Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] le varie epoche e i varii autori» (S. Mazzarino, Il pensiero storico classico, 2° vol., t. 1, 19732, (B. Croce, che cita al riguardo Ludovico Zuccolo, in Storia dell’età barocca, cit Stato della Chiesa).
Un vicolo cieco fu quello imboccato da vari ...
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Teatro, teatri
Paolo Puppa
Introduzione: teatro e metamorfosi
A Venezia, luce, acqua e architettura concorrono a delineare uno scenario onirico. Non appena voci umane animano questi luoghi, subito [...] alcuni dei suoi cavalli di battaglia, da I pescatori a La musica dei ciechi alla Morte di carnevale, e nel '33 L'ultimo scugnizzo e Circo di Ruzante tramite appunto il decisivo apporto di Ludovico Zorzi. Nondimeno, il lavoro di De Bosio a ...
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La fine della Repubblica aristocratica
Piero Del Negro
"Una Repubblica che già conoscono essere sull'orlo della caduta". Lineamenti della crisi strutturale dello Stato veneto
Nel tardo autunno del [...] riteneva che la Serenissima si fosse cacciata in un vicolo cieco, dal quale l'uso delle armi non era in grado Ludovico Manin alla vigilia del 12 maggio: da una parte il "rispetto ai giuramenti", la fedeltà alla tradizione marciana, dall'altra "il ...
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L'Ottocento. 1797-1918. Nota introduttiva
Stuart Woolf
Il culto del passato: Venezia come mito
Molti Stati scomparvero dalla geografia politica dell’Europa nel quarto di secolo di guerre e ridisegnamenti [...] e il Regno lombardo-veneto, ad esempio nell’eredità molto consistente lasciata dall’ultimo doge, Ludovico Manin, a un chiuso provincialismo, un atteggiamento cioè che rese ciecoil ceto politico veneziano di fronte alle trasformazioni di un ...
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Gli ambienti dello sport nella storia
Livio Sacchi
Dall'Antichità all'Ottocento
L'antichità è, come tutti sanno, ricchissima di fabbriche dedicate allo sport: ginnasi, palestre, stadi, circhi, anfiteatri, [...] vetrato, permettendo la vista sul Foro. Il lato corto verso il Tevere è bipartito: cieco per metà, è invece segnato da Ludovico Quaroni negli anni Settanta, totalmente isolato nella campagna sulla statale in direzione di Altamura. Il rapporto con il ...
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La riforma protestante
Aldo Stella
Influssi erasmiani e propaganda filoluterana
Il ruolo di Venezia nella diffusione del luteranesimo, come poi di altre confessioni non cattoliche o eterodosse, fu [...] , ossia all'Anticristo (16) ("Ah misero et cieco mondo come te lassi per il naso, come si fano li bufali, menare! Non testimoniare Ludovico Beccadelli che il 29 gennaio 1544 scrisse al cardinale Marcello Cervini:
[...> a me piacque il libretto ...
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FRANCESCHI, Piero
Ronald W. Lightbown
FRANCESCHI (Della Francesca), Piero (dei).- Nacque a Borgo San Sepolcro (oggi Sansepolcro), primogenito di Benedetto di Piero e di Romana, figlia di Pierino di [...] nell'ottobre 1460, a Ludovico Acciaiuoli, il capitano fiorentino di Borgo, fu concesso il titolo di gonfaloniere, di aveva avuto rapporti con Pacioli, ricordava che da ragazzo aveva portato il F. cieco in giro per Borgo.
Non rimangono disegni del F. a ...
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Niccolò Machiavelli: Opere - Introduzione
Mario Bonfantini
Il fatto che le prime notizie sicure sul Machiavelli si riferiscono proprio al tempo in cui egli venne ad entrare negli uffici pubblici, sembra [...] , con la famiglia (aveva sposato nel 1502 Marietta di Ludovico Corsini la quale, benché quasi illetterata, gli fu moglie ed era in effetto soltanto cieco ossequio alla tradizione, o vile ipocrisia di chi non ha il coraggio di guardare in faccia ...
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CRESTI, Domenico, detto il Passignano
Simonetta Prosperi Valenti Rodinò
Figlio di Michele, nacque a Passignano fraz. di Tavarnelle Val di Pesa, presso Firenze nel gennaio 1559 (Nissman, Disegni..., [...] di verità più oggettive, e in particolare di Ludovico Cigoli, il più moderno e avviato verso soluzioni seicentesche, nell'uso allievi Sorri e Vannini, mentre il dipinto per l'altare raffigurante Cristo che risana un cieco nato fu spedito dal C. ...
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ROSMINI SERBATI, Antonio.
Fulvio De Giorgi
– Nacque il 24 marzo 1797 a Rovereto, secondogenito di Pier Modesto (1745-1820), patrizio tirolese e nobile del Sacro Romano Impero, e di Giovanna dei conti [...] il fidecommesso Serbati, diventando Rosmini-Serbati con Giannantonio, il nonno di Antonio), il quale era in relazione con Ludovico gesuitici, Gustavo di Cavour. Anche Tommaseo, ormai quasi cieco, lo incontrò. Manzoni gli fu molto vicino fino agli ...
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