Scultore, nato a Ceneda (ora Vittorio Veneto) il 29 luglio 1826, morto a Venezia il 6 gennaio 1886. Di modestissima condizione, studiò all'accademia di Venezia sotto Ludovico Lipparini e Luigi Zandomeneghi. [...] e di realismo, assieme a una notevole e schietta intimità d'osservazione. L'opera sua più importante è il monumento a Daniele Manin eretto a Venezia nel 1875, la cui figura è veramente nobile e piena di poesia, oltre a quello di Treviso ai caduti ...
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LOMBARDIA
F. Cervini
Regione dell'Italia settentrionale, comprendente la parte centrale della pianura Padana, delimitata a N dalle Alpi Centrali, dal Mincio e dal lago di Garda a E, dal corso del Po [...] in I Longobardi, a cura di G.C. Menis, cat. (Cividale del Friuli-Villa Manin di Passariano 1990), Milano 1990, pp. 236-238; M.L. Cammarata, Santa Maria di s. Giovanni Battista e quelle di s. Ludovico di Tolosa nell'oratorio di Albizzate presso Varese, ...
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LONGOBARDI
E.A. Arslan
Popolazione germanica convenzionalmente accolta, sulla base della prevalente area di migrazione, nel novero dei Germani occidentali, insieme ad Alamanni, Bavari, Franchi.
Storia [...] a cura di G.C.Menis, cat. (Cividale del Friuli-Villa Manin di Passariano 1990), Milano 1990; M. Menke, Archeologia longobarda tra la 871 a Benevento vennero emessi denari in argento dall'imperatore Ludovico II, con Adelchi (853-878) o con Angilberga ...
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Cerimoniali
Matteo Casini
Come in epoca precedente, anche fra Seicento e Settecento a Venezia le principali feste pubbliche definiscono con forza le forme e i limiti della coesione e del dialogo fra [...] Nettuno», anch’essa nota attraverso un’incisione di Ludovico Lamberti e Alessandro dalla Via presente nel resoconto 147-149v; G. Renier Michiel, Origine, pp. 285-305; [L. Manin], Feste fatte dalla Repubblica di Venezia a Federico IV re di Danimarca l’ ...
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MAGGIORANZA, PRINCIPIO DI
Augusto Barbera
Carlo Fusaro e Vincenzo Denicolò
Diritto
di Augusto Barbera, Carlo Fusaro
Introduzione
Il principio di maggioranza è quello in base al quale nell'ambito [...] del 1338 che, a seguito della lunga disputa sull'elezione di Ludovico il Bavaro, i principi elettori affermano la regola secondo la quale colui Aristotele ed Erodoto fino allo stesso Montesquieu (v. Manin, 1992) e come praticato fra l'altro nella ...
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PALAZZO
E. Zanini
Il termine, che dal punto di vista artistico designa "qualsiasi abitazione sontuosa, notevole per dimensione e per lusso, di ogni tempo e civiltà" (Samonà, 1935, p. 953; Zieger, 1949), [...] °), ma anche il più tardo p. di Francoforte, eretto da Ludovico il Pio nell'820 ca.; un'uniformità che è data in longobarda: Benevento, in I Longobardi, cat. (Cividale del Friuli-Villa Manin di Passariano 1990), Milano 1990, pp. 131-142; P. Delogu, ...
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La tutela del patrimonio culturale tra Stato e regioni
Donata Levi
Denise La Monica
«Era come se fosse stato inaugurato un altro sistema solare. Una grande speranza che ci teneva desti, ci faceva aver [...] alla questione urbanistica, lo storico dell’arte Carlo Ludovico Ragghianti proseguiva a inizio anni Sessanta la riflessione già tutela del patrimonio (per es. il recupero di Villa Manin) e una volontà promozionale venata di rivalsa nei confronti ...
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Le Aree di sviluppo industriale negli spazi regionali del Mezzogiorno
Salvatore Adorno
Approcci e periodizzazione
La storia delle Aree di sviluppo industriale (ASI), sebbene fino a oggi poco frequentata, [...] ’occasione si confrontarono due posizioni. La prima fu sostenuta da Ludovico Quaroni (1911-1987) e Pasquale Saraceno. Sia l’urbanista programmazione economica, 1963, p. 228).
Qualche anno dopo Manin Carabba (1977, p. 35) coglieva nel Rapporto di ...
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Istituzioni di cultura
Giuseppe Gullino
Alla caduta della Repubblica l’organizzazione culturale pubblica e privata in terra veneta era incentrata sull’asse Venezia-Padova. Volessimo poi distinguere, [...] Arduino, Lazzaro Moro, Galileo Galilei(15).
Poi i tempi precipitarono e venne la Repubblica di Manin; con tutta la sua prudenza, il quasi omonimo abate Ludovico Menin, allora presidente, non poté procrastinare oltre il 3 aprile ’48 l’adesione dell ...
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CAPPONI, Gino
Piero Treves
Nacque in Firenze il 13 sett. 1792, nell'avito palazzo di via S. Sebastiano, che dal giorno della sua morte perpetua il suo nome, unico figlio del marchese Pier Roberto e [...] con le repubbliche resistenziali del Mazzini e del Manin, il Guerrazzi fu prevenuto dai moderati nel Valle di Casanova e F. Persico, od ecclesiastici come A. Capecelatro e Ludovico da Casoria) e con umanisti "pratici", epperò a lui affini, del ...
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donna-simbolo
(donna simbolo), loc. s.le f. Donna che personifica un tipo ideale o rappresenta in sé ideali e aspirazioni collettivi. ◆ Dall’elenco manicheo della musica «buona» e «cattiva» non sfugge neanche la canzone. Genere popolare e...