BUGLIO, Leotta
Salvatore Caponetto
Nato in Mineo (Catania) nel 1518 c. da Giovanni Antonio, barone di Burgio, il B. (che derivava il nome di Leotta dal capostipite del ramo siciliano della famiglia [...] beni, nell'autodafè celebrato nella piazza della Loggia di Palermo il 5 luglio del 1551, nel quale furono puniti come "luterani" parecchi sacerdoti di Vizzini, di Lentini e di Messina e furono bruciati vivi l'eremita antitrinitario, Antonio Caruso di ...
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CAMPEGGI, Lorenzo
Gaspare De Caro
Nacque a Bologna nel 1574; studiò diritto civile ed ecclesiastico a Bologna e a Pisa, dove si addottorò. Intrapresa la carriera ecclesiastica, ottenne la carica di [...] spinse ancora più innanzi le proprie pretese: contro il re di Francia ed i suoi ministri, colpevoli di sostenere i principi luterani dell'Impero, gli Svedesi, i calvinisti e di meditare con questi nemici della vera religione la rovina dell'Impero e ...
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Poeta e moralista tedesco (Heinichem, Sassonia, 1715 - Lipsia 1769), figura preminente nella letteratura tedesca nel periodo 1740-50. Studiò teologia a Lipsia, ove si legò strettamente a J. C. Gottsched, [...] 48), che pure fece scuola. Grande equilibrio e viva rispondenza a una serena religiosità animano le sue poesie sacre (Geistliche Oden und Lieder, 1747), in parte accolte in innarî luterani e cattolici, musicate anche da K. Ph. E. Bach e da Beethoven. ...
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CALIGARI, Giovanni Andrea
Gaspare De Caro
Nacque a Brisighella il 14 ott. 1527 da Giuliano e da Comelia Gualamini. Nel 1547 si trasferì a Bologna, dove si addottorò in diritto nel 1554. In questo stesso [...] ciascuno dei due avesse continuato ad aspirare alla corona di Ungheria, e d'altra parte gli accordi di Stefano con i principi luterani e con gli Svedesi erano una evidente funzione dello stato di ostilità con l'Impero. Su questo punto il C., sebbene ...
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DOLFIN, Zaccaria
Gino Benzoni
Nato a Venezia, il 30 maggio 1527, da Andrea (morto nel 1548) di Zaccaria di Andrea e Deia di Alvise Mocenigo, "nella ... pueritia" frequentò la "scola et casa" del dottissimo [...] Ma "non basta" a frenare l'aggravarsi del "mal stato delle cose di qua". Determinati, decisi, compatti i luterani. Impauriti, esitanti, titubanti, arretranti i cattolici, i quali, nell'impossibilità di "fare bene alcuno", s'accontentavano del "manco ...
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Figlio (Potsdam 1770 - Berlino 1840) di Federico Guglielmo II e di Luisa d'Assia-Darmstadt. Dopo essersi distinto agli ordini del duca di Brunswick nella campagna del 1792 contro la Francia rivoluzionaria, [...] 1814 entrò a Parigi insieme agli Alleati. Durante la Restaurazione aderì alla Santa Alleanza, combatté i liberali e istituì (1839) la Chiesa evangelica di Prussia, con cui attuò l'unione dei calvinisti e dei luterani del regno, divenendone il capo. ...
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Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483 - ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell'univ. di Erfurt (1501-05), laureandosi [...] nella fede si decide dunque dell'essere e del non essere di Dio e dell'uomo, ed è questo il senso dei noti paradossi luterani secondo cui la fede crea l'uomo in Dio e Dio nell'uomo. Tale concetto di fede, come discrimine fra la teologia fondata sulla ...
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CAMPEGGI, Lorenzo
Stephan Skalweit
Appartenente alla eminente famiglia bolognese, il C. nacque nel 1474 a Milano da Giovanni Zaccaria, professore di diritto civile, e da Dorotea di Tommaso Tebaldi.
Primogenito [...] erano venuti incontro fino ad Innsbruck (maggio 1530). Al C. riuscì di convincerlo ad evitare ogni cedimento nei confronti dei luterani e a concordare con i principi cattolici, in vista della Dieta, una linea comune sulla questione della fede. Fu il ...
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Figlio (Freiberg 1521 - Sievershausen 1553) del duca Enrico il Pio e di Caterina di Meclemburgo, fu educato dapprima dal cardinale Alberto di Magonza, e successivamente affidato alle cure dell'elettore [...] da Innsbruck verso Villach e il figlio Ferdinando a liberare il langravio e a concedere libertà di culto ai principi luterani dell'Impero (trattato di Passavia, agosto 1552). Carlo V riusciva però a opporgli, subito dopo, il potente margravio Alberto ...
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Lutero, Martino
Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483-ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell’univ. di Erfurt (1501-05), [...] nella fede si decide dunque dell’essere e del non essere di Dio e dell’uomo, ed è questo il senso dei noti paradossi luterani secondo cui la fede crea l’uomo in Dio e Dio nell’uomo. Tale concetto di fede, come discrimine fra la teologia fondata sulla ...
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evangelico
evangèlico agg. [dal lat. tardo evangelĭcus, gr. εὐαγγελικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Del Vangelo, o desunto dal Vangelo: la dottrina e.; racconto e.; parabole evangeliche. b. Prescritto dal Vangelo, conforme allo spirito di esso...
ubiquitario
ubiquitàrio s. m. (f. -a) e agg. [der. del lat. ubīque «in ogni luogo»; cfr. ubiquità]. – 1. Chi aderiva all’orientamento prevalente nella Chiesa luterana e sosteneva, in polemica con i calvinisti e con i luterani dissenzienti,...