Medico, filosofo e teologo (Vagli o Lucca 1532 - Cracovia 1602). Esule per motivi di religione, raggiunse i Grigioni; a Ginevra ebbe una cattedra di filosofia, poi di medicina; ma, entrato in polemica [...] insegnò al Collegio reale, dal quale fu espulso perché protestante; quindi a Heidelberg entrò in polemica con i luterani. A Lipsia fu medico dell'elettore e professore di filosofia; a Praga tornò pubblicamente al cattolicesimo (1581), lasciando ...
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Calvino, Giovanni
(propr. Jean Cauvin) Riformatore religioso francese (Noyon, Oise, 1509-Ginevra 1564). Figlio di Gérard Cauvin, notaio e segretario del vescovo Charles de Hangest, C. studiò a Parigi [...] Dopo un nuovo soggiorno a Orléans e a Noyon, tornato a Parigi (1533), C. maturò la decisione di unirsi apertamente ai luterani e poco dopo, fatto proclamare da N. Cop, nel consueto discorso inaugurale alla Sorbona, da lui redatto, il principio della ...
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Lutero, Martino
Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483-ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell’univ. di Erfurt (1501-05), [...] nella fede si decide dunque dell’essere e del non essere di Dio e dell’uomo, ed è questo il senso dei noti paradossi luterani secondo cui la fede crea l’uomo in Dio e Dio nell’uomo. Tale concetto di fede, come discrimine fra la teologia fondata sulla ...
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BRUCIOLI (del Bruciolo), Antonio
RR. N. Lear
Figlio di Francesco, nacque a Firenze nel popolo di S. Niccolò in data incerta nell'ultimo decennio del sec. XV (forse 1498). La condizione civile dei Brucioli, [...] del B. a Lione sembra essersi protratta per due anni.
Fu forse a Lione che egli stabilì i primi contatti con i riformatori luterani e con gli umanisti cristiani della vicina corte di Margherita di Francia. La concentrazione di stampatori a Lione fu l ...
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CAMPANELLA, Tommaso
Luigi Firpo
Nacque a Stilo, in Calabria Ultra, il 5 sett. 1568, in giorno di domenica, sei minuti dopo le sei pomeridiane, in un'umile casa del "borgo" fuori mura. Non hanno fondamento [...] ,in stato o in mancamento, in L. Amabile, Fra T. C. ne' castelli di Napoli..., II, Napoli 1887; Dialogo politico contro luterani, calvinisti e altri eretici, a cura di D. Ciampoli, Lanciano 1911; Del senso delle cose e della magia, a cura di A ...
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Saint-Simon, Claude-Henri de Rouvroy, conte di
Pensatore politico francese (Parigi 1760-ivi 1825). S.-S. può essere considerato, a buon diritto, il fondatore del positivismo sociale, ossia di quella [...] l’inflessione sempre più etico-religiosa dell’ultimo Saint-Simon. In quest’opera egli accusa infatti cattolici e luterani di avere abbandonato il precetto fondamentale della morale evangelica, che consiste nel considerare gli altri uomini come ...
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Secondo figlio (Greenwich 1491 - Londra 1547) di Enrico VII e di Elisabetta di York, salì al trono nel 1509. Nel 1534 uscì dalla Chiesa di Roma e diede vita alla Chiesa anglicana, di cui si fece proclamare [...] dei monasteri. L'incameramento dei beni ecclesiastici favorì l'ascesa dei proprietari più ricchi e dinamici, sostenuti dai riformatori luterani già attivi in Inghilterra, E., che per un momento s'era lasciato persuadere da Th. Cromwell a introdurre ...
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Contrattualismo
John Dunn
Introduzione
L'idea di contratto o accordo ha avuto un ruolo centrale nel pensiero politico occidentale in due importanti momenti storici e in relazione a due questioni fondamentali. [...]
I teologi calvinisti in prima istanza trovarono più difficile ripudiare il dovere dell'obbedienza passiva che essi, al pari dei luterani, avevano dedotto dalla Lettera ai Romani di San Paolo: "I poteri che esistono sono istituiti da Dio" (Rom. 13, 1 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giordano Bruno
Michele Ciliberto
In seguito alla morte sul rogo, sull’opera di Giordano Bruno si è accumulata la densa polvere di una fortuna, e di un mito, che ha stravolto per un lungo periodo tratti [...] del processo veneto Bruno però comprende anche che la Chiesa romana è un osso assai più duro dei puritani inglesi, dei luterani tedeschi e anche dei calvinisti ginevrini. Si rende conto, cioè, che la partita è molto più difficile, che deve essere più ...
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evangelico
evangèlico agg. [dal lat. tardo evangelĭcus, gr. εὐαγγελικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Del Vangelo, o desunto dal Vangelo: la dottrina e.; racconto e.; parabole evangeliche. b. Prescritto dal Vangelo, conforme allo spirito di esso...
ubiquitario
ubiquitàrio s. m. (f. -a) e agg. [der. del lat. ubīque «in ogni luogo»; cfr. ubiquità]. – 1. Chi aderiva all’orientamento prevalente nella Chiesa luterana e sosteneva, in polemica con i calvinisti e con i luterani dissenzienti,...