Arte (p. 154). - Il più approfondito esame che da pochi anni si va facendo dell'arte del tardo impero (secoli III-V), obbliga a vedere sotto nuove luci il problema formativo dell'arte bizantina. Vi sono [...] tradurre quelle forme architettoniche in altre simili, utilizzando i materiali del luogo e adattando le costruzioni alle esigenze del culto cristiano. Di tentativo in tentativo, si passò a nuove soluzioni ed anche a una visione artistica diversa dell ...
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Popolazione (p. 393). - L'aumento demografico, anche se non notevole, è stato tuttavia costante. Dal censimento 1930 sono risultati 347.392 ab. Più avanti ci sono state delle stime, che hanno dato 361.000 [...] Ambedue le correnti sono eccessive e unilaterali. Cipro è il luogo dove si fondono la civiltà occidentale e quella dell'Oriente Il primo culto sicuro si ha per il cipriota tardo II nel santuario di Hagios Iakovos, ma un culto anteriore sembra ...
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Architetto tedesco, nato a Offenbach il 23 gennaio 1920. Tra il 1942 e il 1947 compie studi di architettura e scultura alla Technische Hochschule e all'Accademia d'Arte di Monaco di Baviera. Nel 1955 eredita [...] coro ottagono realizzata con materiali di recupero sul luogo dell'antica chiesa di St. Columba distrutta dai Bad Kreuznach (1969). L'edificio per il culto ricorre con frequenza tra le occasioni di lavoro degli anni Cinquanta e Sessanta (Schildingen ...
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CAPITELLO
C. Barsanti
Modulo architettonico fondamentale connesso con un sostegno (colonna, pilastro, lesena, anche eventualmente addossati a pareti, nel qual caso si ha un semicapitello) e con altre [...] di Reims, e ancora in Sassonia gli esempi dalla cripta di St. Servatius di Quedlinburg alla recinzione della Liebfrauenkirche di Halberstadt. Il culto la rifinitura e la messa in opera nei luoghidi destinazione - e la cui presenza fu evidentemente ...
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PALAZZO
E. Zanini
Il termine, che dal punto di vista artistico designa "qualsiasi abitazione sontuosa, notevole per dimensione e per lusso, di ogni tempo e civiltà" (Samonà, 1935, p. 953; Zieger, 1949), [...] spazio cultuale ebbe in tali fondazioni in quanto luogo deputato alla celebrazione delle più importanti funzioni religiose ma adibito anche alla conservazione e al culto delle sacre reliquie 'di Stato', simboli stessi della legittimità dell'autorità ...
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DOMENICANI
S. Romano
L'Ordine religioso dei Frati Predicatori (Ordo Praedicatorum) fu fondato da s. Domenico di Guzman (ca. 1175-1221) e dal suo nome deriva la denominazione di D. con cui esso è comunemente [...] C. Frugoni, Altri luoghi, cercando il Paradiso (il ciclo di Buffalmacco nel Camposanto di Pisa e la committenza domenicana), Annali della Scuola normale superiore di Pisa, s. III, 18, 1988, pp. 1557-1643; J. Gardner, The Cult of a Fourteenth-Century ...
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BORGOGNA
A. Châtelet
(franc. Bourgogne)
Regione storica della Francia orientale, che coincide, dal 1790, con gli attuali dip. dell'Ain, della Côte-d'Or, di Saône-et-Loire e, in parte, della Nièvre e [...] abbandonata la struttura a corridoi anulari percorribili attorno ad angusti 'luoghi santi', si articola da una parte in ampi corridoi, larghi degli spazi nonché le stesse esigenze di collegamento tra liturgia e culto delle reliquie. È probabile che ...
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ORVIETO
E. Lunghi
(Urbs Vetus, Οὐϱβίβεντον, Urbivieto nei docc. medievali)
Città dell'Umbria meridionale in prov. di Terni, posta su una rupe di natura tufacea, alla destra del fiume Paglia.
Urbanistica
Il [...] Cava (o Maggiore), luogo fortificato già in epoca etrusca, e la chiesa di S. Andrea, sul sito di quello che si è del santuario, in Santuario e culto nella necropoli di Cannicella, "Atti del II Convegno internazionale di studi sulla storia e l' ...
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LIMOGES
D. Thurre
(lat. Augustoritum; Lemovicum, Urbs Lemovicum, Urbs Lemovicina, Lemovica, Lemovicae, Lemovicas nei docc. medievali)
Città della Francia occidentale, capoluogo del dip. Haute-Vienne, [...] nei secc. 14° e 15° e la consacrazione ebbe luogo nel 1454. La sommità della facciata e la navata centrale vennero Area di precoci e radicate tradizioni cristiane, la città galloromana alimentò sin dall'Alto Medioevo una folta messe diculti locali ...
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GERUSALEMME
M. Piccirillo
(ebraico Yerushalayim; gr. ῾Ιεϱοσόλυμα; lat. Ierusalem, Hierusalem, Aelia Capitolina; arabo Urshilīm, al-Quds, Iliyā; Hierosolyma, Solyma nei docc. medievali)
Città situata [...] invece all'interno, sottolineava il carattere di edificio-reliquiario, posto a protezione di un luogo santo e che non esigeva o induceva di un piccolo numero di cupole a carattere commemorativo sullo Ḥaram e all'introduzione di spazi adibiti al culto ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...