BELLINI, Lorenzo
Giulio Coari
Claudio Mutini
Nacque a Firenze da una modesta famiglia di commercianti il 3 sett. 1643. Studiò presso i gesuiti del collegio fiorentino di S. Giovannino e poi, usufruendo [...] maestri all'università di Pisa il galileiano e gassendista Antonio Oliva, nonché il matematico Alessandro Marchetti, traduttore di Lucrezio, che favorì direttamente il conferimento al B. del dottorato.
Frutto degli intensi anni di studio presso il ...
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COLONNA, Camillo
Augusto De Ferrari
Nacque nella seconda metà del sec. XVI; era un fratello minore di Pier Francesco duca di Zagarolo (vedi docc. pubblicati da G. Costa, 1964, pp. 213 s.; comunicazione [...] l'epicureismo napoletano fu una vera e propria moda (il suo momento culminante si ebbe nel 1669 con la versione di Lucrezio del Marchetti, che era scolaro del Borelli), fu anche una sfida all'Inquisizione e un passo avanti sulla strada della libertà ...
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SETTIMULEIO CAMPANO, Antonio
Paolo Pellegrini
– Soprannominato il Campanino per distinguerlo dall’omonimo vescovo Giovanni Antonio Campano, nacque a Bauco, nei monti Ernici (nel Lazio), probabilmente [...] Plut. 90 sup. 20 della Medicea Laurenziana di Firenze (Platina e Rodrigo Sánchez, De pace et bello); una nota nel Lucrezio di Pomponio Leto a Napoli, Biblioteca nazionale, IV.E.51; ancora marginalia nell’Ovidio di Ferrara, Biblioteca Ariostea, II 141 ...
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BUONACCORSI, Ottaviano
Gabriele Turi
Non abbiamo precise notizie biografiche di questo nobile abate fiorentino che visse e operò come uomo di cultura nella prima metà del sec. XVIII. Fu membro dell'Accademia [...] fratelli muratori, come A. Cocchi e T. Crudeli. Una delle accuse principali rivolte a quest'ultimo - "aver letto Lucrezio tradotto dal Marchetti" - è un indizio illuminante, se ricollegato con alcuni dei pochi episodi noti dell'attività culturale del ...
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FERRARI, Guido
Luisa Narducci
Nacque a Novara il 6 febbr. 1717 da Oliviero, di famiglia di antiche tradizioni. Originaria del Veneto, essa compare sin dal 1219nei registri ufficiali della città di Novara [...] di studi quando fu mandato a Como a insegnare umane lettere. Fu allora che probabilmente conobbe il De rerum natura di Lucrezio e iniziò a interessarsi alla poesia, componendo versi su vari argomenti. Rimase a Como per circa un anno, quindi, sempre ...
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SCORIGGIO, Lazzaro
Franco Pignatti
SCORIGGIO (Scorriggio), Lazzaro. – Nacque a Napoli probabilmente intorno agli anni Ottanta del XVI secolo.
Apprese l'arte tipografica forse nella bottega di Giovan [...] mistica, ultima edizione curata dall'autore morto il 28 novembre 1610, fatta imprimere nella officina di Giovanni Battista Gargano e Lucrezio Nucci. La lettera di dedica di Scoriggio ai chierici regolari di Napoli è datata 8 marzo. Per la stessa ...
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NAVAGERO, Andrea
Igor Melani
Nacque a Venezia nel 1483, ultimo dei quattro figli di Bernardo di Andrea e di Lucrezia Bolani.
Dopo avere studiato retorica con Marcantonio Coccio (Sabellico) nella scuola [...] orazioni di Cicerone (in tre volumi), Virgilio e Quintiliano nel 1514 (quest’ultimo sulla base di un codice procurato dall’amico Ramusio); Lucrezio nel 1515; Ovidio (in tre volumi) nel 1515-16 e dopo la morte di Aldo, per gli eredi e Andrea Torresano ...
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DEL PAPA, Giuseppe
Ugo Baldini
Nacque a Empoli (prov. di Firenze) il 1° marzo 1648 da Marco ("onorato e agiato galantuomo", lo dirà Giovanni Gaetano Bottari nell'elogio del D.) ed Elisabetta Canneri.
Compiuti [...] A. Marchetti, che nei corsi di matematica (con annesse discipline fisiche applicative) e con la sua traduzione di Lucrezio diffondeva le tesi corpuscolari; L. Bellini, che dalla cattedra di anatomia sviluppava il meccanicismo biologico del maestro; D ...
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CAMBIAGI, Gioacchino
Gabriele Turi
Nato a Firenze il 18 marzo 1747 da Gaetano e da Maria Teresa Ravagli, abbracciò inizialmente lo stato ecclesiastico e frequentò il collegio Eugeniano del duomo, dove [...] Archivi di Stato, XXXI(1971), pp. 400-471 passim (alle pp. 465 s. alcune notizie biografiche). Sulla edizione di Lucrezio, vedi M. Saccenti, Lucrezio in Toscana. Studio su A. Marchetti, Firenze 1966, pp. 107-112, 122. Una lettera del 12 luglio 1770 ...
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ARNIGIO, Bartolomeo
Simona Carando
Nacque a Brescia nel 1523 da un fabbro ferraio dal quale ereditò il mestiere e forse il desiderio di disfarsene al più presto. Sembra che alcuni amici lo incoraggiassero [...] numero di Rime, tra petrarchesche e cortigianesche, che fece stampare a Venezia nel 1555 con una provvida dedica al conte Lucrezio Gambara, presso il quale aveva soggiornato per circa un anno; la Lettera, Rime et Oratione in lode della bellissima et ...
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lucreziano
agg. [dal lat. tardo Lucretianus]. – Di Tito Lucrezio Caro, poeta latino (1° sec. a. C.), o che è proprio, che ha i caratteri della poesia di Lucrezio: il poema l., intitolato «De rerum natura»; il pessimismo l.; l’esametro lucreziano.
crescit eundo
(lat. «cresce con l’andare»). – Espressione di Lucrezio, riferita alla folgore (De rerum natura VI, 341), e che si ritrova simile in Virgilio, Aen. IV, 175, riferita alla Fama (viresque acquirit eundo «e procedendo acquista forza»)....