Le particolarità del Mezzogiorno cristiano e cattolico
Giuseppe Galasso
Sommario: Una premessa ▭ Le particolarità cristiane e cattoliche del Mezzogiorno ▭ La svolta tridentina ▭ L’orma duratura di Trento [...] taumaturgica, si esprime nelle dedicazioni e nelle consacrazioni degli innumerevoli centri abitati o loro frazioni e quartieri, dei luoghidiculto dalle cappelle sparse per il territorio alle grandi basiliche e alle cappelle al loro interno, nonché ...
Leggi Tutto
L'ETÀ CONTEMPORANEA
La prima metà dell'Ottocento. Orientamenti generali: principi e realtà Il ritorno di Pio VII a Roma, il 24 maggio 1814, fu accompagnato dal sincero entusiasmo dei Romani, tutt'altro [...] una filosofia imposta per decreto). In secondo luogo, ci si poteva domandare se la restaurazione tomista gli si manifesta, non ammette un diritto alla libertà diculto e di propaganda delle confessioni non cattoliche, ritiene che lo Stato ...
Leggi Tutto
GREGORIO I, papa, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours [...] tutti i mezzi per convertire il suo popolo, intendendo la distruzione diluoghi e oggetti diculto, forse indice nello stesso tempo di scarso impegno del re e di resistenze pagane, a pochi giorni di distanza (ibid., n. 56, 18 luglio 601), dopo lunga ...
Leggi Tutto
VIGILIO
Claire Sotinel
V. nacque a Roma, senz'altro nell'ultimo decennio del V secolo, avendo raggiunto l'età per diventare vescovo nel 531. Apparteneva ad una famiglia cristiana che era al servizio [...] a smascherare i priscilliani, ricapitolava la disciplina romana relativa al battesimo degli ariani e alla consacrazione dei luoghidiculto, fissava la data della Pasqua del 539, precisava la formula trinitaria del battesimo e ricordava il principio ...
Leggi Tutto
Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] il diritto del principe a concedere la tolleranza a tutti i culti religiosi perché «egli appartiene all’ordine della Polizia che in uno stato non vi possano aver luogo le radunanze di parecchie persone»94. Ciò mutava anche la funzione della pena che ...
Leggi Tutto
Paolo VI
Giovanni Maria Vian
Il secondo figlio di Giorgio Montini e di Giuditta Alghisi nacque a Concesio, un piccolo paese a otto chilometri a nord di Brescia, il 26 settembre 1897 e il 30 successivo [...] edifici diculto mentre altri ottantanove lasciò in costruzione o con progettazioni ultimate. Dopo una preparazione di quasi canone 229 del Codex iuris canonici; quindi il 30 giugno ebbe luogo sul sagrato in piazza S. Pietro la solenne cerimonia dell' ...
Leggi Tutto
Le donazioni e la formazione del Patrimonium Petri
Girolamo Arnaldi
Alberto Cadili
Nella tarda antichità il Patrimonium Sancti Petri1 era formato da estesi complessi fondiari, secondo il significato [...] ipotesi alquanto audace secondo cui, poiché era in primo luogo l’utilitas di San Pietro a esigere che Astolfo fosse indotto a le res gestae cedono il posto a costruzioni e restauri di edifici diculto e a donazioni a chiese e monasteri, come se gli ...
Leggi Tutto
Il paganesimo
Identità e alterità come paradigmi dell’età costantiniana
Alessandro Saggioro
La libertà religiosa costantiniana, concepita come apertura dello Stato romano al cristianesimo, determinò [...] in cui la loro stessa esistenza viene messa in discussione. Il IV secolo vede scontri violentissimi fra cristiani e pagani intorno ai luoghidiculto, in ogni parte dell’Impero. Il legislatore aveva avocato a sé, in Cod. Theod. XVI 10,4 (del 346), le ...
Leggi Tutto
Minoranze cristiane nell'Italia unita
Paolo Ricca
Che cos’è una ‘minoranza cristiana’?
‘Minoranza cristiana’ è una categoria non facile da circoscrivere per la varietà e complessità dei fattori che [...] 000 persone circa) furono imprigionati in quattordici diversi luoghidi detenzione in Piemonte, dove la metà morì nei in Italia, Torino 1979.
59 G. Peyrot, La libertà di coscienza e dicultodi fronte alla Costituente italiana, Roma s.d.
60 V. Vinay ...
Leggi Tutto
MONACHESIMO
Vito Fumagalli
Francesco Sferra
Monachesimo cristiano
di Vito Fumagalli
1. Lo spirito del monachesimo
Il fenomeno monastico appartiene, sotto forme diverse, all'intera storia della civiltà, [...] tra loro. Il monastero, ormai, aveva raggiunto il culmine della fisionomia legata alla sua vocazione, con organi di governo, luoghidi preghiera e diculto, case per i monaci, i contadini e i numerosi artigiani, stalle e magazzini, in una cornice ...
Leggi Tutto
luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...