Identità fonetica nella terminazione di due o più parole, a partire dalla vocale tonica, particolarmente percepibile qualora tali parole si trovino a breve distanza in un testo in prosa o in fine di verso [...] popolare, quello cioè che col tempo fu fornito di r. (➔ metrica).
Nella poesia latina, in Ennio, Varrone, e poi in Lucrezio, Virgilio, Orazio, Seneca si trovano sporadicamente r., ma dettate da ragioni particolari di stile o d’espressione e in alcuni ...
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MOLIÈRE, Jean-Baptiste Poquelin
Ferdinando Neri
Nato a Parigi verso la metà di gennaio 1622 (fu battezzato il giorno 15, col nome di Jean; quello di Jean-Baptiste gli fu dato dopo la nascita di un altro [...] di cultura umanistica è innegabile nell'opera stessa del M., il quale attese a una traduzione in versi del poema di Lucrezio, seppe cogliere da Orazio uno spunto delicato per il Dépit amoureux e aveva familiari i commediografi latini. La tradizione ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Raccontare l'altro: dal poema astrologico al mito di Alessandro
Donatella Puliga
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dopo la morte di Augusto [...] alcuna notizia se non quella, ipotetica, di un’origine orientale.
Gli Astronomica sono un poema didascalico fortemente ispirato al modello lucreziano: in cinque libri (ma è molto probabile che proprio in omaggio al De Rerum Natura, ce ne fosse anche ...
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SCORIGGIO, Lazzaro
Franco Pignatti
SCORIGGIO (Scorriggio), Lazzaro. – Nacque a Napoli probabilmente intorno agli anni Ottanta del XVI secolo.
Apprese l'arte tipografica forse nella bottega di Giovan [...] mistica, ultima edizione curata dall'autore morto il 28 novembre 1610, fatta imprimere nella officina di Giovanni Battista Gargano e Lucrezio Nucci. La lettera di dedica di Scoriggio ai chierici regolari di Napoli è datata 8 marzo. Per la stessa ...
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IFIGENIA ('Ιϕιγενέια)
Giorgio PASQUALI
*
Figliola di Agamennone e Clitennestra. Non appare nell'Iliade, la quale conosce tuttavia una Ifianassa; ma le Ciprie già narravano di I. sacrificata in Aulide [...] dei la cosa più bella nata durante l'anno.
Il mito dell'uccisione d'I. è stato straordinariamente popolare: ancora Lucrezio in principio del suo poema cita I. quale esempio dei delitti ai quali può indurre la religione. Il sacrificio fu argomento ...
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. Termine (ingl. Exobiology) introdotto da J. Lederberg nella riunione del COSPAR (Commettee on Space Research) tenutasi a Nizza nel 1957, per denominare il ramo della biologia che indaga sulle possibilità [...] di altri sistemi della nostra o di altre galassie, è stata formulata fin da tempi antichi: basti ricordare che ne parla già Lucrezio nel De rerum natura. L'argomento è stato poi ripreso in varie opere, dal Rinascimento in poi, e in particolare negli ...
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NAVAGERO, Andrea
Igor Melani
Nacque a Venezia nel 1483, ultimo dei quattro figli di Bernardo di Andrea e di Lucrezia Bolani.
Dopo avere studiato retorica con Marcantonio Coccio (Sabellico) nella scuola [...] orazioni di Cicerone (in tre volumi), Virgilio e Quintiliano nel 1514 (quest’ultimo sulla base di un codice procurato dall’amico Ramusio); Lucrezio nel 1515; Ovidio (in tre volumi) nel 1515-16 e dopo la morte di Aldo, per gli eredi e Andrea Torresano ...
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SPINARIO (o Cavaspina)
L. Vlad Borrelli
Statuetta bronzea del Museo dei Conservatori (Roma), rappresentante un fanciullo seduto su una roccia, intento a levarsi una spina dalla pianta del piede sinistro [...] si lascia cavare la spina dal satiro) del piccolo gruppo marmoreo trovato nella Casa di Lucrezio a Pompei e delle scene di più tardi sarcofagi.
Bibl.: Gruppo della Casa di Lucrezio a Pompei: K. Wernicke, in Roscher, III, i, 1897-909, cc. 1447-8, s. v ...
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Raimondi, Ezio
Carlo Varotti
Filologo e critico letterario, nato a Lizzano in Belvedere (Bologna) nel 1924 e morto a Bologna nel 2014. Gli interessi machiavelliani del grande studioso – cresciuto alla [...] comune di cultura e di interessi: la matrice più significativa è qui, oltre che in autori come Plauto e Lucrezio, in un certo naturalismo padano e universitario, non lontano dalla tradizione aristotelica interpretata da Pietro Pomponazzi – un’area di ...
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È deviazione di costrutto nel periodo o nella proposizione, rottura di filo logico nel discorso, espressione immediata del sentire e del pensare: onde un' idea che tutto prenda lo scrittore rimane come [...] regolare sintassi latina non mancano, tuttavia, di simili costrutti, e di vivaci; specialmente in Properzio, ma anche in Lucrezio o Virgilio, in Sallustio o Tacito, e in Cicerone dialogatore ed epistolografo: eccezionali sono, naturalmente, in Cesare ...
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lucreziano
agg. [dal lat. tardo Lucretianus]. – Di Tito Lucrezio Caro, poeta latino (1° sec. a. C.), o che è proprio, che ha i caratteri della poesia di Lucrezio: il poema l., intitolato «De rerum natura»; il pessimismo l.; l’esametro lucreziano.
crescit eundo
(lat. «cresce con l’andare»). – Espressione di Lucrezio, riferita alla folgore (De rerum natura VI, 341), e che si ritrova simile in Virgilio, Aen. IV, 175, riferita alla Fama (viresque acquirit eundo «e procedendo acquista forza»)....