SOCIETÀ SEGRETE
Gianfranco Pasquino e Francesco Montessoro
1. Le società segrete in Occidente di Gianfranco Pasquino
2. Le società segrete in Cina di Francesco Montessoro
Le società segrete in Occidente
di [...] che "la sapienza rosacrociana era costituita in primo luogo da un nuovo sistema di filosofia naturale, derivato in parte da Paracelso e in , il 'Re luminoso', un salvatore connesso al culto buddhista di Maitreya, che già nel XIV secolo è associato ...
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Costantino nella storiografia della Controriforma
Sigonio e Baronio tra filologia, censura e apologetica
Guido Bartolucci
La frattura religiosa e lo scontro apertosi tra le diverse confessioni cristiane [...] religione cristiana, come è confermato dalla reverenza che tribuì alle autorità cristiane e al culto della croce, con cui adornò la città di Roma; in secondo luogo Milziade, eletto papa dopo Eusebio nel 311, non fu martirizzato da Massenzio, come ...
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Pio VI
Marina Caffiero
Angelo Onofrio Melchiorre Natale Giovanni Antonio Braschi nacque a Cesena il 25 dicembre del 1717 dal conte Marco Aurelio Tommaso, figlio di Francesco, e da Anna Teresa dei conti [...] fino al 29 gennaio 1800, i novendiali per la morte di P. ebbero luogo a Venezia, all'apertura del conclave; l'orazione funebre fu ad indicem.
M. Caffiero, La politica della santità. Nascita di un culto nell'età dei Lumi, Roma-Bari 1996.
M. Rosa, ...
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ASTOLFO, re dei Longobardi
Ottorino Bertolini
Figlio del duca del Friuli Pemmone, fin da giovinetto dimostrò l'impetuosità della sua indole, che lo faceva così diverso dal fratello Rachi. Intorno al [...] non a Pavia, ma a Ravenna. Con la scelta del luogo che infliggeva all'inviato imperiale una cocente umiliazione, il re senza essere in grado di atteggiarsi a difensore degli anticonoclasti, perché nella questione del culto delle immagini durava ancora ...
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La scienza nell'antichità greco-romana
Geoffrey E.R. Lloyd
John Vallance
La riscoperta del passato
Siamo abituati a guardare alle conquiste dell'antichità greco-romana con ammirazione e persino con [...] agiati membri dell'élite colta.
Il cultodi Asclepio non era l'unico genere di medicina che si poneva sotto l'egida della teoria dei numeri, vale a dire, l'indagine di quali numeri diano luogo a consonanze e quali no, senza tener conto dei suoni ...
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Intellettuali
NNorberto Bobbio
di Norberto Bobbio
Intellettuali
sommario: 1. Un vecchio problema. 2. Chi sono gli intellettuali. 3. Tipi d'intellettuali. 4. L'origine del nome. 5. L'intellettuale rivoluzionario [...] di tempo e diluogo sono considerati i soggetti cui si attribuisce di fatto o di diritto il compito specifico di si sostituisca il culto della ragione e i suoi cultori si comportino come sacerdoti; ma la differenza rispetto alla forma di sapere da cui ...
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La questione del Mezzogiorno: societa e potere
Fulvio De Giorgi
La questione meridionale come questione culturale
Se non si considera la questione meridionale come innanzitutto economica, ma come frutto [...] dolcemente i sensi e poi dà luogo alla riflessione. Il culto naturalistico invece vuole la soddisfazione de contadini in Sicilia, Firenze 1877, ora in Il Sud nella storia d’Italia, a cura di R. Villari, Bari 1961, 19724, pp. 134-135.
30 Cfr. P. Lopéz ...
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Eusebio biografo
I bioi di Eusebio nel quadro del discorso agiografico tardoantico
Adele Monaci Castagno
Se si pensa a Eusebio di Cesarea, viene in mente certamente l’Eusebio storico, l’Eusebio apologista, [...] partire dal Vangelo di Matteo, i punti salienti della vita di Gesù percorrendo tutti i luoghi tradizionali di un bios – in morte: Eusebio riflette un particolare momento dello sviluppo del culto dei martiri in cui il corpo come reliquia non ha ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] E i temi scientifici, come non vanno affrontati in luoghi non adatti ai loro caratteri, così devono essere congrui ai spia di quanto fosse difficile in Italia l’avvento di una letteratura che non si proponesse come fine primario il culto della forma ...
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DONÀ (Donati, Donato), Leonardo
Gaetano Cozzi
Figlio di Giambattista di Andrea di Antonio e di Paola di Cristoforo Corner, nacque a Venezia il 12 febbr. 1536, probabilmente nella casa di rio terrà S. [...] aprisse alle voci di una cultura dal più vasto respiro: e nulla era meglio del culto umanistico della romanità, legge del 10 gennaio, con cui si ordinava di non erigere chiese, monasteri ed altri luoghi pii senza licenza del Consiglio dei dieci, una ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...