molino
Andrea Mariani
In If XXIII 47 Non corse mai sì tosto acqua per doccia / a volger ruota di molin terragno, / quand'ella più verso le pale approccia, il termine si riferisce alla " macchina per [...] fondamentali sono due ‛ mole ' o macine, che girano per la forza dell'acqua o del vento. In XXXIV 6, in un passo in cui Lucifero richiama a D. l'idea di un molin che 'l vento gira, il paragone si riferisce, oltre che al vento, dal quale D. dice poi ...
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sporgere
In If XVII 120 con li occhi 'n giù la testa sporgo (D. è in groppa a Gerione), il verbo è usato nel senso proprio di " protendere " verso l'esterno, con un'idea di sospensione; così anche al [...] con le mani sporte, " protese ".
La forma pronominale si registra in If XXXIV 122 nel senso di " emergere ": quando Lucifero precipitò dal cielo, la terra, che pria di qua si sporse [" si innalzava sopra la superficie del mare... nell'emisfero ...
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vela, velo
Antonio Lanci
- Il senso proprio di " vela della nave " è documentato in alcune similitudini: Cv IV XXVIII 3 come lo buono marinaio, come esso appropinqua al porto, cala le sue vele...; If [...] avvolte, poi che l'alber fiacca...; XXXIV 48 vele di mar non vid'io mai cotali, cioè grandi come le ali di Lucifero. V. anche Fiore XXXIII 3 e LVI 4.
Vasta la gamma degli usi figurati, che rientrano nella metafora relativa alla navigazione, di ...
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ceffo
. Nel senso proprio di " muso del cane ", con particolare riferimento alla bocca (cfr. Rustico Dovunque vai 10 " par che s'apran mille monimenta / quand'apri il ceffo "), in If XVII 50 non altrimenti [...] or col ceffo or col piè, quando son morsi / o da pulci o da mosche o da tafani. Assume valore dispregiativo in If XXXIV 65, dove indica una delle facce di Lucifero: . De li altri due c'hanno il capo di sotto, / quel che pende dal nero ceffo è Bruto. ...
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burella
Freya Anceschi
. Non v'è dubbio che l'interpretazione esatta del vocabolo sia " luogo sotterraneo ", " caverna ": così intendono quasi concordemente i commentatori antichi e la maggior parte [...] di palagio / là 'v'eravam, ma natural burella, a indicare la specie di corridoio buio e ineguale che, dopo lasciato Lucifero, Virgilio e D. percorrono per risalire dal centro della terra all'emisfero australe. L'antitesi con la sala ampia e luminosa ...
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fóro [plur. anche fora, in rima]
Nel senso proprio di " buco ", più o meno vasto, in If XIX 14, nella descrizione della bolgia dei simoniaci, caratterizzata dal fondo foracchiato (v. 42): Io vidi... [...] d'un peccator li piedi (vv. 22-23). In XXXIV 85 lo fóro d'un sasso, donde escono Virgilio e D., aggrappati al pelo di Lucifero (il vermo reo che 'l mondo fóra, v. 108) è quello che fu prodotto appunto dalla caduta di lui.
In altri due casi f. indica ...
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MANETTI, Antonio
Giuliano Tanturli
Nacque il 6 luglio 1423 da Tuccio di Marabottino di Vanni e da Cosa di Francesco Adimari a Firenze, quartiere di S. Spirito, "gonfalone" Drago, "popolo" di S. Frediano, [...] alla Commedia, stampato a Firenze nel 1481, sul Sito forma et misura dello 'Nferno et statura de' giganti et di Lucifero con esplicito riconoscimento e rinvio all'opera del M., quindi, dopo la morte, da Girolamo Benivieni nel Dialogo di Antonio ...
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NIMBO
Goffredo BENDINELLI
Ornella TOMASSONI
. Disco o cerchio (questo come abbreviazione di quello), che l'arte classica, soprattutto a partire dal sec. IV a. C., applica largamente intorno al capo [...] Sole), e di Artemide-Selene (la Luna), nonché di personificazioni celesti minori, come Eos (Aurora), e Phosphoros (Lucifero): soluzione pratica e convenzionale che i pittori classici riescono a dare all'arduo problema di rappresentare tali divinità ...
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giungere (giugnere; giunghi, giugni, pres. cong. II singol.)
Federigo Tollemache
In senso letterale vale principalmente " congiungere ", " unire ": Pg VIII 10 Ella [un'anima] giunse e levò ambo le palme; [...] femminile], comincia ad operare, dove vale " congiuntosi con lui "; ha costruzione pronominale in If XXXIV 42 [le altre facce di Lucifero] sé giugnieno al loco de la cresta. Il participio passato è usato come aggettivo in If XXVIII 139 Perch'io ...
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placarsi
Antonio Lanci
Ricorre due volte nel Paradiso, in rima con vaca / indraca, e vaca / cloaca (uniche rime in -aca della Commedia). Nel senso di " calmarsi ", " farsi mite e umile ", è detto dell'oltracotata [...] " si aumilia " (Buti), " s'attutisce di presente come pecora " (Cesari); cfr. Ep VII 18 velut agnus mitescet.
Con diverso valore: Lucifero, 'l perverso / che cadde di qua sù, la giù si placa (XXVII 27), " s'apaga, over se contenta " (Lana), o anche ...
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lucifero
lucìfero agg. e s. m. [dal lat. lucĭfer -a -um, comp. di lux lucis «luce» e -fer «-fero», calco del gr. ϕωσϕόρος]. – 1. agg., letter. In senso etimologico, che porta la luce, che dà luce: Il dio dalla l. quadriga (D’Annunzio), Febo,...
luciferiano
s. m. – 1. Aderente allo scisma causato dal vescovo Lucifero di Cagliari, il quale diede vita a un movimento di intransigenza contro la riammissione degli ariani pentiti. 2. Nome dato ai seguaci di varie correnti ereticali più...