ERACLE (῾Ηρακλῆς, Hercules, Hercoles)
H. Sichtermann
H. Sichtermann
Red.
Eracle "colui che è reso celebre da Hera" figlio di Zeus e di Alcmena, moglie di Anfitrione, fu l'eroe prediletto dai Greci, [...] . hist., xxxiv, 57) e un tempio emiliano (Liv., x, 23, 3). E. fu venerato come vincitore o invincibile. L'eroe aveva altri luoghidiculto al circo Flaminio come E. magnus custos (Ovid., Fast., vi, 209) e come E. Musarum (fondato nel 189 da M. Fulvio ...
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L'Italia romana delle Regiones. Regio III Lucania et Bruttii
Angelo Bottini
Elena Lattanzi
Lucania
di Angelo Bottini
La regio III augustea corrisponde solo in modo approssimativo all’attuale Basilicata, [...] invece in una gamma piuttosto ampia di comportamenti. È nota, nel caso di Sibari, la diversa sorte di Francavilla Marittima (dove sul villaggio s’impianta un luogodiculto sacro ad Atena), rispetto a quella di Amendolara, il cui abitato sopravvive ...
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TESORI
E. Cruikshank Dodd
Nel linguaggio archeologico viene definito "tesoro" (ingl. hoard, ted. Schatzfund, fr. trésor) un complesso di oggetti in metallo pregiato, ritrovati casualmente o in regolari [...] e medievale il termine "tesoro" acquista un significato diverso quando si riferisce ai complessi di oggetti preziosi conservati in un luogodiculto (v. Martyrion; reliquiarî), per esempio S. Pietro, Monza, Coira. Il termine non ha rapporto ...
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Le province europee dell'Impero romano. Le province iberiche
Sergio Rinaldi Tufi
Le province iberiche (hispania romana)
I Romani chiamavano Hispania la provincia iberica nel suo complesso, riconoscendo [...] volta si ispirano a complessi monumentali ellenistici. Non è da escludersi, in ogni caso, che si tratti della monumentalizzazione di un luogodiculto iberico. Anche qui non si sa a quale divinità fosse dedicato l’edificio: fra le ipotesi avanzate ...
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La genesi e lo sviluppo della civilta greca. Attica
Demetrio U. Schilardi
Dimostenes Giraud
Luigi Caliò
Attica
di Demetrio U. Schilardi
Regione della Grecia centrale (gr. Ἀττική; lat. Attica) che [...] persiane il santuario fu distrutto ma tuttavia rimase in uso come luogodiculto; secondo Erodoto (VIII, 121), infatti, gli Ateniesi dedicarono dopo la vittoria di Salamina nel santuario di Poseidone una delle navi fenicie catturate. Tra il 444 e il ...
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Le vie, i luoghi, i mezzi di scambio e di contatto. Mondo fenicio
Massimo Botto
Piero Bartoloni
La rete dei contatti e degli scambi
di Massimo Botto
I commerci hanno sempre rappresentato l'asse portante [...] recenti acquisizioni riguarda Kommos, nel settore centro- meridionale dell'isola di Creta, dove è stato scoperto un luogodiculto fenicio, connotato da un piedistallo con triade betilica, costruito intorno al 925 a.C. e in funzione sino alla ...
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Le province europee dell'Impero romano. Le province galliche. Narbonensis
Sergio Rinaldi Tufi
Le province galliche erano quattro: la Gallia Narbonensis, annessa già nel II sec. a.C. e romanizzata in [...] segnacolo in qualche modo paragonabile, come funzione, alla Tour Magne di Nîmes. Avremmo così un “elemento di richiamo” in alto, un luogodiculto in basso (anche nel caso del tempio purtroppo i resti non sono molto chiari) e un teatro: però, mentre ...
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Vedi NABATEA, Arte dell'anno: 1963 - 1995
NABATEA, Arte
M. A. Del Chiaro
G. Garbini
1. - Col termine di arte n. si designa la produzione artistica di quella parte della penisola araba e della regione [...] un'altra divinità nabatea, Zeus-Hadad, dio greco-semitico, scoperta a Pozzuoli, dove una comunità di mercanti nabatei aveva il proprio luogodiculto. Un'altra immagine di Zeus-Hadad si trova su un altare sul quale il dio è accompagnato da due Nìkai ...
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Vedi DELO dell'anno: 1960 - 1973 - 1994
DELO (Δῆλος, Delos)
L. Laurenzi
L. Guerrini
Piccola isola delle Cicladi nel mare Egeo, di 6 km di lunghezza e di poco più di 1 km di larghezza; le coste sono [...] , fra cui avorî e ori trovati sotto l'Artemision potrebbero far pensare a un luogodiculto, ma non di Apollo. Lo stesso santuario, posto sulla sommità del monte Cinto, doveva essere dedicato in origine a uno Zeus venerato come divinità delle ...
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MUSE (Μοῦσαι, Musae)
M. Wegner
Le M. sono in origine divine cantatrici. Omero (Il., i, 603 ss.) descrive com'esse cantino durante il banchetto degli dèi dell'Olimpo, mentre Apollo le accompagna col suono [...] nella valle delle M. hanno fatto ricerche, portando alla luce un altare monumentale e un portico ionico; poiché manca un tempio, questo luogodiculto deve essere stato semplicemente un bosco senza tempio. A poca distanza sono stati scoperti i resti ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...