Figlio (n. 1320 - m. 1362) di Filippo d'Angiò, fratello di re Roberto. Sposò (1347) la regina Giovanna I, vedova di Andrea d'Ungheria. Cercò invano di opporsi alle due invasioni di LuigiilGrande, re [...] in Napoli grazie all'aiuto del siniscalco Nicolò Acciaiuoli. Tentò, con qualche parziale successo iniziale, la riconquista della Sicilia perduta dagli Angioini ormai dal 1282. Nel regno lottò contro i Pipino, conti d'Altamura, e Luigi di Durazzo. ...
Leggi Tutto
Figlia (n. 1373 - m. Cracovia 1399) di LuigiilGrande d'Angiò, re d'Ungheria e quindi di Polonia; fu incoronata regina di Polonia il 15 ott. 1384. I magnati polacchi, a seguito dell'atto di Krewo (14 [...] 1385) per cui la Lituania si univa alla Polonia, la indussero a sposare (1386) Ladislao Iagellone, granduca di Lituania, che ricevette il battesimo insieme alla sua gente e fu eletto re di Polonia. A lei si deve, fra l'altro, la riorganizzazione dell ...
Leggi Tutto
Nobile (1385-1475 circa); esercitò col fratello Jean conte di Chimay (1380 circa - 1473 circa) grande influenza su Filippo il Buono duca di Borgogna, ottenendo numerose cariche (primo ciambellano, capitano [...] generale dell'esercito, governatore generale dei Paesi Bassi). Cacciato da Carlo Iil Temerario (1465) allorché furono scoperti i suoi rapporti con il re di Francia Luigi XI, nel 1473 poté rientrare a corte, riottenendo i beni e le dignità perdute. ...
Leggi Tutto
Figlia (n. Nordhausen 913 circa - m. 969 circa) di Enrico I re di Germania; sposò prima (928) Gi sleberto duca di Lorena, poi (939) Luigi IV d'Oltremare re di Francia, che sostenne nella lotta contro i [...] Normanni e il duca Ugo ilGrande. Vedova nel 954, assicurò la corona a suo figlio Lotario, allora tredicenne. ...
Leggi Tutto
Scrittrice ungherese, naturalizzata svizzera, nata a Csikvánd, presso Kőszeg, il 30 ottobre 1935. Visse l'infanzia in un Paese sconvolto dalle vicende della Seconda guerra mondiale, iniziata dagli ungheresi [...] : La chiave dell'ascensore. L'ora grigia o l'ultimo cliente, 1999) e testi radiofonici, mentre veniva accumulando i materiali per il suo primo e più noto romanzo, Le grand cahier, pubblicato in Francia con enorme successo nel 1984 (trad. it. con ...
Leggi Tutto
Scrittore e filosofo (Parigi 1694 - ivi 1778). Nato da famiglia borghese, ricevette un'eccellente educazione umanistica al collegio Louis-le-Grand tenuto dai gesuiti. Precocissimo autore di versi leggeri [...] che nelle tragedie sopraffà la forza rappresentativa e artistica, anima i romanzi: Zadig (1747), Candide (1759), L'ingénu (1767), sempre reverenza incondizionata ai grandi modelli del secolo di Luigi XIV. ▭ Sotto il riguardo strettamente scientifico ...
Leggi Tutto
Commediografo (Venezia 1707 - Parigi 1793). Mostrò assai presto una viva inclinazione per il teatro, componendo verso i nove anni una commediola e prediligendo nelle sue letture gli autori comici. Nel [...] accontentare il pubblico, fu costretto per qualche tempo, con sua grande amarezza, della figlia di Luigi XV, e poi delle sorelle di Luigi XVI. Ne legata solo alle commedie. Importanti però sono anche i suoi Mémoires, che cominciò a scrivere nel 1784 ...
Leggi Tutto
Architetto, scultore, pittore (Napoli 1598 - Roma 1680), figlio di Pietro. È il massimo protagonista della cultura figurativa barocca. Esordì giovanissimo, attirando su di sé l'attenzione del card. Scipione [...] in S. Francesco a Ripa (1674). Fu anche grande ritrattista, come mostrano i suoi molti busti, di straordinaria vivezza. Enorme fu, importante testimonianza il Diario tenutone dallo Chantelou. Il B. eseguì per Luigi XIV anche un grande monumento ...
Leggi Tutto
Enea Silvio Piccolomini (Corsignano, od. Pienza, 1405 - Ancona 1464). Di nobile ma decaduta famiglia senese, indirizzato a studî giuridici, fu scrittore e abbreviatore al Concilio di Basilea e si pose [...] la penetrazione psicologica, le descrizioni di ambiente e il limpidissimo latino, che ebbe grande fortuna (27 edizioni nel sec. 15° e e di paesi, sono le numerose lettere e orazioni, i Commentarii de gestis Basiliensis Concilii (1440, ripresi, con ...
Leggi Tutto
Alessandro Farnese (Canino 1468 - Roma 1549). Papa dal 1534, il suo pontificato fu segnato soprattutto dalla reazione contro il protestantesimo. Approvò l'ordine dei gesuiti, costituì la Congregazione [...] i Della Rovere per Camerino e compì la famosa infeudazione a Pier Luigii tentativi di accordo fra cattolici e protestanti attraverso i «colloqui» di Worms (1540-41) e di Ratisbona (1541), tutti falliti nonostante le grandi speranze, a Trento per il ...
Leggi Tutto
amichettismo s. m. (iron.) Il comportamento di chi, generalmente da una posizione di potere e di prestigio, favorisce i propri seguaci; nepotismo. ◆ Avatar femminile di Walter Veltroni, cuspide dell’amichettismo intellettuale romano proiettato...
overtourism s. m. inv. Sovraffollamento turistico, concentrato in alcuni periodi dell’anno in città e siti famosi, che provoca o può provocare danni ai monumenti e all’ambiente, oltreché disagi per i residenti. ◆ I numeri in crescita fissa dell'industria...