COLOMBO, Emilio
Donato Verrastro
Le origini
Nacque a Potenza l’11 aprile 1920, da Angelo, un impiegato della Camera di Commercio della città, originario di Reggio Calabria, e da Rosa Silvia Elvira [...] farsi interpreti del nuovo corso (il 'nuovo ordine' sarebbe stato detto) repubblicano. Sul tappeto vi erano il giugno e il dicembre del 1963; mantenne il medesimo ruolo anche nei successivi tre governi Moro, tra il 1963 e il 1968. Durante il ...
Leggi Tutto
FEDERICO UBALDO Della Rovere, duca di Urbino
Gino Benzoni
Nato a Pesaro il 16 maggio (giorno sacro a s. Ubaldo; donde, appunto, il secondo nome) 1605, da Francesco Maria Il Della Rovere e dalla sua [...] si ebbe, il 4 apr. 1609, la stipula del fidanzamento ufficiale cui Ludovico Agostini sollecito intimo sconvolto. E ciò - sempre a detta del Donato - dato "l'odio , pp. 3, 23-33; F. Vecchietti-T. Moro, Biblioteca picena..., II, Osimo 1791, pp. 121, ...
Leggi Tutto
LOTARIO I, imperatore, re d'Italia
Mario Marrocchi
Primogenito di Ludovicoil Pio, re di Aquitania, e di Ermengarda, nacque in Aquitania nel 795. Conobbe un primo impegno istituzionale nell'814, quando [...] nacque un figlio di Ludovico e Giuditta, il cui nome, Carlo, detto in seguito il Calvo, lasciava ben diritto della dominazione carolingia in Italia, a cura di C. Azzara - P. Moro, Roma 1998, ad ind.; R. Parisot, Le Royaume de Lorraine sous les ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Gianfranco Agosti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Ludovico Ariosto è a tutto tondo poeta di corte, e di una corte vivace come quella [...] m’abbia per voi dato non credo.
Egli l’ha detto: io dirlo a questo e a quello
voglio anco, e euripideo e senecano.
Ludovico Ariosto
Canto 36
Orlando
Né par ch’anco il tuo danno il mio pareggi;
che tu mori a ragione, io moro a torto.
Farò morir ...
Leggi Tutto
PELLICO, Giuseppe Eligio Silvio Felice
Stefano Verdino
PELLICO, Giuseppe Eligio Silvio Felice (Silvio). – Nacque a Saluzzo il 24 giugno 1789, secondogenito di Onorato (1763-1838) e di Maria Margherita [...] Pellico si appoggiò molto a Ludovico di Breme, alfiere del romanticismo d’un così detto Carbonaro, sieno queste od altre ragioni, il libro in questi Seguì Tommaso Moro (Torino 1833), che resse in scena con la Marchionni, mentre il Corradino (edito ...
Leggi Tutto
SALINI, Tommaso, detto Mao
Gianni Papi
SALINI, Tommaso, detto Mao. – È recente la scoperta dell’atto di battesimo del pittore, avvenuto a Roma il 21 novembre 1577 (Cavietti - Curti, 2012, pp. 418-422). [...] (per il cardinale Ludovico Ludovisi, per Cosimo II de’ Medici, per il cardinale Scipione Borghese, per il cardinale Desiderio Cottino, 2016) ed è stata ampliata da Franco Moro (2011), suscitando qualche perplessità riguardo all’appartenenza dei ...
Leggi Tutto
Il bisticcio è la figura formata dall’accostamento (immediato o a breve distanza, nello stesso verso o nello stesso periodo) di due o più parole fortemente rassomiglianti dal punto di vista fonico.
Bisticcio [...] , nella letteratura italiana.
(10) Amor io moro e mira el mero amaro
e pur te e stucchi,
butto il tutto adri quadri, e terghe, e stocchi
(Ludovico Leporeo, “Subhastatione di per quanto precario, in un dettato che pare dipendere solo dalla variazione ...
Leggi Tutto
PONTECORVO, Gilberto
Stefania Carpiceci
PONTECORVO, Gilberto (Gillo). – Nacque a Pisa il 19 novembre 1919 da Massimo e da Maria Maroni.
Il nonno materno, Arrigo, fu primario dell’ospedale Fatebenefratelli [...] il quinto di otto figli: oltre lui, Guido, genetista membro della Royal Academy di Londra; Paolo (detto sceneggiatori. Il 27 agosto 1964 nacque Ludovico, il loro del rapimento e dell’assassinio di Aldo Moro, Pontecorvo tornò sul set per girare Ogro ...
Leggi Tutto
GHISLIERI, Michele
Filippo Crucitti
Abramo di Mosè di Elia, ebreo, nacque a Roma nel 1563. Quando, il 4 giugno 1566, nel corso di una solenne cerimonia in S. Pietro, fu battezzato da papa Pio V Ghislieri, [...] Apollinare, Francisco Suarez, Tommaso Moro, il De civitate Dei di s. dall'arcivescovo di Monreale Ludovico De Torres, dal . 126, par. 19; A.F. Vezzosi, I scrittori de' chierici regolari detti teatini, Roma 1780, pp. XII, XVIII s., 5-20, 391-397; ...
Leggi Tutto
Scrittore politico (n. Faenza 1568 - m. 1630), dettoil Picentino perché vissuto per nove anni nelle Marche (Picenum), alla corte di Urbino. Dalle sue opere (Considerazioni politiche e morali sopra cento [...] stato, 1621; Dialoghi, 1625, ecc.) emergono spunti notevoli di pensiero politico, che vanno dalla critica dell'Utopia di T. Moro a nuove teorie sulla ripartizione della ricchezza e l'aumento della popolazione; le posizioni più interessanti di Z. si ...
Leggi Tutto