Gli accordi di Villa Madama: dalla Costituente a Craxi
Alessandra Berto
Premesse
Sebbene il problema della revisione del Concordato fra la Repubblica italiana e la Santa Sede sia stato affrontato solo [...] diritti, le più sensibili al problema della libertà diculto, le più tenaci nella lotta volta all’ottenimento dell di fine giugno aprì la strada al governo di Bettino Craxi, insediato il 4 agosto 1983. Il leader socialista decise in primo luogodi ...
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Costantino nel modernismo
Premesse di un discorso critico sull’era costantiniana della Chiesa
Giacomo Losito
Sommario: Riferimenti: cattolici e protestanti liberali tra il razionalista Renan e l’ultramontano [...] » iniziata con il IV secolo, che sarebbe stata in primo luogo segnata, oltre che dallo scontro dottrinale fra antiocheni e alessandrini, dall anche con il sistema delle «associazioni diculto» istituito dalla legge di separazione fra la Chiesa e la ...
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GREGORIO XIII, papa
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° genn. 1501, da Cristoforo e da Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza a Bologna, dove conseguì il dottorato in utroque [...] alla normativa sancita dalla pacificazione di Augusta, la libertà diculto ai luterani sudditi di principi cattolici.
Con l aveva rinunciato alla dignità patriarcale facendo eleggere in suo luogo il nipote Dawudšah. G. XIII lo accolse benevolmente, ...
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Le città
Francesco Bartolini
Alla vigilia dell’unificazione il rapporto tra città e nazione si fonda su un evidente paradosso. Da una parte le città, con le loro antiche e gloriose storie, costituiscono [...] della città, con il settore occidentale trasformato in un luogodi residenza per i ceti medi e borghesi e quello orientale parte dunque l’esposizione torinese valorizza il culto del Risorgimento, monumentalizzato attraverso una museificazione ...
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1913. L’Italia e il XVI centenario dell’editto di Milano
Stefania De Nardis
Nel biennio 1912-1913 in tutta Europa si danno alle stampe centinaia fra libri, opuscoli, articoli di variegatissima natura [...] , proprio dopo l’editto del 313 che la pratica del pellegrinaggio si diffonde e si consolida, avviando la mobilitazione dei cristiani verso i luoghidiculto che ospitano le reliquie dei martiri: in Terrasanta al Santo Sepolcro, e a Roma, sulla tomba ...
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Giustiniano e le riforme religiose
Philippe Blaudeau
Il ritratto di Giustiniano è più famoso di quello di Costantino, e non solo per le sculture, le monete o i mosaici, in particolare quello di S. Vitale [...] dal servizio dello Stato, la legge li priva di tutti i luoghidiculto dal 528. Scatenata nella primavera del 529, la rivolta samaritana, abbondantemente descritta da Cirillo di Scitopoli nella sua Vita di san Saba28, comporta una repressione fra le ...
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L’arco di Costantino
Un monumento dell’arte romana di rappresentanza
Alessandra Bravi
Per celebrare la battaglia vittoriosa di Costantino contro Massenzio a ponte Milvio, il 28 ottobre 312 d.C., venne [...] nel Foro Boario, nei pressi dell’Ara Maxima: la statua diculto presentava le fattezze dell’Eracle giovanile e seduto con la clava nei pressi delle curiae veteres. Il luogodi erezione coincide con uno spazio di memoria romulea, sul Palatino, ove si ...
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La questione della liberta religiosa in Italia dalla reviviscenza concordataria del decennio freddo al dibattito conciliare
Silvia Scatena
‘Tesi’ cattolica, ‘nuova Italia’ e congelamento della Costituzione [...] e vietandone ogni forma e attività diculto. Sempre su istanza della Segreteria di Stato, nel luglio 1951 il Ministero , su cui la problematica aveva appunto trovato il suo luogodi innesto, al più definito terreno delle relazioni Chiesa-Stato, ...
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Costantino e la Riforma radicale nel Cinquecento
Il successo di un mito negativo
Marco Cavarzere
Con la comparsa della Riforma protestante sulla scena cinquecentesca, furono revocati in dubbio molti [...] che garantì agli hutteriti non solo libertà diculto, ma anche la tutela di un’organizzazione separata dalla restante struttura primo luogo, il capitolo secondo della seconda lettera ai Tessalonicesi, in cui si parlava del prossimo arrivo di un ...
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Un altro Costantino: la testimonianza della storiografia profana
François Paschoud
Quando Costantino I muore il 22 maggio 337 a Nicomedia, la versione agiografica del suo regno è già definita, specialmente [...] una prefigurazione del suo contrario, Giuliano. Il primo ha soppresso i culti tradizionali romani, ha imposto dappertutto il suo dio come sola divinità, ha profanato i luoghidiculto, ha violentato una vestale, ha voluto spegnere il fuoco eterno39 ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...