Figlio (n. Simmern 1543 - m. 1592) dell'elettore Federico III, divenne fervente calvinista e appoggiò ripetutamente con le armi gli ugonotti e i Paesi Bassi ribelli. Nella guerra di Colonia prese le parti [...] passato al protestantesimo, contro Ernesto di Baviera, ma non riuscì a impedire la vittoria di quest'ultimo. Tutore del nipote Federico IV, abolì il luteranesimo introdotto dal fratello, l'elettore Lodovico, e ristabilì nel Palatinato il calvinismo. ...
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Teologo luterano (Goest 1777 - Ansbach 1837). Studiò a Halle e a Tubinga. L'influenza determinante sul suo pensiero fu quella di Hegel, dal quale derivò il concetto che la filosofia è il cristianesimo [...] J. A. Möhler e la sua rivendicazione della dottrina luterana della giustificazione. La sua opera per la diffusione del luteranesimo in Baviera lo accostò, più che ad altri movimenti, al revivalismo evangelico allora in pieno sviluppo. Fra le opere ...
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Umanista portoghese (sec. 16º), nativo di Braga. È considerato, tra gli scrittori latinisti seguaci di F. de Sá de Miranda, il migliore poeta per la delicatezza delle espressioni e il vigore delle immagini. [...] Collegio delle arti di Coimbra, nel 1550 fu destituito dall'insegnamento e denunciato al tribunale dell'Inquisizione per sospetto di luteranesimo. Tra le sue opere, in versi o in una prosa elegante e senza eccessiva retorica: Commentarius de rebus a ...
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Umanista e storico polacco (Biecz, Cracovia, 1512 - Heilsberg, Prussia Orientale, 1589); coadiutore di S. Osio, gli successe come vescovo della Warmja (dal 1579); acquistò fama, in Polonia e all'estero, [...] volta a difendere il clero e ad avversare la politica della nobiltà. Famosi il saggio Polonia, sive de situ, populis, moribus... Regni Polonici (1577) e 4 dialoghi contro il luteranesimo. Fu uno dei maggiori esponenti della Controriforma in Polonia. ...
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Prelato, diplomatico e scrittore (Vicenza 1479 circa - Roma 1524). Benedettino, passato (1508) ai certosini a Mantova, scrisse contro Venezia un'apologia per la Lega di Cambrai (1509). Professore a Milano [...] X, fu fatto vescovo di Guardialfiera (1519), nunzio (1519-21) in Russia, Polonia e Prussia, ove combatté il luteranesimo, quindi governatore di Faenza. Scrisse una biografia di s. Casimiro (1521) e un trattato, De reformatione Ecclesiae suasoria ...
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Storico, teologo e poeta danese (Udby, Selandia, 1783 - Copenaghen 1872), fu una delle figure più significative della storia culturale e politica danese; nella sua vasta attività di predicatore religioso [...] lo spirito nazionale che egli risvegliò nella coscienza del suo popolo. Ma la fede religiosa di G. non è quella del luteranesimo illuminato e razionalista dell'età sua: contro di esso anzi egli, come Kierkegaard, è in costante polemica in nome di una ...
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Nome latino umanistico del teologo e polemista luterano A. Schultes (Grünberg, Slesia, 1566 - Emden 1624). Dopo aver iniziato la carriera ecclesiastica a Heidelberg come cappellano del principe elettore [...] , difese la propria fede luterana contro i cattolici R. Bellarmino e C. Baronio nell'opera Medullae theologiae Patrum Syntagma (1598-1613); narrò poi la storia del luteranesimo tra gli anni 1516 e 1536 nelle Annalium evangelii decades (1618-20). ...
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Figlio (Monaco 1528 - ivi 1579) del duca Guglielmo IV di Baviera, sposò nel 1546 l'arciduchessa Anna, figlia dell'imperatore Ferdinando I. Di educazione rigidamente cattolica, succeduto al padre nel 1550, [...] specie (1562-63). Ma dal 1564 passò su posizioni di netta intransigenza religiosa, dedicandosi all'eliminazione del luteranesimo dal ducato mediante l'introduzione dei gesuiti, ch'egli protesse in modo particolare, la riorganizzazione delle scuole ...
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Militare, diplomatico e scrittore (León 1597 - Madrid 1676). Prese parte alle campagne in Italia, nelle Fiandre e alle guerre contro i Turchi nel Mediterraneo; ambasciatore in Danimarca per venti anni, [...] 'arte militare e sul governo; un Discurso de la hermosura y del amor (1652); Selvas Dánicas (1655), attacco al luteranesimo; Selva sagrada (1657), traduzione dei salmi; varie opere drammatiche, tra le quali Entremés de los maridos conformes (1660). ...
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Melantone, Filippo
Umanista e riformatore tedesco (Bretten, Basso Palatinato, 1497-Wittenberg 1560). Nel 1509 fu all’università di Heidelberg, nel 1512 a Tubinga dove divenne magister artium e si dedicò [...] da tempo attesa. Ne divenne quindi il collaboratore più stretto e dotto, elaborando la prima opera teologica del luteranesimo (Loci communes rerum theologicarum seu Hypotyposes theologiae, 1521), pur continuando a sostenere la necessità di una ...
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luteranesimo
luteranéṡimo (o luteranismo) s. m. [dal nome di Martin Lutero (1483-1546), iniziatore della Riforma in Germania]. – Il complesso delle dottrine predicate da Lutero e svolte con accentuazioni e sistemazioni teologiche diverse dai...
predestinazione
predestinazióne s. f. [dal lat. praedestinatio -onis]. – Il predestinare o l’essere predestinato: questa p. di Firenze ad esser la capitale, per così dire, dell’arte nuova italiana (Carducci); con sign. più concr., il destino...