AGAPITO I, papa
Ottorino Bertolini
Appartenne ad illustre famiglia dell'aristocrazia senatoria romana (che non era però, come si vuole da alcuno, della grande casata degli Anici): aveva il suo palazzo [...] 13 marzo 536, nella basilica di S. Maria, consacrò patriarca di Costantinopoli Mena, in luogodi Antimo, da lui sospeso come fattane nel Synaxarium della Chiesa di Costantinopoli, redatto non prima del sec. X, e il culto che la liturgia greca dedica ...
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BENEDETTO II, papa
Ottorino Bertolini
Figlio di un Giovanni, appartenente a famiglia romana, aveva percorso nel clero cittadino tutta la carriera ecclesiastica, dalla Schola cantorum sino all'ordinazione [...] sappiamo per il 603, il giorno, il mese ed il luogodi Roma scelti per la cerimonia. È però indubbio che, come allora mansionarii, addetti agli edifici del culto per i servizi di custodia e di manutenzione, beneficiarono del generoso lascito ...
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SIMPLICIO, santo
Maria Cristina Pennacchio
Di S., originario di Tivoli e figlio di un certo Castino secondo il Liber pontificalis, non si hanno notizie riguardanti il periodo precedente l'elezione papale, [...] e Simmaco; in questo stesso luogo furono traslate, da Sergio I, le spoglie di Leone I. L'epitaffio di S., evidentemente ancora visibile "); V. Fiocchi Nicolai, Strutture funerarie ed edifici diculto paleocristiani di Roma dal III al VI secolo, in Le ...
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GREGORIO III, papa, santo
Paolo Delogu
Di origine siriaca, apparteneva probabilmente a una famiglia giunta a Roma dall'Oriente a seguito dell'occupazione araba di quelle province dell'Impero bizantino. [...] ebbe luogo il 1° nov. 731; oltre al clero romano, vi presero parte il patriarca di Grado Antonino e l'arcivescovo di Ravenna Giovanni territorio ravennate sussidi per le spese di assistenza ai poveri e diculto nelle basiliche romane, segno che in ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] processioni, riti, pellegrinaggi, cerimonie della pietà barocca -, nella costante azione di disciplinamento, nella continua moltiplicazione diluoghidiculto, nell'immutata partecipazione alle pratiche religiose. Una Chiesa ancora fortemente legata ...
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NICCOLÒ I, santo
François Bougard
Nato presumibilmente intorno all'820, N., come i suoi due predecessori, non apparteneva all'aristocrazia romana, pur non essendo di origini "modeste". Il Liber pontificalis, [...] di Porto e Zaccaria di Anagni. N. domandò comunque ai suoi legati di sondare, in primo luogo, la rispettiva legittimità di è visto che i Responsa respingevano il libero uso dei libri diculto in un paese non ancora cristianizzato e non latino. Una ...
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Pio VII
Philippe Boutry
Barnaba Chiaramonti nacque a Cesena il 14 agosto 1742 dal conte Scipione e dalla contessa Giovanna Coronati Ghini. Le due famiglie appartenevano al patriziato locale, ma non [...] , pur riconoscendo la libertà diculto (art. 355), si fondava su un principio di sovranità democratica interamente secolarizzato; d dell'ordine di tre quinti per i luoghidi Monti e di un quinto per i "vacabili") e la soppressione di trentadue imposte ...
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Leone I, santo
Elena Cavalcanti
La scarna notizia del Liber pontificalis ne assegna le origini alla Tuscia e dice chiamarsi Quinziano il padre. Null'altro si sa della famiglia e del luogodi nascita; [...] scarne indicazioni del Liber pontificalis, va tenuta presente l'opera di L. nell'ambito della trasformazione della fisionomia della città di Roma e nella cura dei luoghidiculto. Gli viene attribuito innanzi tutto il ripristino degli oggetti sacri ...
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Vicino Oriente antico. Il comportamento
Wilfred G. Lambert
Maurice Gilbert
Raymond Westbrook
Mario Liverani
Lester L. Grabbe
Il comportamento
La 'sapienza' mesopotamica
di Wilfred G. Lambert
Nella [...] diculto che si tenevano nel tempio; in questi casi però si trattava di giorni sacri o di giorni festivi, cioè di qualcosa di umano può conoscerle. Il terzo elemento ricorda che il luogo tradizionale in cui la sapienza viene trasmessa è la famiglia ...
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Pio V, santo
Simona Feci
Antonio Ghislieri nacque a Bosco (oggi Bosco Marengo, Alessandria), diocesi di Tortona, nel Ducato di Milano, il 17 gennaio 1504 da Paolo e Domenica Augeria. La famiglia, presente [...] dell'antichità classica furono eliminate dai palazzi papali; in Vaticano fece erigere solo la torre Pia, dotata di tre cappelle. Alcuni luoghidiculto romani conservano i suoi interventi: la Cappella Sistina e S. Giovanni in Laterano, dei quali fece ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...