Teologo spagnolo (Cuenca circa 1510 - Neuburg forse 1547). Studiò a Parigi; dopo essersi convertito al luteranesimo ne divenne difensore e propagandista (Anotaciones teológicas e Christianae religionis [...] summa, 1546). Fu ucciso da un sicario assoldato dal fratello Alfonso, giureconsulto della curia romana ...
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Uomo di stato e generale danese (Steinburg, Holstein, 1492 - Breitenburg 1565); favorì la diffusione del luteranesimo nello Schleswig-Holstein e persuase il duca Federico I ad accettare la corona offertagli [...] dai Danesi ribellatisi a Cristiano II (1522). Durante la cosiddetta Guerra del conte (1533-36) appoggiò Cristiano III nella successione al trono. Governatore dello Schleswig-Holstein, ebbe nel 1559 il ...
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Teologo (Vacha an der Werra, Assia, 1501 - Magonza 1573). Prete (1520), nel 1524 passò al luteranesimo; ma nel 1531 ritornò in seno alla Chiesa cattolica, dedicandosi ad attività controversistica (Pro [...] defensione bonorum operum adversus novos evangelistas, 1532; Apologia, 1533). Dal 1538 si spostò continuamente, in Germania e in Boemia, cercando di propagandare un suo progetto di riunione ecclesiastica ...
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La riforma protestante
Aldo Stella
Influssi erasmiani e propaganda filoluterana
Il ruolo di Venezia nella diffusione del luteranesimo, come poi di altre confessioni non cattoliche o eterodosse, fu [...] : è "certamente errato vedere la presenza di un moto luterano dove si hanno delle manifestazioni iconoclastiche, perché il luteranesimo non è stato mai iconoclasta" (3). Un'altra difficoltà interpretativa si avverte nel distinguere i luterani dai ...
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Polemista e predicatore luterano (Günzburg 1465 circa - Wertheim 1533); francescano, nel 1524 era già passato al luteranesimo. Predicatore efficace e polemista fecondo, si distinse per il radicalismo sociale [...] (Neue Ordnung des weltlichen Standes, 1521) e religioso, e se il primo, dopo le dure esperienze della guerra dei contadini, si moderò presto (Vom Missbrauch christlicher Freiheit, 1522), l'odio contro ...
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Riformatore religioso (Fehebentel, Striegau, 1855 - Obernigk, Slesia, 1941). Muratore slesiano, passato in età matura dal cattolicesimo al luteranesimo (1908), si staccò anche da questo (1926) presentandosi [...] ai suoi seguaci come l'"ultima rivelazione divina". La sua "Chiesa evangelico-giovannea" arrivò a contare circa 400 comunità a Berlino, nel Brandeburgo, in Sassonia, e in Pomerania, superando i 100.000 ...
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Teologo (Ferrara 1490 - ivi 1563). Carmelitano, insegnante di Sacra Scrittura e teologia a Bologna e Ferrara, combatté il luteranesimo nelle Disputationes adversus lutheranos, in 15 trattati (1538). È [...] autore anche di altre opere e opuscoli ...
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Teologo luterano (Wasserburg sull'Inn, Baviera, 1493 - Lipsia 1573). Sacerdote a Passau (1521), nel 1523 a Wittenberg passò al luteranesimo. Predicatore attivissimo (1527-30), fu (1532) pastore a Belgern [...] e (1539) a Lipsia, dove contribuì all'introduzione della Riforma e dove divenne (1540) soprintendente e (1544) prof. di teologia. Luterano moderato, nella polemica sugli adiaphora sostenne il carattere ...
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Teologo protestante (Gottinga 1823 - Rostock 1894), prof. a Gottinga (1854) e a Rostock (1860); s'interessò specialmente delle origini del luteranesimo. Gli si riconosce il merito di avere contribuito [...] a individuare il moto valdese nel complesso delle eresie medievali (Die Waldenser im Mittelalter, 1851) ...
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Umanista (Monaco 1532 circa - Ulma 1601), discepolo di Mathesius e di Melantone, insegnante a Monaco, che dovette lasciare per il suo luteranesimo (1559), poi a Ulma; autore, in latino, di odi (Poematum [...] libri tres, 1560), drammi spirituali (Christi vinea, 1551; Adelphopolde, 1556), un poema teologico (Christogonia, 1589) e una parafrasi in versi del Nuovo Testamento (Evangelia et Epistolae, 1593) ...
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luteranesimo
luteranéṡimo (o luteranismo) s. m. [dal nome di Martin Lutero (1483-1546), iniziatore della Riforma in Germania]. – Il complesso delle dottrine predicate da Lutero e svolte con accentuazioni e sistemazioni teologiche diverse dai...
predestinazione
predestinazióne s. f. [dal lat. praedestinatio -onis]. – Il predestinare o l’essere predestinato: questa p. di Firenze ad esser la capitale, per così dire, dell’arte nuova italiana (Carducci); con sign. più concr., il destino...