GAUSLINO
Daniela Rando
Sono ignoti luogo, data di nascita e ceppo parentale di questo vescovo di Padova documentato dal 964. Il nome parrebbe rinviare a un'origine franca o alamanna, mentre destituita [...] il culto dei santi locali - è considerato spurio nel suo insieme, benché l'atto didi s. Fidenzio nella località di Polverara presso Padova.
Secondo la leggenda dell'Inventio (riportata da Cappelletti), G., dopo aver avuto una visione del luogo ...
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LANI (Botteghesi de' Lani), Luigi de'
Elisabetta Nardinocchi
Non si conosce la data di nascita di questo orafo e argentiere, forse pisano, attivo in Toscana, essenzialmente tra Firenze e Pisa, tra il [...] destinati a conservare e ostentare l'importantissima raccolta di reliquie della chiesa metropolitana, in risposta al rinnovato culto promosso dal concilio di Trento e dalle disposizioni di Carlo Borromeo. In particolare furono in quest'occasione ...
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FACIO, santo
Gian Maria Varanini
Nacque a Verona, probabilmente verso la fine del sec. XII. Luogo e (con una certa approssimazione) data di nascita si possono ricavare dalla narrazione agiografica, [...] il 18 genn. 1272. La sua "memoria" e il suo culto furono gestiti dal clero della cattedrale di Cremona, alla quale egli era stato per vari aspetti legato (alcuni oggetti di oreficeria del tesoro della cattedrale furono per lungo tempo attribuiti alla ...
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GIRLANI, Arcangela (Arcangela da Trino)
Caterina Bruschi
È sconosciuto l'anno di nascita della G., battezzata con il nome di Eleonora, da ascriversi certamente alla seconda metà del XV secolo. I genitori [...] nel 1782); IV.59 (atti processo canonico per la conferma del culto immemorabile, in copia); fasc. sciolto titolato B. A. a III.118.9: Gabriele della Madre di Dio, Memoria delle beate sorelle della b. A. (1741, 14 marzo, senza luogo); Ibid., III.24: A. ...
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FRANCESCO Caracciolo, santo
Flavia De Luca
Nacque a Villa Santa Maria (Chieti) il 13 ott. 1563, secondogenito di Ferrante dei Caracciolo Pisquizi, duca di Celanza e signore di Villa Santa Maria e Montelopiano, [...] di fede dell'Adorno e di F., che prese il nome di Francesco con esplicito riferimento al modello di Francesco d'Assisi, ebbe però luogo dei chierici regolari minori, nella chiesa di S. Maria Maggiore. Il suo culto cominciò ben presto a diffondersi a ...
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LORENZI, Bartolomeo
Mario Allegri
Nacque da Lorenzo e da Francesca Ganascini, terzo di quattro figli, a Mazzurega, nel Veronese, il 4 giugno 1732. Due suoi fratelli, Francesco e Giandomenico, furono [...] all'età di sette anni a un precettore ecclesiastico, il quale, dopo averlo iniziato al culto della lingua luogo dell'endecasillabo sciolto; la riduzione drastica del bagaglio mitologico; l'impiego abbondante di termini tecnici e scientifici di ...
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GIACOMO da Piacenza (Iacopo Piacentino)
Marino Zabbia
Nacque a Piacenza probabilmente nell'ultimo decennio del XIII secolo da un non meglio identificato Giovanni il cui nome si ricava dalla presenza [...] fondamenti del proprio lavoro storiografico. In primo luogo egli richiama l'autorità del doge Francesco Dandolo G. Arnaldi, La Cancelleria ducale fra culto della "legalitas" e nuova cultura umanistica, in Storia di Venezia…, III, La formazione dello ...
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GRIMALDI, Onorato
Alice Raviola
Nacque intorno al 1520 in un luogo imprecisato, secondogenito di Renato e di Tomasina Lascaris di Briga, figlia di Pietro e di Bartolomea dei marchesi di Ceva. Il padre [...] governatore va probabilmente annoverato il controllo della diffusione del culto riformato, in special modo ugonotto, assai vivo nella vicina Provenza. L'ambiguità della politica religiosa di Emanuele Filiberto e la probabile eterodossia della moglie ...
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FABBRI (Fabri), Giovanni
Maria Cristina Misiti
Mancano notizie sul luogo e sulla data di nascita di questo incisore operoso a Bologna nel sec. XVIII: si conosce solo il nome del padre, Pietro. L'Oretti [...] anche il Fabbri.
Il F. collaborò, dunque, in un breve lasso di tempo, con due diversi tipografi, divenuti tra loro concorrenti: il Pisarri, Bologna 1935, p. 139; A. Turchini, Leggenda, culto, iconografia del beato Giovanni Gueruli, in Studi romagnoli, ...
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PATRIZI NARO, Costantino
Claudio Canonici
PATRIZI NARO, Costantino. – Nacque a Siena il 4 settembre 1798 dal marchese Giovanni e da Cunegonda, figlia del principe Saverio di Sassonia.
Appartenente a [...] dei processi di canonizzazione dei santi tipici dell’intransigentismo cattolico e propagatore diculti e devozioni in primo luogo con Pio IX ma anche con vari esponenti della Chiesa (ad esempio con il vescovo intransigente di Mondovì Tommaso ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...