GIRALDONI, Leone
Carla Di Lena
Nato a Parigi nel 1824, studiò canto a Firenze con L. Ronzi, ed esordì a Lodi nel 1847 nella Saffo di G. Pacini. Si esibì quindi in teatri italiani ed esteri (Firenze, [...] vocali, offuscate da un'indisposizione che compromise anche alcune repliche.
Ristabilitosi definitivamente, il G. entrò nella fase più luminosa della sua carriera: dopo una stagione di successo all'Opera di Pietroburgo (1859-60), fu un eccellente Don ...
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LLOYD, Llewelyn
Paola Pietrini
Nacque a Livorno il 30 ag. 1879, ultimo dei cinque figli di William, commerciante di origine gallese, e della livornese Luisa Bianchini. Alla morte del padre nel 1884, [...] soprattutto nella realizzazione degli sfondi. Il risultato ottenuto fu quello di donare una maggiore vibrazione luminosa alla composizione, non rinunciando alla esatta definizione dell'impianto strutturale dell'opera, che rimarrà caratteristica ...
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DA RIN, Tomaso
Flavio Vizzutti
Nacque a Vigo di Cadore (Belluno) il 3 febbr. 1838 da Vittore e Valentina Pilotto. A Laggio di Cadore, compì i primi studi, che proseguì poi a Vigo; a diciassette anni [...] una pagina di storia cristiana dove è facile scorgere qualche ricordo di Hayez; ma nella fine e luminosa tessitura pittorica, nella coralità delle immagini, nella correttezza disegnativa, traspare l'insegnamento grigolettiano, sebbene vissuto secondo ...
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GIROLAMO da Cremona (dei Corradi)
Federica Toniolo
Non sono noti il luogo e la data di nascita di questo miniatore, figlio di Zanino, del quale è ormai accertata l'appartenenza alla famiglia cremonese [...] e in specie sull'opera di Andrea Mantegna, arrivando a esiti a volte eccezionali nella costruzione prospettica e luminosa dello spazio, nel realismo della narrazione e nella memoria dell'antico. Diede prova di grande fantasia nella decorazione ...
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GIGNOUS, Eugenio
Beatrice Avanzi
Nacque a Milano il 4 ag. 1850 da Laurent, commerciante di seta originario del Delfinato, e da Maria Taveggia Brizzolara.
Nonostante le sopravvenute difficoltà economiche [...] che ricorre a una fitta, elaborata tessitura tonale di verdi stesi in tocchi rapidi e vibranti per restituire l'evidenza luminosa della natura colta en plein-air. Dalla fine dello stesso anno l'artista si trasferì definitivamente con la famiglia sul ...
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FERRO, Pietro Antonio
Sabino Iusco
Non si conoscono gli estremi anagrafici del F., che nacque probabilmente a Ferrandina (ora prov. di Matera; Barbone Pugliese, 1987, p. 257) verso l'anno 1570.
La ricostruzione [...] Famiglia con i ss. Francesco, Antonio, Chiara e Lorenzo.
Il dipinto, inedito, non firmato né datato, ha una intonazione chiara, luminosa, con un inserto di paesaggio e due angioletti alla F. Vanni. È assai vicino al momento del Carmine e va inserito ...
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GOLA, Emilio
Beatrice Avanzi
Nacque a Milano il 22 febbr. 1851 dal conte Carlo e da Irene Della Porta.
Laureatosi nel 1873 in ingegneria industriale presso il Politecnico di Milano, coltivò allo stesso [...] più significative del periodo giovanile: echi della pittura scapigliata sono evidenti nella ricerca di una vibrazione luminosa che dissolve la figura nell'ambiente circostante, accentuando peraltro la capacità di penetrazione psicologica che sarà ...
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DE GUBERNATIS, Giovanni Battista
Guido Ratti
-Nacque a Torino il 15 luglio 1774 da Giuseppe Amedeo e da Angela Ronzino. Studiò a Torino fino al conseguimento della laurea in giurisprudenza presso quell'ateneo: [...] acquerelli che prendono a soggetto scorci di campagna piemontese, egli unisce ad una collaudata capacità di rappresentazione spaziale e resa luminosa, l'interesse per una realtà paesistica che più nulla ha a che fare con i luoghi cari alla fantasia ...
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GESUALDO, Ascanio
Simona Feci
Nacque a Napoli nella seconda metà del XVI secolo da Michele e da Maria Caracciolo. Accolto tra i referendari apostolici delle Segnature di grazia e di giustizia nel 1609, [...] che egli non disponesse di adeguate risorse finanziarie.
La nunziatura del G. seguiva quella ultradecennale e particolarmente luminosa di G. Bentivoglio - che avrebbe continuato a seguire con autorevolezza gli affari in Fiandra, specialmente dopo la ...
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HORN D'ARTURO, Guido
Fabrizio Bonoli
Nacque a Trieste il 13 febbr. 1879 da Arturo Horn e da Vittoria Melli, terzo di quattro figli. La famiglia, probabilmente di origine olandese, era ebrea e il cognome [...] irredentisti, sostituì il suo cognome con quello di d'Arturo (dal nome del padre, ma anche della stella più luminosa della costellazione del Boote). Alla fine del conflitto acquisì la cittadinanza italiana e ottenne dal Commissariato civile per la ...
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