PANINI, Giovanni Paolo
Alessandro Malinverni
PANINI (Pannini), Giovanni Paolo. – Nacque il 17 giugno 1691 a Piacenza, secondo l’atto di battesimo custodito presso la parrocchia di S. Brigida, da Francesco [...] è la versione allagata (1756, Hannover, Landesgalerie), definita da Ugo Ojetti la tela di Panini «più delicata, affollata, gustosa, luminosa, con quelle berline cariche di bellezze, e nell’acqua i riflessi dei cavalli, della folla, delle case, al ...
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BAROZZI (Barozio), Iacopo (Giacomo), detto il Vignola
Stefano Bottari
Nacque a Vignola (Modena) da Bartolomeo, il 10 ott. 1507.
Dai più autorevoli biografi (Vasari, Danti), e per sua stessa ammissione, [...] ordini e culminante in una torre; all'intemo, nel cortile, egli ideò - a meglio caratterizzare il palazzo - un ampio e luminoso teatro in pietra sormontato da un robusto, ma svelto e arioso, loggiato.
L'immensa costruzione, così come venne realizzata ...
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GARDELLA, Ignazio Mario
Stefano Guidarini
La famiglia e gli anni della formazione
Nacque a Milano il 30 marzo 1905 da Arnaldo e Rosa Balsari, primogenito, seguito dalle sorelle Laura (1906-1990) e Camilla [...] , sull’idea di “durata” degli edifici, sulla considerazione della loro “utilità collettiva”, sulla loro consistenza materica e luminosa, sull’idea di spazio, sul valore della costruzione. L’ampio spettro di soluzioni formali espresse nei suoi ...
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METZ
E. Ponzo
(lat. Divodorum, Civitas Mediomatricorum; Mettis, Metis, Mes nei docc. medievali)
Città del Nord della Francia, situata nella regione della Lorena (dip. Moselle), poco a S della confluenza [...] traforato delle raffigurazioni lascerebbe ipotizzare un'originaria decorazione a foglia d'oro destinata a creare un effetto di luminosa inconsistenza.Notevole rilievo, infine, assume la c.d. scuola tarda di M., la cui produzione è solitamente datata ...
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ARNOLFO di Cambio
Stefano Bottari
Figlio di Cambio, nacque a Colle di Valdelsa nel 1245 circa. È insieme con Lapo, fra gli allievi di Nicola Pisano che dovevano collaborare col maestro nell'esecuzione [...] in gran parte autografe) s'intagliano nitide, come avori, e il colore e l'oro le ravvivano, rendendo cristallina e luminosa la materia. L'invenzione più alata è costituita dalla presentazione ellittica del gruppo equestre di S. Tiburzio, quell'ampia ...
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GIOVANNI di Piermatteo, detto Giovanni Boccati
Cecilia Prete
Non si conosce la data di nascita di questo pittore, figlio di Piermatteo, vissuto nel XV secolo e originario di Camerino, nelle Marche.
Il [...] sono i ricordi delle novità fiorentine e venete adottate nei dipinti di alcuni anni prima (nella qualità luminosa delle storie rappresentate nella predella o nei due studioli rinascimentali che ospitano gli evangelisti Giovanni e Matteo); mentre ...
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PETRINI, Giuseppe Antonio
Edoardo Villata
– Nacque a Carona, nel Canton Ticino, il 23 ottobre 1677 da Marco Antonio e Lucia Casella.
Il padre, scultore, risulta già morto il 27 febbraio 1697, come si [...] per il quale Petrini entrò in contatto con le figure a mezzo busto, di spettacolare e drammatico luminismo, di Giovanni Battista Piazzetta, che paiono precedente ineludibile per gli analoghi Filosofi, Profeti, Matematici, Astronomi, prodotti dal ...
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Materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio, caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza (proprietà che in alcuni tipi di v. possono anche mancare), di larghissimo impiego in molteplici [...] , trattate sulle superfici interne con depositi conduttori di elettricità e altri film sottili (WO3, IrO2, V2O5, NiOx), la cui trasmissione luminosa può essere variata a piacere tra il 10% e il 70% circa, per l’azione di un campo elettrico, nell’arco ...
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ARCHITETTURA DIPINTA
H.P. Autenrieth
La pittura fu uno dei mezzi adottati nel Medioevo per rendere policroma l'a., insieme a materiali da costruzione colorati, incrostazioni, mosaici, tappezzerie, vetrate [...] questo punto va considerato che in genere le vetrate dipinte a partire dalla metà del sec. 13° acquistarono un aspetto più luminoso e che intorno al 1300 i principali edifici erano passati dalle colorazioni ocra e rosso al colore della pietra a vista ...
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PALERMO
V. Zoric
(gr. ΠάνοϱμοϚ; lat. Panormus; arabo Balarm; Panhormus, Panhormos, Panhormum, Palarmum nei docc. medievali)
Città di origine fenicia, oggi capoluogo della Sicilia e sede metropolitana, [...] islamica (I Normanni, 1994, pp. 256-257; Federico e la Sicilia, 1995, p. 3); reintegrazione che avvenne tramite la veste luminosa e preziosa del medium musivo in una stagione ricca di febbrile attività. Nell'arco di ca. un decennio (1143-1154 ...
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