Nella Chiesa cattolica, adunanza solenne dei cardinali, convocati dal papa come suo consiglio. Si distingue in segreto, pubblico e semipubblico. Nel c. segreto, per i soli cardinali, dopo l’allocuzione [...] di tribunale (da 3 a 7 membri) nominato dal S. Sinodo.
Nella Chiesa calvinista e nella Chiesa nazionale luterana, organo supremo, composto di teologi e di giuristi; divideva con il principe l’amministrazione delle cose ecclesiastiche.
storia Eccelso ...
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Città della Norvegia sud-occidentale (244.620 ab. nel 2007), capoluogo della contea di Hordaland, seconda città del paese. Numerosi canali la mettono in comunicazione con l’Atlantico. Il clima è mite. [...] , verso la metà del 15° sec., una fiorente colonia e influirono politicamente sulla città, introducendovi la Riforma luterana (1528). Nel 1790 fu proibita l’immigrazione straniera, ma la città mantenne egualmente il suo primato commerciale in ...
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CLEMENTE VII, papa
Adriano Prosperi
Giulio de' Medici, figlio naturale di Giuliano de' Medici e di una certa Fioretta, del cui casato non si ha notizia sicura (di Antonio dei Gorini, oppure dei Cittadini), [...] e ad usare di conseguenza la mano leggera nel procedimento contro Lutero, non influenzò il modo in cui Giulio trattò la questione luterana.
In un dispaccio del 7 ottobre del 1518 al cardinale Caetano (T. De Vio) egli propose di non far consegnare all ...
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guerre di religione
Rosa Maria Parrinello
Il conflitto tra cattolici e protestanti in Europa
Le guerre di religione furono una conseguenza della diffusione della Riforma e lacerarono l'Europa tra il [...] Augusta del 1555. Con questa pace egli riconobbe ai principi la libertà di adottare o la confessione cattolica o quella luterana, mentre per i sudditi era valido il principio del cuius regio eius religio, cioè erano obbligati a seguire la confessione ...
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Trento
Città del Trentino-Alto Adige, capoluogo di provincia e di regione. Fondata dai galli o dai reti, sotto Augusto T. divenne importante base militare. I longobardi la scelsero a sede di ducato, [...] -39) promosse le industrie e i commerci e curò l’abbellimento architettonico. I contadini della zona accolsero in parte la Riforma luterana e la guerra contadina si estese nel 1525 anche in quelle terre. Il 13 dic. 1545 fu inaugurato il Concilio, che ...
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Melantone, Filippo
Umanista e riformatore tedesco (Bretten, Basso Palatinato, 1497-Wittenberg 1560). Nel 1509 fu all’università di Heidelberg, nel 1512 a Tubinga dove divenne magister artium e si dedicò [...] di mettere in luce gli elementi di intesa con i cattolici e l’ortodossia delle tesi luterane, ma senza successo. Nel quadro della Riforma luterana M. si preoccupò di sviluppare una serie di posizioni teoriche, collegate per molti versi alla filosofia ...
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Stato dell’Europa settentrionale, affacciato al Mar Baltico e al Golfo di Finlandia. Confina a E con la Russia, a S con la Lettonia, mentre dagli altri lati è bagnata dal mare. Appartengono all’Estonia [...] e il 1861 dal medico F.R. Kreutzwald. I primi testi scritti in estone compaiono nel 16° sec. in connessione con la riforma luterana. Nel 17° e 18° sec. continua la tradizione della letteratura religiosa (per es., le 36 prediche di G. Müller), ma non ...
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Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483 - ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell'univ. di Erfurt (1501-05), laureandosi [...] nella fede si decide dunque dell'essere e del non essere di Dio e dell'uomo, ed è questo il senso dei noti paradossi luterani secondo cui la fede crea l'uomo in Dio e Dio nell'uomo. Tale concetto di fede, come discrimine fra la teologia fondata sulla ...
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DUPRÈ THESEIDER, Eugenio
Sofia Boesch
Nacque a Rieti il 22 marzo 1898, da Francesco e da Fanny Rettig.
La famiglia era di origine francese (i due cognomi sono attestati sia uniti sia alternati nella [...] e per questo costretto a dare le dimissioni dall'insegnamento - il padre, e pittrice fu la madre, di religione luterana. Iniziava cosi la tradizione protestante della famiglia e prosegui con il matrimonio del D. nel 1931 con Hedwig von Selchow ...
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Lutero, Martino
Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483-ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell’univ. di Erfurt (1501-05), [...] nella fede si decide dunque dell’essere e del non essere di Dio e dell’uomo, ed è questo il senso dei noti paradossi luterani secondo cui la fede crea l’uomo in Dio e Dio nell’uomo. Tale concetto di fede, come discrimine fra la teologia fondata sulla ...
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ubiquitario
ubiquitàrio s. m. (f. -a) e agg. [der. del lat. ubīque «in ogni luogo»; cfr. ubiquità]. – 1. Chi aderiva all’orientamento prevalente nella Chiesa luterana e sosteneva, in polemica con i calvinisti e con i luterani dissenzienti,...
consustanziazione
consustanziazióne (o consostanziazióne) s. f. [dal lat. dei teologi consubstantiatio -onis, comp. di con- e substantia «sostanza», sul modello di transubstantiatio «transustanziazione»]. – In teologia, dottrina luterana per...