TEODORO I
Eugenio Susi
Nonostante la scarsezza di notizie relative alle sue origini, si ritiene che T., che le fonti danno come figlio di un vescovo, giunto a Roma da Gerusalemme, dove era nato, forse [...] intitolato a s. Euplo, oggi non più esistente, presumibilmente sito fra la Porta Ostiense e la piramide di Caio Cestio, e un altro piccolo luogodiculto, non menzionato in altre fonti, dedicato a s. Sebastiano presso il Laterano. Fonti e Bibl.: F ...
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Onorio I
Antonio Sennis
Nativo della Campania, proveniva certamente dagli strati più elevati della società locale, essendo figlio del "consul" Petronio. Non se ne hanno notizie prima dell'ascesa al [...] fecit", presente invece in altri casi di effettiva fondazione di chiese. Nel caso della chiesa di S. Adriano in tribus Fatis, l'intervento di O. si limitò poi, nella sostanza, alla trasformazione in luogodiculto della Curia senatus nel Foro. Furono ...
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Arte e iconografia costantiniane
Grecia, Cipro e Vicino Oriente, VII-XV secolo
Isabella Baldini
Nella trasmissione dell’iconografia costantiniana il ruolo della Grecia e del Vicino Oriente, escludendo [...] sarebbe stata costretta da una tempesta a sostare a Paros e qui si sarebbe recata a pregare in un luogodiculto dedicato alla Dormizione della Vergine, intitolazione che sembra suggerire una contestualizzazione del racconto ben oltre l’epoca in cui ...
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GARIBALDI, Ricciotti
Giuseppe Monsagrati
Quartogenito di Giuseppe e di Anita Ribeiro da Silva, nacque a Montevideo il 24 febbr. 1847 e, come già il fratello Menotti, fu battezzato con il nome di un [...] una Costituente per rinnovare su basi repubblicane il paese.
Gli ultimi anni del G. trascorsero tra la residenza di Riofreddo e il luogodicultodi Caprera, dove il 2 giugno 1923 accolse B. Mussolini - che quand'era socialista aveva visto in lui una ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. Il Lazio e i Latini
Mauro Cristofani
Il lazio e i latini
Regione dell’Italia preromana tradizionalmente distinta, nell’età imperiale, in Latium vetus, compreso [...] quanto accade in Etruria. A partire dalla metà del VI sec. a.C. la visibilità archeologica dei luoghidiculto diviene sempre più evidente. Luoghi all’aperto con altari per sacrifici sono noti a Lavinium (santuario delle XIII are), mentre è possibile ...
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FELICE I, santo
Giovanni Maria Vian
Secondo la breve notizia del Liber pontificalis (I, p. 158), F. era romano e figlio di un Costanzo. Fu vescovo di Roma dopo Dionigi, come attesta anche Eusebio (Historia [...] , sarebbe stato sepolto il 30 maggio ("III kal. iunias"). Gli itinerari del VII secolo parlano di un luogodiculto dove sarebbero stati venerati i due pontefici e martiri di nome Felice (quindi F. e Felice II, l'antipapa del IV secolo) sulla via ...
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Saladino
Silvia Moretti
Un grande eroe della storia dell’Islam
Saladino è il nome con il quale è conosciuto in Occidente Salah al-Din («integrità della religione»), fondatore della dinastia ayubbide [...] la prima crociata: il conflitto appariva quindi inevitabile.
Gerusalemme, città contesa, e la terza crociata
Gerusalemme, luogodiculto delle tre grandi religioni monoteiste – ebraismo, cristianesimo, Islam – è da sempre una città contesa. È una ...
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Di nobile famiglia (Roma 540 circa - ivi 604), nella sua giovinezza ebbe preparazione culturale, relativamente ai suoi tempi, assai buona, arricchita in seguito da studî biblici e patristici molto vasti, [...] la difesa degli Ebrei, cui assicurò tranquillo esercizio diculto, pur desiderando ardentemente la loro conversione. Fervida , da luogo a luogo, nella sua consistenza economica. A ogni gruppo patrimoniale G. prepose un rector, persona di sua completa ...
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Culto e memoria di Costantino nelle tradizioni sire
Agiografia costantiniana nella liturgia e nella storiografia
Maria Conterno
Nella tradizione cristiana siro-occidentale, così come in quella siro-orientale, [...] fra Costantino e la croce si deve naturalmente in primo luogo all’episodio della visio crucis, il cui nucleo narrativo originario questo quadro l’editto di tolleranza con cui Costantino e Licinio nel 313 garantirono libertà diculto ai cristiani è ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] di traffici e di relazioni commerciali nel quale l’I. rappresentava probabilmente sia il luogodi origine di Nitti; interno, F.S. Nitti; esteri, V. Scialoja; giustizia e affari diculto, A. Falcioni; finanze, G. De Nava; tesoro, C. Schanzer; guerra, ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...