CENNI di Francesco di ser Cenni
Anna Padoa Rizzo
Risulta immatricolato nell'arte dei medici e speziali nel 1369 (Colnaghi, 1928) ed elencato tra i pittori fiorentini nel 1415 (Gualandi, 1845). Del 1393, [...] da Taddeo Gaddi, specie nella tipologia di alcune figure.
A questa fase di C., contraddistinta da un fare alquanto luminoso e largo, da una lucida e compatta stesura cromatica, che accompagna una ispirazione tenera e domestica, specie nelle sue ...
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EVANGELISTI
C. Bertelli
L'iconografia degli E. (Marco, Luca, Giovanni, Matteo) per la rappresentazione delle sembianze fisiche rientra nel tema generale del "ritratto di autore" (v. filosofi). Alcuni [...] è il Tetramorfo.
Questi simboli compaiono come accompagnamento del Cristo (uniti insieme, alla base della "mandorla" luminosa nell'Ascensione: codice di Rabūlā, Biblioteca Laurenziana, Firenze; aggiogati alla quadriga del Signore: affresco di Bawit ...
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VISBY
G. Westholm
Cittadina della Svezia, posta nella parte occidentale dell'isola di Gotland (v.).
L'insediamento medievale, con edifici in muratura, fu preceduto da un abitato con costruzioni in legno [...] a tre navate, l'edificio fu consacrato nel 1225, ma già alla metà del Duecento venne ricostruito in un'ampia e luminosa chiesa 'a sala' che denuncia influenze vestfaliche. All'inizio del Trecento fu aggiunta, a S, una grande cappella provvista di ...
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ALLORI, Alessandro
Maria Luisa Becherucci
Pittore, nato a Firenze il 31 maggio 1535 da Cristofano di Lorenzo, spadaio, e da Dianora Sofforom. Ebbe i fondamenti dell'arte da Agnolo Bronzino, amico di [...] ). Ma nell'arida macchinosità di queste opere tornano spesso, specie in certi inserti di natura morta, vive reminiscenze dei luminosi valori cromatici bronziniani. Così nel Miracolo della manna che l'A. affrescò nel 1597 nel refettorio di S. Maria ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] come rottura, costruendo la propria immagine nei termini di un programma di rinnovamento contro una civiltà esaurita: una cultura luminosa che si oppone a un mondo tenebroso di barbarie. Le nozioni di Medioevo come età buia e di R. come ...
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Strumento per scrivere basato sull’uso dell’inchiostro. Il nome deriva dall’essere stata costituita originariamente da una p. d’oca (o di altri volatili).
Cenni storici
La storia della p. è collegata [...] di una p., di vari tipi di lettori ottici aventi usi e principi di funzionamento diversi; è detta anche p. luminosa (o light-pen). Le p. ottiche impiegate in informatica sono dotate di una fotocellula che, puntata in direzione di un determinato ...
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FOTOGRAFIA
Italo Zannier
Romano Fea
Giampaolo Bolognesi
(XV, p. 782; App. II, I, p. 963; III, I, p. 663; IV, I, p. 842)
Storia della fotografia. - La storia della cultura di questi ultimi centocinquant'anni [...] , che realizzò i suoi reportages con la sua candid camera, una Ermanox 4,5 × 6, dotata di un obiettivo molto luminoso, che gli consentiva di fotografare anche in interno senza l'uso del lampo al magnesio, caratterizzando con la luce ambiente le sue ...
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MINIATURA
M.G. Ciardi Dupré Dal Poggetto
La m., ovvero l'illustrazione del libro manoscritto, fu in Occidente una delle manifestazioni artistiche più importanti del Medioevo e anche nel Rinascimento [...] 12° a Venezia la m. veniva utilizzata nelle croci in cristallo di rocca, sotto il quale la materia cromatica diventa luminosa e splendida. Per gli effetti di luce-colore che si determinano, queste croci sono forse le più belle produzioni del Duecento ...
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CROCE
M. della Valle
Nell'ambito delle aree geografiche, delle società, delle culture nelle quali ha avuto corso la storia del cristianesimo, la c. è il segno specifico della fede cristiana, centro [...] , è 'invenzione di codice' che pone autorevolmente e ufficialmente nell'intertestualità del sec. 4° l'unità culturale 'c. luminosa' per la 'visione' notturna e/o diurna di Costantino; la seconda, inventio miracolosa del legno della c. di Cristo ...
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KIENERK, Giorgio
Rossella Canuti
Nacque a Firenze il 5 maggio 1869 da Marco e Stéfanie Gallyot. Nel 1882, conclusi gli studi al regio ginnasio Galilei, fu posto dal padre, impiegato al ministero della [...] Martelli (1891) a individuare il K. come "l'anello vero, per cui dalla Macchia resasi sempre più blanda e luminosa, si passa all'Impressione". Nel maggio del 1891 ricevette l'invito a esporre un piccolo paesaggio alla Münchener Jahresausstellung ...
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