro della ...
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Scultore spagnolo (m. 1589). Dopo aver lavorato a Toledo, dal 1557 è documentato a Siviglia, dove introdusse i modi rinascimentali derivatigli da A. Berruguete. Autore, con altri artisti, di retablos (S. [...] María di Carmona, 1563-65; S. Mateo di Lucena, 1572-80; ecc.), come scultore in pietra realizzò, tra l'altro, la decorazione del portale del Hospital de la Sangre di Siviglia (1564) e il monumento sepolcrale di Antonio del Corro in San Vicente de la ...
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FRANCESCO da Crema
Angela Asor Rosa
Scarse sono le notizie biografiche su questo autore. Nato a Cividale del Friuli presumibilmente intorno alla metà del sec. XV da una famiglia nobile originaria di [...] prima che il testo vedesse la luce, F. lo trascrisse senza modifiche e lo dedicò a Velasco de Lucena - amico e protettore del Gratiadei - nel 1494. Attualmente il manoscritto (probabilmente autografo) è conservato nella Biblioteca nazionale di ...
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LEONI, Giovan Francesco
Paola Cosentino
Nacque ad Ancona nei primi anni del XVI secolo.
Il L. non va confuso con l'omonimo Giovan Francesco Leoni da Carpi (o della Lunigiana), autore di una favola pastorale [...] . A Roma il L. fu in contatto con i più noti letterati del tempo, quali Claudio Tolomei, Luca Contile, Lodovico Lucena detto il Longhena, Marco Antonio Flaminio, Giuseppe Cincio, Francesco Maria Molza, Dionigi Atanagi.
Da una lettera di Caro al L ...
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DE FERRARIIS, Antonio
Angelo Romano
Nacque a Galatone (od. prov. di Lecce), donde trasse il nome accademico di Galateo, verso la metà del secolo XV dal notaio Pietro e da Giovanna d'Alessandro. Non [...] della lingua e letteratura spagnola, citava spesso nelle sue opere gli scritti di Juan de Mena, Enrico de Villaena, Juan de Lucena.
Le amicizie e le relazioni che il D. strinse con gli intellettuali del suo tempo coincisero in gran parte con l ...
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GRAZIADEI, Antonio
Chiara Mercuri
Nacque a Venezia in un anno a noi ignoto della prima metà del XV secolo. Non si conoscono notizie sulla sua infanzia, e nulla sappiamo nemmeno sulla famiglia, tranne [...] anni più tardi, intorno al 1494, Francesco decise di trascrivere quel panegirico e di donarlo a Velasco de Lucena, personaggio influente della corte di Ferrara, amico e protettore del Graziadei. Nella lettera di accompagnamento al panegirico scritta ...
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